App gratuite del MOMENTO

Newton - Gravity Puzzle

 

Umut Onel

 

Costo iniziale : €0,09 - Ora Gratuita

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I puzzle e i generi d'azione non vanno spesso insieme, ma a volte un gioco combina elementi di entrambi. Questo è esattamente ciò che fa Newton - Gravity Puzzle. La gravità può essere difficile. Ogni livello presenta le sue insidie insidiose, ma con abilità e pratica puoi sconfiggerle. Il tuo obiettivo è portare la palla dall'inizio del livello fino alla fine, dove è presente un buco in cui farla cadere. Bisogna prestare attenzione mentre controlli la gravità. Gli spuntoni o le varie trappole disseminate lungo il percorso, possono distruggere la tua sfera in piccoli frammenti. Questo gioco non solo ti permette di controllare la gravità, ma è abbastanza rilassante mentre lo fai. Anche così, c'è un margine di attesa mentre la tua palla bianca rotola sempre più vicino alle punte pericolose. Scoprire la combinazione perfetta di rotazioni è allo stesso tempo eccitante e rilassante. Meccanica creativa e livelli avvincenti ti incoraggiano a pensare come ti diverti. Ogni livello è unico, sfidando i tuoi riflessi e il tuo cervello a lavorare insieme per risolvere ogni enigma. Newton - Gravity Puzzle ha un sacco di replay value, con 60 livelli unici da sconfiggere. Gli sviluppatori non hanno ancora finito. Il team sta già lavorando su nuovi livelli e funzionalità da aggiungere al gioco, permettendoti di continuare a divertirti anche oltre i 60 livelli.

 

Versione Universale

 

Starman

 

nada studio, sl

 

Costo iniziale : €4,49 - Ora Gratuita con Redeem

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Starman, prodotto da Nada Studio, si colloca nel filone dei puzzle game e trae piena ispirazione dal blasonato Monument Valley ma riesce comunque ad essere un prodotto davvero originale e unico. L'impatto grafico è notevole, le geometrie dei paesaggi sono davvero belle e suggestive ma quello che più colpisce è l'uso totale del monocromatico. Un gioco completamente in bianco e nero ma con un uso davvero grandioso della palette dei grigi che riesce a donare uno spettacolo visivo davvero unico.

La trama, come spesso accade nei titoli indie, è apparentemente assente e con pochi accenni molto criptici. Il titolo ci mette nei panni di un personaggio che potrebbe essere un'astronauta, un esploratore di mondi che deve raccogliere delle sfere da bruciare successivamente in un falò in una foresta. Queste, bruciando rilasciano elementi come farfalle ed è impossibile non notare come queste siano l'unica cosa colorata presente nel titolo ma il motivo di questo gesto è apparentemente sconosciuto. I livelli sono ambientati in ampie stanze con una visuale isometrica, che ricorda molto Monument Valley ma senza fare uso di geometrie impossibili come nel titolo di UsTwo. Nei livelli troveremo blocchi, interruttori e speciali cubi trasparenti che andranno attivati attraverso dei fasci di luce. Una volta accesi, fungeranno da interruttori per uscire dal livello. Nei primi livelli tutto è molto semplice e questi sono strutturati come una sorta di tutorial, andando avanti nella storia le stanze saranno molto più grandi e complesse e gli enigmi diverranno più complicati e intriganti. Non c'è mai ripetizione negli enigmi e la difficoltà a tratti abbastanza elevata non risulta mai frustrante e questo rende il titolo davvero interessante fino alla fine.  Forse un'appunto si potrebbe fare ad un paio di livelli dove entra in gioco anche il fattore tempo ma essendo davvero pochissimi non rappresentano un vero problema. Come non è assolutamente un difetto, a mio avviso, la durata del gioco che si assesta sulle due ore se giocato senza interruzioni e sapendo chiaramente cosa fare e come. I controlli sono molto reattivi e tutti basati sul touch. Chiaramente giocarci su schermi ampi come quelli di un iPad migliora moltissimo l'esperienza ma anche su iPhone X, supportato e pienamente ottimizzato, è piacevole e per nulla difficoltoso. Un titolo unico e intelligente, con una grafica stupenda e per qualche giorno gratuito e scaricabile dall'App Store tramite l'apposita app. Per averlo infatti dovrete semplicemente avere installato sul telefono l'apposita applicazione "Apple Store" e nella prima pagina, scorrendo in fondo, troverete il tasto per ottenerlo tramite codice redeem. Imperdibile.

 

Versione Universale

 

Vectornator Pro

 

Linearity GmbH

 

Costo iniziale : €8,99 - Ora Gratuita

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L’iPad è diventato sicuramente uno strumento di lavoro grazie alla sua praticità e versatilità nel portarlo con se, legandolo poi alla Apple Pencil possiamo affermare che ci troviamo di fronte ad un prodotto completo e professionale. Per questo ringraziano i vari designer e grafici che possono sbizzarrirsi nelle loro opere, ed in aiuto viene Vectornator Pro, il software grafico vettoriale professionale. L’iPad, Apple Pencil ed appunto Vectornator, creano l’ambiente giusto per creare grafica sensazionale ovunque vi troviate.

Vectornator dispone di un ottimo set di strumenti per creare dei progetti professionali, ma adatto anche ai soli amatori di arti grafiche, grazie alla sua semplicità. Grazie alla sua intuitività e facilita d’uso, potrete creare delle illustrazioni con le dita oppure con la precisione dell’Apple Pencil, si perché è stato progettato specificamente per i prodotti iOS. Essendo un’applicazione touch, Vectornator è creata perfettamente per il tocco. Per operazioni più avanzate sarà possibile impostare dei gesti multi-touch. Se volete abbinare una tastiera, sono supportate tutte le consuete scorciatoie. Vectornator Pro offre la potenza di un’app grafica desktop su un’app mobile, sfruttando pienamente le potenti tecnologie iOS come Metal, Grand Central Dispatch e SIMD. Una libreria prefabbricata di elementi standard di interfaccia utente per le piattaforme più comuni consente una rapida creazione di interfacce utente. E' possibile importare files da PDF, Illustrator AI, SVG, PNG e JPG.Le immagini si  portono esportare in altri formati di file come SVG, PDF, PNG o JPEG ed infine si possono importare ed esportarei disegni a iCloud e Creative Cloud di Adobe. Un programma davvero potente ed irrinunciabile, correte a scaricarlo prima che scada l'offerta gratuita.

 

Versione Universale

 

Life Is Strange

 

SQUARE ENIX INC

 

Costo iniziale : €3,49 - Primo episodio Gratuito

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Life is Strange è senza dubbio una di quelle esperienze dal fascino senza tempo e molto più che una semplice avventura grafica di stampo moderno. Ovviamente il segreto del suo successo non risiede soltanto in ciò che la rende intrigante e appassionante da giocare come la sua struttura episodica, i toni crime e l'onirismo lynchiano. Ma sono i suoi personaggi, cosi vivi e splendidamente caratterizzati su schermo, ad essere il vero cuore pulsante di un'opera interattiva che ha tutti pregi delle migliori serie tv e dei più grandi bestseller. A quasi tre anni di distanza dall'uscita del primo episodio, la surreale e profonda avventura di Dontnod approda finalmente sui dispositivi iOS, comprensiva di tutta una serie di feature inedite e di un set di sticker personalizzati per iMessage.
Il titolo vanta la completa integrazione dei comandi touchscreen e un'interfaccia ottimizzata e ripensata per l'esperienza mobile. Per guardarsi intorno, basterà trascinare il dito nella direzione desiderata, mentre per muoversi, si dovrà effettuare un tap sul punto dove si vuol far dirigere Max. Tutti gli oggetti con cui sarà possibile interagire saranno indicati e contraddistinti dalle azioni "guarda", "usa" e quando possibile "foto". Insomma: i controlli sono essenziali e i più tipici delle classiche avventure punta e clicca, ma senza dubbio non strettamente intuitivi. In ogni caso, messi da parte i momenti di spaesamento dei primi minuti, l'input dei comandi risulta essere tutto sommato preciso e ben calibrato, ed in grado di permettervi un'esperienza di gioco fluida e più gradevole di quanto potreste aspettarvi su mobile. Una novità particolarmente interessante di questa versione, oltre alla possibilità di condividere le scelte effettuate e i vostri progressi di gioco sui social, riguarda l'inserimento della Photo Mode, che vi permetterà di catturare scatti in-game e successivamente di elaborarli con appositi filtri. Ce ne sono circa una decina e vanno dai classici toni vintage, fino ad arrivare a quelli più saturi e freddi. Potrete inoltre scegliere di optare per un'inquadratura in terza persona oppure in prima, per ritrarre in maniera personale gli angoli più suggestivi delle ambientazioni di gioco. Graficamente Life is Stange si mostra in larga parte solido. Nonostante qualche lieve sporcatura e qualche texture a bassa risoluzione, l'Unreal Ungine svolge splendidamente il suo lavoro anche su iPhone, consentendoci di godere a pieno delle atmosfere oniriche e sospese di Arcadia Bay e dei delicati giochi di luce che arricchiscono i paesaggi erbosi del campus della Blackwell Academy. Il fascino dello stile visivo fumettistico, di una sceneggiatura contrassegnata da riferimenti alla cultura pop e da ritmi appassionatamente televisivi, uniti ad una colonna sonora vibrante rendono questo folle e trasognato viaggio di formazione non solo un'esperienza unica nel panorama dell'intrattenimento tutto, ma anche strettamente necessaria da rivivere. Ci sono opere che meritano di essere riscoperte con occhi nuovi e Life is Strange è sicuramente una di queste: tornare nei panni di Max è stato straordinario per ovvie ragioni. Ma ciò che ha reso veramente sorprendente questa nuova rilettura sono state le sue piccole sfumature, quelle che sono in grado di suscitare sensazioni inedite e che arricchiscono di nuovi valori una storia la cui profondità morale e filosofica difficilmente può essere apprezzata o compresa a pieno nel corso di una prima partita.

 

Versione Universale

 

Dark Lands

 

Mingle Games

 

Costo iniziale : €2,99 - Ora Gratuita

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Un misto tra runner game e combattimenti all’arma bianca, o meglio nera, dato che la grafica di gioco prevede sagome completamente scure che si stagliano su uno sfondo colorato. E’ così che può essere descritto, in estrema sintesi, Dark Lands, ibrido apparso in App Store nei giorni scorsi e pubblicato da Bulkypix. Il titolo si divide, sostanzialmente, in due diversi settori: avventura e azione endless. Le meccaniche poste alla base dell’una e dell’altra sezione sono completamente identiche.

In questo gioco vestiremo i panni di un misterioso guerriero che corre automaticamente a schermo da una parte all’altra, con la possibilità per l’utente di intervenire attraverso tocchi e gesti sulla parte destra e sinistra dello schermo. Un slide verso l’alto per il salto e un secondo per il salto doppio, mentre con un singolo tocco dello schermo sarà possibile sfoderare la spada per affondare, all’occorrenza, i propri fendenti sui nemici. Ancora, mantenendo la pressione dei due pollici sullo schermo si riuscirà ad arrestare la corsa del prode eroe, oltre che parare i colpi degli avversari. Queste meccaniche rinfrescano un po’ il genere dei runner game, che sembra davvero aver dato tutto o quasi. Apprezzabile la scelta stilistica di gioco, che si compone di uno strano scontro tra colorazioni diverse in background, comunque cupe e mai solari, e sagome nere in primo piano, che rappresentano personaggi e trappole presenti lungo il cammino. La scena, così come ideata dallo sviluppatore, ricordano certamente l’arte delle ceramiche dell’antica Grecia. Da questo punto di vista Dak Lands è un gioco davvero particolare. Altrettanto vincente risulta il comparto per migliorare il proprio personaggio, dato che i menù di briefing tra un tentativo e l’altro permettono di acquistare armature, armi e, in generale, bonus per affrontare la corsa in modo più sicuro.

 

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Epic War TD 2

 

AMT Games Inc.

 

Costo iniziale : €3,49 - Ora Gratuita

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Il panorama videoludico del genere tower defense in ambito mobile gode di innumerevoli proposte, rappresenta infatti una tipologia di giochi evergreen apprezzatissimi su tablet e smartphone. Difficile proporre qualcosa di nuovo, come altrettanto lo è realizzare un titolo equilibrato in grado di coinvolgere il giocatore senza portarlo alla frustrazione. Un fattore che spesso concorre nel bilanciamento generale di un tower defense, è spesso rappresentato dalla componente in-app, aspetto totalmente assente in Epic War TD 2. Questi alcuni degli aspetti vincenti di Epic War TD 2, un ottimo bilanciamento generale ed assenza di ulteriori contenuti acquistabili, oltre ad una qualità grafica di primissimo livello.

L'ambientazione è quella classica di un futuro immaginario post apocalittico con assenza totale di qualsivoglia storyline introduttiva, dunque un titolo che guarda alla sostanza e non alla forma. Massima concentrazione da parte degli sviluppatori sul gameplay dove è stato adottato uno schema di potenziamento classico con aggiornamento progressivo delle torrette. Al completamento di ogni missione guadagneremo punti, che ci consentiranno di accedere al "Laboratorio" e sbloccare gli upgrade successivi, in moda da poterli utilizzare in gioco. Così ad esempio, se una torretta Railgun non potrà inizialmente superare il secondo livello, successivamente potrà essere aumentata a gradi maggiori grazie allo sblocco. Presenti due tipologie di torrette, con fuoco automatico nella maggior parte dei casi, ed alcune per le quali è richiesta l'interazione manuale. Abbiamo citato l'equilibrio generale come un punto di forza, a tutti gli effetti è una caratteristica che abbiamo molto apprezzato: Epic War TD 2 richiederà infatti una grande attenzione alla disposizione delle torrette ed alla tipologia, dove una scelta errata vanificherà molto spesso i nostri sforzi per terminare il livello. A garantire divertimento per tutti gli utenti, due tipologie di gioco: Arcade e Pro. Più semplice la prima modalità, con possibilità di posizionare ovunque le torrette ed in qualunque numero, rivenderle, caratterizzata inoltre da una difficoltà media. Pro, per i veri hardcore gamers del genere, con torrette a posizione fissa limitate nel numero e nessuna possibilità di monetizzare con la rivendita. Tra i difetti di questo Epic War TD 2 segnaliamo una realizzazione dei livelli non troppo varia, con ambientazioni di gioco spesso troppo simili. In definitiva, un tower defense senza troppi fronzoli ma con molta sostanza per il quale consigliamo il download ad occhi chiusi se siete tra gli amanti del genere.

 

Versione Universale

 

AppBounty

 

Kalam Ali

 

Costo iniziale : Gratuita

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AppBounty è un’applicazione che permette di guadagnare soldi veri attraverso il download di altre applicazioni. Ovviamente è un mezzo pubblicitario per gli sviluppatori ma a guadagnare sono direttamente gli utenti. Tutto il denaro guadagnato può essere richiesto tramite Buoni Amazon, Carte iTunes ed altro ancora.  Il funzionamento è semplicissimo. Basta scaricare l'applicazione ed entrare nella sezione Apps. Qui troveremo una lista di applicazioni e giochi scaricabili e, man mano che effettueremo il download oppure l’azione richiesta nella descrizione, guadagneremo dei crediti. Nella sezione Rewards troviamo tutti i premi che possiamo richiedere con questi crediti. Bastano 3.000 punti per ottenere una iTunes Gift Card da 5€ con i quali potrete acquistare applicazioni a pagamento in App Store, oppure un buono Amazon da 5€.  Arrivare a 3.000 punti è semplice e non richiede troppo sforzo. Già calcolando soltanto i crediti disponibili al download di tutte le applicazioni presenti nella sezione “Apps”, si superano i 3.000 . In aggiunta, si possono guadagnare crediti guardando dei video pubblicitari, condividendo dei link con gli amici oppure completando dei task. Ancora più importante è la sezione Invites. Basta condividere il proprio CODICE con gli amici e, all’iscrizione, guadagnerete 250 crediti. In questo modo arrivare alle varie soglie diventerà ancora più veloce. Bastano 5900 punti per ottenere una iTunes Gift Card o un Buono Amazon da 10€. Ci sono anche buoni Netflix, Xbox, Nintendo eShop ed altro ancora. Chi si iscrive usando il mio sito, ottiene immediatamente 50 crediti in omaggio (basta cliccare su Get Started) + altri 100 crediti scaricando l’app ufficiale di AppBounty. In sostanza si inizia già da 150 crediti e arrivare a 3.000 non sarà difficile. Quando avete un po’ di tempo libero, magari anche durante le feste, provatelo.

 

Versione Universale

 

BIOSIS

 

Kostyantyn Salanda

 

Costo iniziale : €2,29 - Ora Gratuita

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BIOSIS è un nuovo gioco arrivato su App Store che propone un gameplay in stile puzzle game caratterizzato da ambientazioni fantastiche e “oscure”, capaci di creare un’atmosfera particolare durante ciascun livello. All’interno del titolo dovremo accompagnare Mil nella sua avventura per raccogliere il plasma della vita incontrando diverse tipologie di creature. Durante la partita potremo ricevere l’aiuto di diverse creature: ci basterà toccarle per attivarle e allora saranno pronte per aiutarci. A questo punto basterà un altro tocco per farle arrabbiare e modificare le loro abilità, mentre un altro tocco ancora le farà calmare. In BIOSIS, quindi, dovremo anche controllare le emozioni delle creature per sfruttare le loro diverse abilità a nostro vantaggio e per questo sarà necessario cercare di imparare le abilità associate a ciascuno stato d’animo per completare tutti i livelli disponibili. BIOSIS contiene 3 diversi capitoli e 60 livelli unici, mentre la modalità Pro prevede che in ciascun livello siano presenti 4 sfere di plasma rispetto alle 3 normali.

 

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Dropchord

 

Double Fine Productions, Inc.

 

Costo iniziale : €3,49 - Ora Gratuita

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Abbiamo parlato spesso e volentieri di come il mercato mobile offra grandi possibilità di sperimentare generi, meccaniche e soluzioni ludiche, visti i ridotti costi produttivi e il grande potenziale in termini di vendite. È probabilmente per questo che anche molti celebri team di sviluppo hanno deciso di affacciarsi su questo mondo, anche solo per vedere com'è. Nel caso specifico di Dropchord, sono stati i ragazzi di Double Fine Productions a lanciarsi in una nuova avventura, che però un'avventura non è; e, diciamolo subito, non è neppure un rhythm game, come invece sembrerebbe a prima vista.

Il gioco è piuttosto un arcade game (ma potremmo anche definirlo semplicemente un prodotto "casual") in cui la componente musicale è preponderante (vedi anche la colonna sonora in vendita su iTunes) ma funge da mero accompagnamento all'azione. Azione che non si basa sul ritmo, bensì sui riflessi e la precisione, sulla coordinazione occhio-mano o, per meglio dire, occhio-pollice. Ciò che Dropchord ci chiede di fare, all'interno di due differenti modalità (una basata su tradizionali livelli, l'altra endless), è infatti di poggiare i pollici sul touch screen del nostro dispositivo iOS, così da controllare una linea posta all'interno di un cerchio, muovendone le estremità allo scopo di toccare i puntini gialli che compaiono all'interno dell'area ed evitando, contemporaneamente, i puntini rossi e le eventuali scosse elettriche. Sembra facile, vero? Be', non lo è. I controlli sono semplici visti che richiedono l'uso di due sole dita; alcuni passaggi sono però davvero ostici e costringono ad effettuare incroci talvolta davvero innaturali. Se trovate la giusta configurazione, il titolo di Double Fine si rivela divertente, con tante trovate interessanti sul piano della grafica e del sonoro, entrambi elementi di grande rilievo. Il gameplay standard viene finanche spezzato da variazioni sul tema talvolta un po' oscure, ma che svolgono bene il proprio compito di mischiare le carte in tavola in attesa del livello successivo. Entrare accidentalmente a contatto con i già citati puntini rossi implica non solo la perdita del moltiplicatore di punteggio, ma anche un danno che si riflette sulla nostra barra dell'energia, esaurita la quale arriverà inesorabile il game over. Dropchord è un titolo simpatico, innovativo su molti fronti, con una struttura discretamente corposa (vedi le due modalità), una colonna sonora davvero bella e una grafica di sicuro impatto, che si ispira alle produzioni "psichedeliche" viste in tempi recenti. Da provare.

 

Versione Universale

 

Costume Quest

 

Double Fine Productions, Inc.

 

Costo iniziale : €3,49 - Ora Gratuita

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Un porting perfetto da pc per sistemi Apple che merita una possibilità, soprattutto se avete una certa simpatia per Tim Schafer e lo stile dei suoi giochi, che riescono ad avere sempre un'anima, oltre che parecchi motivi per essere giocati, anche quando ben lungi dall'essere perfetti. Il motore degli eventi è il rapimento di uno dei due fratellini che, scambiato per un gigantesco dolcetto, viene prelevato da un Lercioso, una sorta di mostro ruba-caramelle che lo lancia dietro un cancello, il cui superamento sarà solo il primo di diversi obiettivi.

L'azione si divide in due momenti distinti e molto diversi tra loro, un po' come nei giochi di ruolo giapponesi classici, con una fase esplorativa nella quale raccogliere oggetti, parlare con i personaggi secondari e accettare nuove quest e un'altra di combattimento, dove cambierà anche lo stile grafico. Il gameplay è un ibrido tra un adventure game e un gioco di ruolo: all'inizio dovremo girare per l'ambiente di gioco parlando con i vari personaggi, accettando compiti secondari o compiendo azioni specifiche necessarie allo svolgimento della trama, come ad esempio una fuga sui pattini dal bulletto del quartiere. Raccogliendo inoltre alcuni oggetti e key item specifici potremo costruire nuovi costumi di Halloween da indossare, che poi è il vero fulcro del sistema di combattimento. Questi costumi hanno diverse abilità utilizzabili sia in combattimento che fuori, alcune delle quali indispensabili per la risoluzioni di quest o enigmi ambientali. In combattimento invece i diversi costumi garantiranno attacchi specifici o abilità di supporto, ed essendo liberamente intercambiabili tra i tre protagonisti dell'avventura aiutano ad aggiungere un pizzico di tatticità agli scontri. Il passaggio all'interfaccia touch ha rese più difficile giocare, anche se una volta presa la mano il problema diventa superabile. Bello senza riserve è lo stile adottato, davvero azzeccato e ottimamente realizzato. La società di Schafer non è nuova a questi exploit, e il cel-shading fanciullesco che diventa pomposo e adulto (continuando in ogni caso a non prendersi mai sul serio) una volta iniziati i combattimenti vale da solo il prezzo del biglietto. A questo aggiungeteci una colonna sonora perfetta con le sue musichette del terrore e una serie di effetti sonori più che caratteristici che accompagnano una trama come sempre ben scritta, soprattutto sul fronte dei dialoghi e delle situazioni surreali, vero marchio di fabbrica del game designer americano. Consigliato agli appassionati del genere.

 

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Rayman Classic

 

Ubisoft

 

Costo iniziale : €4,99 - Ora Gratuita

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Per celebrare il suo ventesimo anniversario, l’originale Rayman ribattezzato per l'occasione "Classic" arriva sui dispositivi mobile. Il titolo riprende esattamente il gioco del 1995, ricalcando quello stesso Rayman che per la prima volta approdò su Playstation. Anche la storia che muove il prodotto si basa sulla trama originale: Il malvagio Mr. Dark ha rubato il Great Protoon e ha catturato gli Electoon. Nei panni del primo pixelloso Rayman l’utente dovrà sconfiggere il nemico e riportare l’armonia nel mondo. Nel farlo, il giocatore riscoprirà la grafica di un passato ormai remoto, vagando per la fantasia dei mondi cartoon dell’originale produzione: dalla Foresta delle Meraviglie, al Territorio della Banda, dalle Montagne Blu al Castello dei Dolci.

Sebbene sia passato davvero tanto tempo dal rilascio del primo originale Rayman, i poteri e le abilità dell’eroe Ubisoft non sono poi così diversi da quelli dei nuovi capitoli. In Rayman Classic, infatti, il giocatore potrà correre, saltare e prendere a pugni i nemici. L’eroe disporrà anche di poteri speciali, come il pugno telescopico per sconfiggere le creature più ostiche e per colpirle sulla distanza e l’elicottero, utile per planare lungo i livelli. Lo scopo rimane sempre quello di giungere alla fine di ciascuno stage cercando di recuperare quanti più Electoon possibile, per completare i livelli e ripristinare l’equilibrio del cosmo. Ad affiancare Rayman nella sua avventura non mancano personaggi secondari già noti al pubblico, come  la fatina Betilla, Tarayzan e Joe l’extraterrestre, mentre dal punto di vista dei nemici ci si ritroverà a sconfiggere bossi, come Moskito, Mister Sax e Mr. Dark. Per gli hardcore gamer il titolo offre anche una modalità Hardcore con una sola vita, mentre l’opzione Casual permette al giocatore di disporre di tentativi infiniti. In ogni caso, sarà possibile affrontare l’avventura con  i nuovi controlli tattili, oppure vivere le atmosfere originali grazie al supporto per joypad certificati. Dal punto di vista tecnico questo gioco è a tutti gli effetti un porting della versione originale, dunque tutti gli elementi presenti a schermo saranno in bassa risoluzione. Non aspettatatevi perciò la grafica vista nei titoli più recenti sempre rilasciati sui vostri device. La colonna sonora del gioco ha retto molto bene al passare degli anni, e ancora oggi risulta particolare e gradevolissima. Paradossalmente è fin troppo spensierata, lascia intendere che il gioco sia pensato per un pubblico piuttosto giovane, mentre la realtà dei fatti è molto diversa. La difficoltà è decisamente elevata rispetto alle attuali produzioni e, complice anche l'uso dei comandi touch, necessita caldamente l'uso di un vero gamepad per essere padroneggiata al meglio. In conclusione, Rayman Classic è un’ottima occasione per mettere le mani su uno dei più grandi classici del genere platform. Naturalmente dovrete mettere in conto il livello di difficoltà decisamente elevato rispetto agli standard odierni ma, credo che questo sia comunque uno dei punti di forza della produzione. Da avere.

 

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Carmageddon

 

Stainless Games Ltd

 

Costo iniziale : €0,99 - Ora Gratuita

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I più attempati fra voi certamente ricorderanno Carmageddon e il polverone che sollevò anche in Italia all'epoca della sua uscita su PC, nell'ormai lontano 1997. In alcuni paesi il gioco fu bandito, in altri censurato (inserendo degli zombie al posto dei pedoni e colorando il sangue di verde), e il risultato di tutto questo casino fu ovviamente una straordinaria pubblicità per la produzione targata Stainless Games, accolta peraltro in modo generalmente positivo dalla critica. Ultraviolenza a parte, infatti, questo racer arcade "alternativo" offriva un'esperienza diversa dal solito, miscelando circuiti in stile Test Drive a meccaniche "check point" in cui bisognava investire persone e/o animali per ottenere i secondi extra necessari per completare la gara. Grande importanza veniva infine data agli scontri con gli altri veicoli, che ci consentivano di sbloccare auto più veloci o più resistenti, potenziabili tramite un sistema di upgrade di stampo classico.

Quando il team di sviluppo originale ha annunciato il ritorno di Carmageddon sui dispositivi mobile è stato ovviamente un momento di festa per i nostalgici. Una volta installato il gioco, l'impatto iniziale è controverso: sono passati un bel po' di anni e dal punto di vista tecnico la cosa è evidente, dunque non aspettatevi certo un titolo in grado di rivaleggiare con gli attuali racer per i dispositivi iOS. In termini strutturali, però, l'esperienza è invecchiata benissimo e offre ancora oggi una marea di contenuti fra gare, tracciati e veicoli, tutti elementi da sbloccare mettendo in conto una buona dose di impegno e perseveranza. Carmageddon può vantare ancora oggi numeri di tutto rispetto, grazie a una campagna in single player composta da ben trentasei eventi caratterizzati da obiettivi multipli, a cui si aggiungono quasi trenta vetture differenti. Queste ultime si ottengono distruggendone gli analoghi modelli durante le gare, fattore che aggiunge al gameplay un substrato ulteriore e aumenta per forza di cose il grado di rigiocabilità del prodotto. Il fatto che il gioco si ponga in maniera così hardcore, senza regalarci nulla (addirittura i crediti ci vengono riconosciuti solo se completiamo effettivamente tutti i giri di una corsa), di per sé andrebbe anche bene, ma fa purtroppo il paio con un sistema di controllo che rende complicate anche le manovre più banali, e che insieme alle caratteristiche originali di grip delle auto (che non tengono una curva che sia una) e di gestione della visuale crea una miscela esplosiva che si traduce in una delle esperienze più frustranti che abbiamo mai sperimentato. È possibile modificare i controlli in vari modi, utilizzando l'accelerometro per le curve oppure sostituendo i pulsanti di default (sinistra, destra, acceleratore, freno e freno a mano) con due levette analogiche virtuali, ma le cose non fanno che peggiorare e alla fine l'impostazione di partenza si rivela la meno peggio. La grafica sente inevitabilmente il peso degli anni, ma ciò nondimeno è fluida e il design di determinati tracciati è tanto assurdo che merita un plauso. Per quanto concerne il sonoro, fa piacere che alcune voci siano in italiano e le musiche "trascinano", ma la qualità degli effetti è scarsa. La riedizione mobile di Carmageddon offre un'esperienza straordinariamente difficile e frustrante, molto più dell'originale del 1997. Il fascino del titolo Stainless Games rimane comunque immutato, così come i suoi ottimi numeri, e saranno unicamente questi elementi a spingervi a provare una gara ancora e ancora, cercando di azzeccare le mosse giuste e di non finire troppe volte fuori strada per arrivare infine a tagliare il traguardo.

 

Versione Universale

 

Siege Hero

 

Armor Games Inc

 

Costo iniziale : €0,99/1,99 - Ora Gratuito

Download:  [iPhone] [iPad]

Penso sia fuori discussione il successo raggiunto dall’ormai noto Angry Birds che, dal suo lancio su App Store, ha infranto record su record, affascinando e divertendo milioni di utenti grazie alle semplici meccaniche di gioco, alla grafica stilizzata e ai simpatici personaggi. Molti sono i giochi che hanno tentato di ispirarsi e Siege Hero è uno di questi; pur mostrando similitudini riesce però ad offrire un’esperienza di gioco diversa e ben realizzata. Il compito in questa avventura sarà quello di annientare nemici, siano essi samurai, cavalieri, indiani o pirati, attraverso degli oggetti da lanciare ai “castelli” in cui essi sono rifugiati.

Nel gioco avremo la possibilità di affrontare diversi livelli divisi per “Ere“, con design e stili differenti in base all’era. Per svolgere il nostro compito avremo svariate armi a disposizione, partendo da semplici pietre, fino ad arrivare a manciate di sassi, esplosivi, barili d’olio e vasi infuocati. Per aiutarci potremo inoltre sfruttare le caratteristiche ambientali,come ad esempio casse esplosive, ponti e massi. A distinguere questo titolo vi è però una visuale frontale in prima persona che nasconderà la catapulta dalla quale partiranno i nostri lanci. Come nel titolo Rovio avremo a disposizione un numero limitato di oggetti e meno ne avremo utilizzati,  più alto sarà il nostro punteggio finale. Al termine di ogni livello ci verranno attribuiti 10.000 punti per ogni colpo non utilizzato e questo ci donerà una corona di argento o oro nel caso del perfect-score. Questa ci servirà per sbloccare i quadri bonus “Treasure Levels”. Nonostante le meccaniche simili al sopracitato Angry Birds, questo titolo riesce in qualche modo a far riscoprire al giocatore un grande divertimento, derivato in parte dall’originalità della visuale di gioco e dalla possibilità di effettuare tiri precisissimi grazie ad un particolare sistema di lancio. Con un semplice tap a schermo si scaglieranno gli oggetti nel punto scelto, mentre tenendo premuto il dito si passerà ad una speciale lente con mirino per colpire le strutture selezionando un singolo pixel della stessa. Avviato Siege Hero ci verranno presentate cinque grandi categorie di livelli divise per ere, con caratteristiche e nemici da sconfiggere differenti. L’impatto visivo è piacevole grazie ad una grafica semplice ma ben definita e le meccaniche di gioco sono sin da subito semplici ed intuibili. I primi livelli sono molto semplici e svolgono una funzione di tutorial, procedendo la difficoltà aumenta ma la curva di apprendimento è abbastanza dolce da non rendere il gioco frustrante. Buono anche il comparto audio, con musiche adatte al contesto ed una soundtrack molto interessante. In conclusione Siege Hero è un ottimo gioco e riesce a distinguersi sotto vari aspetti dal più famoso Angry Birds e garantisce dosi di divertimento per tutti i giocatori in cerca di un titolo fresco e immediato.

 

Versione iPhone e HD per iPad

 

Jack Lumber

 

Owlchemy Labs

 

Costo iniziale : €3,99 - Ora Gratuita

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Dopo i successi planetari di titoli come Angry Birds, Cut the Rope e Fruit Ninja, anche le major si sono accorte delle potenzialità del mercato casual su iOs. Sega ha quindi deciso di inserire nella propria lineup, anche titoli di più facile appeal, come questo Jack Lumber. Non si tratta però di un prodotto interno ma del primo titolo indie pubblicato sotto la grande esse. Il progetto, denominato Sega Alliance, dovrebbe avere a breve altri sviluppi. Nel titolo vestiremo i panni di un nerboruto boscaiolo. Lo schema di gioco, già evidente dalle immagini qui presenti, lo inserisce nel filone dei cloni di Fruit Ninja, se pur con dei distinguo. Se nel celebre affetta frutta, la frenesia dell'azione e l'adrenalina sono alla base del tutto, qui il tutto è contornato da componenti più riflessive.

Ogni livello è composto da una serie di schemi, sempre uguali di partita in partita, nei quali una serie di ceppi viene lanciato per aria a gran velocità. Nel momento in cui toccate lo schermo si entra in una sorta di slow motion alla Matrix. A questo punto, senza mai staccare il dito dallo schermo e quindi con un'unica traiettoria, dovrete tagliare i ceppi longitudinalmente, per ottenere della perfetta legna da caminetto. Ovviamente la cosa non è così semplice come sembra. I ceppi sono infatti di diverso tipo. Ci sono quelli ad angolo, quelli a croce, quelli che possono essere tagliati in un solo senso e tanti altri, quindi oltre a velocità e precisione serve anche una buona dose di prontezza di ragionamento, poichè anche se un determinato schema presenta sempre gli stessi tipi di ceppi, la situazione le momento in cui toccherete lo schermo non sarà mai la medesima. A complicare ulteriormente il tutto, la presenza sporadica di animali in mezzo alla scena, che non devono assolutamente provare la fredda lama della vostra ascia. Il risultato è un'azione non per forza frenetica, anche se dovrete sempre buttare un occhio al cronometro, ma farcita di una buona dosi di strategia e soprattutto di prontezza di riflessi, per interpetare in poche frazioni di secondo la situazione nel momento in cui iniziate lo slowmotion. Jack Lumber è condito da una grafica fumettosa e da una buona dose di ironia. Il gioco presenta anche degli acquisti in-app per i potenziamenti ma non  sarà necessario spendere moneta reale per facilitare la vita del vostro boscaiolo. Superando i livelli e completando determinati obiettivi che vi verranno suggeriti, conseguirete crediti da spendere in vario modo. Ci saranno gli sciroppi che vi consentiranno di rimediare agli errori, le barbe che moltiplicheranno i vostri punteggi e molto altro ancora. Jack Lumber appare come un titolo convincente ed accattivante, sempre che quello che cerchiate sia un gioco spiccatamente casual, ideale anche per partite di pochi secondi. Se, come ci si augura, il numero dei livelli verrà implementato in futuro sarà veramente un titolo fortemente consigliato. Caldamente raccomandato comunque a chi cerca un gioco molto immediato ma al tempo stesso ragionato.

 

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Lume

 

State Of Play Games

 

Costo iniziale : €1,99 - Ora Gratuita

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Nell'introduzione di Lume vediamo un simpatico vecchietto che si trova, tutto d'un tratto, senza corrente. La sua casetta, completamente isolata, si alimenta tramite un sistema basato esclusivamente sulle fonti energetiche rinnovabili, dunque pannelli solari e pale eoliche, ma a quanto pare qualcosa è andato fuori posto e la luce è saltata. L'indomani la sua giovane nipote, Lume, va a fargli visita ma non trova nessuno e la casetta è misteriosamente buia e silenziosa. La ragazzina conosce bene la passione di suo nonno per le invenzioni e gli enigmi, dunque sa che per entrare in casa e ripristinare la corrente dovrà superare un certo numero di prove.

Pubblicato originariamente su Steam nel 2010, Lume debutta su App Store con il suo carico di atmosfera, il suo stile grafico peculiare e i suoi rompicapo in quella che si pone, però, solo come l'inizio di una storia ben più lunga e significativa. Il sistema di controllo touch si rifà a quello originale e dunque ci permette di muoverci e interagire con lo scenario toccando determinati punti sullo schermo; i controlli via mouse erano però molto più precisi in alcune situazioni. L'incipit di Lume è di grande impatto e soprattutto la sua estetica non può che colpire, presentandosi come una sorta di cartone animato in stop motion che fa largo uso di sequenze filmate integrate direttamente nella grafica. Insomma, l'esperienza appare fin da subito molto particolare e diversa dal solito, anche se la scarsa sensibilità e precisione dei comandi touch non aiuta a entrare rapidamente nello spirito dell'avventura e a comprendere la natura del prodotto sviluppato da State of Play. Senza voler anticipare troppo, si può dire che i puzzle da risolvere nel gioco non sono tanti e non si tratta sempre di enigmi comprensibilissimi, ma soprattutto è facile perdere per strada qualche interazione perché sulle prime non pensavamo si potesse effettuare. Non ci sono aiuti al di là degli indizi che troviamo nella misteriosa casetta, magari la semplice disposizione di alcune foto può indicare i numeri di un codice ma, appunto, non c'è modo di scoprirlo se non tramite qualche tentativo. Il gioco, inoltre, è completamente in inglese e ciò potrebbe scoraggiare ulteriormente determinate persone. Proprio per le sue particolarità e per la mancanza di facilitazioni, la risoluzione dei puzzle produce una gran bella sensazione di soddisfazione, ma allo stesso tempo completare tutti gli enigmi e assistere all'epilogo non può che lasciare un bel po' di amaro in bocca per aspettative che vengono irrimediabilmente disattese. Lume è senz'altro un prodotto diverso dal solito, con uno stile grafico peculiare e una grande atmosfera. Grandi potenzialità per il titolo che però non si concretizzano appieno e lasciano un po' di amaro in bocca.

 

Versione Universale

 

Maestria

 

Antoine Latour

 

Costo iniziale : €1,99 - Ora Gratuita

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Nel panorama dei puzzle-game presenti sullo Store Apple c'è davvero di tutto. Migliaia di titoli, alcuni molto originali, altri decisamente deludenti ed infine alcuni giochi che sono universalmente riconosciuti come capolavori. Sono tanti e non starò qui a tediarvi elencandoli ma, la prima cosa che non può sfuggire all'occhio del giocatore più attento è il suo stile grafico davvero molto simile a Monument Valley. Durante il download, osservando gli screenshot ero fortemente convinto che mi sarei trovato di fronte ad un clone del capolavoro di Ustwo Games, e tutto sommato non mi sarebbe dispiaciuto così tanto visto quanto ho amato quel titolo.

Una volta lanciato però, con stupore mi sono trovato di fronte ad un titolo che malgrado tutto ha una sua ben precisa identità e si discosta nettamente dalle meccaniche raffinate di Monument Valley, cercando di proporre una giocabilità completamente differente. La grafica, innegabilmente, sembra davvero presa di peso dal titolo degli Ustwo a partire dalla visuale isometrica, dalle architetture dei livelli e persino nell'uso della palette cromatica, con un largo uso dei colori ma con tinte pastellate e mai violente. Non c'è una trama, nemmeno un'accenno per giustificare i ben 160 livelli che ci aspettano e questo già lascia capire la volontà di Antoine Latour nel voler creare un puzzle-game di stampo classico ma al contempo condito da un gameplay lento e volutamente rilassante. La protagonista, di cui non sappiamo nulla, si chiama Fuga e dispone di una piccola bacchetta, simile a quella dei direttori d'orchestra in grado di lanciare un'onda sonora. Nei livelli sono presenti delle piccole campanelle e, all'inizio di ogni stage, suoneranno in una certa sequenza e noi dovremo ripeterla lanciando però un'unica onda che colpisca nel modo corretto le campane. I primi livelli, come consuetudine, hanno una funzione di tutorial sebbene il gioco sia concettualmente semplice. La protagonista si potrà spostare a piacimento sulle mattonelle libere e quando pensiamo di aver trovato la giusta posizione, basterà un tap per attivare l'onda sonora e dare via alla reazione. Piano piano ogni livello introdurrà nuovi elementi per rendere più difficile l'impresa e già dai primi 30 il titolo diventa decisamente più impegnativo ma divertente. Alcune campane si potranno spostare, altre in movimento sincrono si dovranno fermare o desincronizzare; ci saranno poi speciali oggetti in grado di spegnere o accendere l'impulso, di assorbirlo e così via. La monotonia non farà mai capolino visto l'alto numero di oggetti introdotti e la mancanza di timer o di vite ci permetteranno di provare gli stage tutte le volte che vorremo. La grafica come già detto è molto curata e definita, sebbene un pò più di originalità non avrebbe certo fatto male. Alla lunga gli ambienti sembrano troppo simili tra loro ma, visto che il focus è sulle campanelle è un difetto trascurabile. Il comparto audio è molto discreto con musiche ambient melodiche ma quasi impercettibili. Un titolo strano, all'inizio forse troppo semplice ma vi consiglio di provarlo perchè dopo i primi stages diventa davvero interessante.

 

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Unstoppable Gorg

Futuremark Oy

Costo iniziale : €0,89 - Ora Gratuita

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Gli extraterrestri si avvicinano rapidamente al nostro pianeta! Cosa possiamo fare per respingerli? La risposta, a quanto pare, è semplice: stabilire delle postazioni che orbitano attorno alla Terra e che vadano a posizionarsi proprio sulle rotte che gli alieni intendono seguire durante la loro manovra d'approccio. L'operazione sarà tutt'altro che semplice e il grado di difficoltà aumenterà immancabilmente a ogni nuovo scontro. Sono due le peculiarità di Unstoppable Gorg: la prima, molto evidente, è costituita dai continui richiami ai film fantascientifici degli anni '50 per quanto concerne le cutscene (visualizzate su grossi schermi a tubo catodico, rigorosamente in bianco e nero), l'interfaccia grafica e le musiche; la seconda risiede nell'innovativo approccio "orbitale", capace di aggiungere elementi action e finanche puzzle al gameplay.

In ogni stage il nostro obiettivo è quello di difendere un satellite dall'attacco degli alieni, e tale satellite è circondato da un numero variabile di "orbite". Ogni orbita presenta delle postazioni (generalmente da una a tre) in cui possiamo stabilire le nostre unità, che a seconda della tipologia reagiscono automaticamente al passaggio delle navicelle extraterrestri, attaccandole finché non esplodono. Le unità rimangono ancorate all'orbita, ma la stessa orbita può essere "ruotata" trascinandola con il mouse, in modo da seguire il percorso delle astronavi nemiche per continuare a bersagliarle finché possibile. Chiaramente questo movimento influenzerà tutte le unità posizionate sul cerchio, dunque in presenza di diversi "percorsi" alieni dovremo gestire tale possibilità in modo equilibrato, per non lasciare una zona dello schermo completamente alla mercé dei nostri avversari. Negli stage più avanzati la struttura di Unstoppable Gorg si trasforma immancabilmente in una sequenza di prove ed errori per capire quale tipo di unità piazzare e dove, quali sono i potenziamenti su cui è necessario investire e che tipo di manovre è il caso di adottare al passaggio degli extraterrestri. Emergono, insomma, elementi puzzle che sulle prime non sembravano così importanti rispetto al completamento degli stage, che si fanno davvero rognosi da un certo punto in poi. La campagna in single player di Unstoppable Gorg è senz'altro corposa, considerando il grado di sfida, la presenza di più livelli di difficoltà e le ventuno missioni disponibili, che introducono progressivamente nuovi elementi e mischiano le carte in tavola (vedi, ad esempio, il movimento automatico delle orbite). Non si tratta, inoltre, dell'unica modalità disponibile: ci sono anche un bel po' di sfide, ovvero livelli da completare nonostante un handicap oppure con l'obbligo di raggiungere un obiettivo preciso, e un arcade mode impostato in stile survival, in cui bisogna sopravvivere il più a lungo possibile con una quantità di energia limitata e tenendo testa a infinite orde di alieni. La natura del prodotto targato Futuremark Games Studio ben si adatta alla versione iPad e il comparto tecnico si dimostra perfettamente in linea con le aspettative, con una grafica molto leggera ma definita e curata con un accompagnamento musicale d'effetto, anche se un pò ripetitivo. Unstoppable Gorg interpreta il sottogenere dei tower defense in modo da unire novità e tradizione, proponendoci una campagna in single player piuttosto impegnativa e carica di situazioni complesse. Anche se non rappresenta il migliore esponente del genere e se vi piacciono i tower defense, comunque, dategli un'occhiata.

 

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Real Boxing™

Vivid Games S.A.

Costo iniziale : €0,99 - Ora Gratuita

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Spesso quando abbiamo davanti a noi un iPad non ci rendiamo conto di quanto possa essere potente se sfruttato nel migliore dei modi. Vivid Games ha capito le reali potenzialità di questo prodotto Apple, e non solo, sviluppando un gioco dedicato alla boxe a dir poco straordinario. Stiamo parlando di Real Boxing, titolo da poco approdato su App Store disponibile a 0,99€ e compatibile sia con iPad che con iPhone e iPod touch. Ciò che colpisce di questo gioco è la grafica, assolutamente di prim’ordine, anche perché realizzata grazie all’Unreal Engine, che noi tutti conosciamo grazie ad Infinity Blade. Il 3D è sensazionale, i personaggi sembrano davvero lì davanti a noi, a combattere, con sudore e sangue a fargli compagnia.

Al momento di iniziare, dopo un breve tutorial sui comandi, è necessario creare il proprio pugile. Questo apre le opzioni di personalizzazione, che permettono di modificare l'etnia del vostro combattente, lo stile dei capelli, i tatuaggi e l’abbigliamento. Ci verranno anche dati alcuni punti da spendere nelle abilità: forza, resistenza e velocità. Dopo ogni combattimento guadagneremo punti e crediti di gioco che permetteranno di migliorare ulteriormente le nostre statistiche, fondamentale per poter sperare di vincere gli incontri nei campionati più difficili. Reale Boxing presenta solo tre tornei in modalità carriera, per un totale di 27 combattimenti. Devo dire che il primo torneo è veramente molto facile e ho iniziato a pensare che tutto il gioco fosse abbastanza semplice ma dal secondo torneo le cose iniziano a farsi interessanti e non così facili, dobbiamo preparare l’incontro e seguire una tattica ben determinata se vogliamo portare a casa la vittoria. Oltre alla modalità carriera sopracitata potremo divertirci in combattimenti multiplayer, partite rapide ed esercizi occasionali in palestra. Ci sono molti contenuti e anche la realizzazione ha richiesto diverso tempo, ma gli sviluppatori hanno voluto comunque proporre il gioco ad un prezzo davvero contenuto e nella media dei titoli dello Store. Sul ring Real Boxing non delude affatto. E ‘veloce, fluido e brutale, molto ben sviluppato e decisamente adatto ai nostri device, soprattutto quelli di ultima generazione. È possibile lanciare una serie di diversi pugni da jab , ganci per montanti. Come con il vero e proprio sport , Real Boxing non è tutto forza e tirare pugni, dobbiamo essere in grado di parare e schivare e in questo caso il tempismo è fondamentale. Se eseguiamo una rapida successione di pugni la nostra resistenza si esaurisce velocemente, e i colpi successivi saranno lenti e poco incisivi. Solo evitando ulteriori contatti e schivando con successo la stamina sarà recuperata. Il titolo adotta la collaudata formula dei movimenti swipe su schermo, come nel già citato Infinity Blade e altri titoli di lotta basati sul motore Unreal. Per sferrare pugni si deve ricorrere a dei classici swipe, da direzionare in base al tipo di colpo che vogliamo infliggere. Gli swipe verso l'alto permettono di sferrare montanti e jab, i laterali invece permettono di sferrari ganci o dritti in base alla posizione del nostro altleta. Sul fondo dello schermo infine sono presenti i tab virtuali per schivare e pararsi dai colpi avversari oppure per abbracciare l'avversario e riguadagnare un pò di energia. Non c’è la possibilità di muoverci a destra o a sinistra, il personaggio cambierà direzione in base al suo avversario, e questa è una pesante limitazione secondo il mio punto di vista. Infatti la boxe prevede anche strategie del tipo “avviciniamolo all’angolo per non lasciargli via di scampo”, cosa che non può essere messa in pratica su questo gioco.Il gioco, in conclusione, si assesta su un’alta qualità sia grafica che di sviluppo. Merita sicuramente l’attenzione degli amanti di questo antico e nobile sport ma può far divertire anche chi non è avvezzo ai guantoni ma apprezza i giochi ben realizzati e divertente.

 

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World War Z

Paramount Digital Entertainment

Costo iniziale : €2,69 - Ora Gratuita

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Nel caso si verificasse un'improvvisa invasione di zombie, sappiamo tutti più o meno cosa fare e cosa no. Il problema è che vediamo i morti viventi così come le prime rappresentazioni cinematografiche di George Romero ce li hanno mostrati, ovvero creature patetiche e lente, che diventano pericolose solo se in branco. Alcuni film prodotti negli ultimi anni hanno però lanciato un'immagine differente degli zombie, capaci in questo caso anche di correre rapidi e costituire dunque una minaccia letale anche se "assaggiati in piccole dosi". Con il film "World War Z" la questione assume connotati persino paradossali, con i non morti che non solo si muovono veloci ma formano anche assembramenti spaventosi, calpestandosi a vicenda per superare gli ostacoli, come un'onda devastante che spazza via tutto, mossa apparentemente da una volontà unica.

L'adattamento videoludico della pellicola con Brad Pitt è stato affidato ai talentuosi sviluppatori di Phosphor Games. Il team spagnolo si confronta con un tie-in che miscela sezioni sparatutto, combattimenti in prima persona e persino elementi adventure all'interno di tre affascinanti location: Denver, Kyoto e Parigi. La storia non è la stessa del film, bensì si svolge parallela ad essa, con il protagonista che si trova nel mezzo dell'invasione di zombie ed è determinato a raggiungere Kyoto, dove si trova suo figlio e dove, pare, si è verificato il medesimo disastro. In World War Z abbiamo un sistema di controllo touch che attiva i movimenti del personaggio tramite semplici tocchi, indicando sullo schermo la zona verso cui vogliamo spostarci, mentre possiamo usare il pollice sinistro per agire liberamente sulla visuale. Il gioco gestisce i vari aspetti del gameplay in modo distinto e separato, una soluzione che sulle prime può lasciare perplessi ma che ben presto si rivela funzionale all'azione, fornendo lo spazio necessario a ogni situazione ed evitando fastidiosi accavallamenti. E così se l'esplorazione degli scenari, uno degli elementi cardine dell'esperienza, funziona come appena descritto, nel momento in cui sulla scena compaiono degli zombie le cose cambiano: nel caso in cui si tratta di una mandria, il nostro alter ego tira fuori l'arma da fuoco e comincia a sparare come in un FPS "fisso" in cui possiamo muovere il mirino e c'è il fuoco automatico (grande intuizione per rendere agile tale pratica sui touch screen, peccato non ci arrivino tutti), mentre se il non morto è uno solo possiamo affrontarlo brandendo un'arma di fortuna, inizialmente un piede di porco, cercando di evitare le sue cariche e colpendolo non appena è a tiro. Le sequenze sparatutto appaiono ripetitive ma efficaci, rese più interessanti dalla possibilità di acquistare nuove armi o potenziare quelle in nostro possesso spendendo i punti esperienza guadagnati trovando oggetti e risolvendo semplici enigmi. Gli aspetti adventure dell'esperienza sono basilari, si tratta per lo più di memorizzare dei codici e inserirli negli appositi dispositivi per l'apertura di porte, oppure collegare dei fili della corrente, o ancora spostare delle casse. Non viene fornita una mappa delle location, il che fa molto "vecchia scuola" ed è anche un bene, ma il grado di sfida complessivo rimane abbastanza basso per tutta la durata del gioco. Niente da dire, invece, sul fronte del comparto tecnico: al di là di un ottimo sonoro, con dialoghi in inglese ben recitati ed effetti sonori "corposi" quanto basta, la grafica mossa dall'Unreal Engine si conferma ricca di dettagli, fluida e convincente, con alcuni momenti di grande impatto e solo poche incertezze.

 

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