Offerte terminate - Giugno 2014

Airport Mania: First Flight

Lemon Games, SL

Costo iniziale : €0,89

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L’AppStore è ricco di giochi d’ispirazione aeronautica. Airport Mania, come già Flight Control di Firemint, offre ai giocatori l’ebbrezza di vestire i panni di un “uomo-radar” per qualche ora, insaporendo la pietanza con una piacevole vena parodistica. Airport Mania nasce, in realtà, come gioco per PC, poi per Mac e ben presto convertito per iPhone; recentemente, infine, i produttori hanno pensato di produrne una versione HD per iPad completando così il ciclo (si fa per dire, visto che è già prevista una trasposizione per Nintendo Wii e per Android).

Nella sua essenzialità, Airport Mania si riduce a un time-management game, un po’ sulla falsariga del vecchio Diner Dash. A differenza di Flight Control, infatti, i giocatori non sono chiamati a guidare fisicamente gli aerei a terra, ma solo a controllarne decolli e atterraggi, indirizzandoli correttamente ai rispettivi “gate” di destinazione, gestendo le operazioni di carico e scarico dei passeggeri, dei rifornimenti e delle eventuali riparazioni. Proprio come i clienti di Diner Dash, infatti, gli aerei si stufano se vengono ignorati o lasciati troppo tempo in attesa e, dopo un po’, abbandoneranno la scena dirigendosi a un altro aeroporto. Il giusto tempismo e la capacità di gestire contemporaneamente più apparecchi sono perciò alla base del gioco.
Airport Mania non è, però, solo un semplice rompicapo: è infatti arricchito da alcuni elementi di natura gestionale. Al termine di ogni missione, il giocatore riceve un premio in denaro proporzionale alla qualità delle sue prestazioni nel livello. Le somme accumulate possono così essere investite per il miglioramento dell’aeroporto, tramite l’acquisto di nuove piste, di gate, di sistemi antinebbia o antighiaccio e persino di uno snack bar per ingannare il tempo e rendere i passeggeri in attesa dell’imbarco un po’ più tolleranti.
Articolato in 84 livelli di difficoltà crescente, con 8 aeroporti e 6 diversi tipi di aerei, Airport Mania è caratterizzato da un look ironico e da una chiave umoristica che permea tutto il gioco. Questo, però, non deve ingannare: si tratta di un passatempo impegnativo che, soprattutto nei livelli più avanzati, darà del filo da torcere anche ai giocatori più smaliziati.

 

Versione iPhone

 

Virtual City (Full)

G5 Entertainment

Costo iniziale : €2,69/4,49

Download:  [ iPhone ] [ iPad ]


Il genere dei manageriali, e in particolare la serie SimCity, appassionano da anni tantissime persone. Il fascino di poter creare una città da zero e seguirne lo sviluppo nel corso dei decenni è senza dubbio forte, e ci impegna su più fronti: al di là delle implicazioni circa la fase di progettazione dei quartieri, sono numerose le problematiche che si vengono a creare e che richiedono di volta in volta il nostro intervento. Possiamo dire senza timore di smentita che Virtual City basa il proprio gameplay unicamente su queste ultime dinamiche, ovvero non ci chiede di improvvisarci architetti o ingegneri né di determinare la posizione dei vari edifici alla ricerca del setting perfetto, ma solo di risolvere dei problemi in una situazione predeterminata. Il titolo di G5 Entertainment differisce anche strutturalmente dal classico Maxis, in quanto non ci pone di fronte a una sessione di gioco virtualmente infinita, che ci limitiamo a osservare per intervenire solo quando necessario, bensì a una serie di missioni man mano più complesse che implicano la risoluzione di questioni pratiche.

Gli abitanti della città hanno difficoltà a raggiungere il centro commerciale? Allora bisognerà mettere in piedi una rete di autobus, con tanto di fermate, e programmare i tragitti perché possano coprire la più ampia zona possibile. Le fabbriche necessitano di determinate materie prime? Si organizza un giro di consegne adatto allo scopo.
Virtual City non ci butta nella mischia senza uno straccio di spiegazione, anzi cerca persino di giustificare narrativamente la nostra incursione nel mondo delle amministrazioni cittadine. La fase iniziale è molto lunga, segue le regole classiche dei tutorial e man mano ci conferisce maggiori poteri e responsabilità. Il gioco ci insegna come acquistare veicoli o edifici, come potenziare le attività commerciali, come organizzare le consegne, e così via. Dipenderà poi da noi utilizzare al meglio tali insegnamenti, tenendo presente unicamente la lista degli obiettivi da conseguire di volta in volta. Gli sviluppatori hanno disegnato l'interfaccia in modo da andare incontro alle caratteristiche peculiari dell'iPhone, dunque abbiamo lo zoom via multitouch e le varie opzioni che si attivano con un tocco delle dita. Non è possibile ruotare la visuale come in SimCity, ma alla fine dei conti si tratta di una feature inutile per ciò che ci viene chiesto di fare. Nel corso del gioco ci sposteremo attraverso varie località e dovremo in tutti i casi risolvere dei problemi, producendo nel frattempo ricchezza anche se in genere non si tratta dell'obiettivo principale: mentre nella serie Maxis l'equilibrio fra liquidità e debiti è sempre al centro dell'attenzione e determina la possibilità o meno di continuare la partita, in Virtual City tale fattore risulta quasi secondario e in ogni caso funzionale all'azione. Il denaro ci serve per acquistare nuovi oggetti o per migliorare le performance degli impianti produttivi, viene prodotto regolarmente dalle attività della città ma la sua mancanza non è un problema a meno che la cosa non rientri fra gli obiettivi della "missione". Questo tipo di interpretazione da un lato ci permette di fare sessioni di gioco relativamente rapide, dall'altro manca di opzioni comode come l'accelerazione del tempo: una volta risolto un problema, infatti, bisogna necessariamente restare lì a osservare i nostri veicoli che lo risolvono passo per passo, anche se il nostro ruolo si è esaurito con l'assegnazione dei compiti. La realizzazione tecnica del gioco è discreta, c'è un buon numero di oggetti in movimento sullo schermo e sia lo zoom che lo scrolling funzionano piuttosto bene, mantenendo sempre una certa fluidità. Il sonoro, infine, è praticamente assente.
Virtual City si presenta come un manageriale per molti versi differente dal classico SimCity, con un gameplay basato sulla risoluzione di problematiche anziché sulla gestione "in toto" delle città. Ci si trova dunque ad affrontare questioni pratiche, e ad intervenire sulla base di una lista degli obiettivi. Cambia anche l'approccio alla partita, organizzata per missioni anziché continuata nel tempo. Il risultato finale è un prodotto interessante ma tutt'altro che imprescindibile, con qualche problema sui controlli ma che non rovina l'esperienza globale. Consigliato senza riserve agli appassionati del genere, gli altri dovrebbero concedergli un'opportunità.

 

Versione iPhone/iPod

 

Cradle of Rome 2 HD

Awem Studio

Costo iniziale : €2,69

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Cradle of Rome 2 è il sequel del popolarissimo titolo match-3, uscito inizialmente su pc per poi raggiungere una fama ancora più vasta grazie all'ottimo porting per le consolle di casa Nintendo. Il genere match-3, nel quale bisogna abbinare 3 o più tessere dello stesso tipo su un tabellone, è molto popolare nello Store Apple dove si trovano decine e decine di titoli simili. Quasi tutti sono molto giocabili e godibili, alcuni rappresentano invece dei veri e propri capolavori(come quelli prodotti dalla Playrix o dai 10Tons) e perciò il confronto con questi mostri sacri è stato inevitabile per gli Awem Studio quando hanno portato il primo Craddle of Rome sui nostri device.

Tutto è andato per il meglio e il titolo è riuscito a guadagnarsi una grande reputazione, merito anche dell'attenta cura alla programmazione e ai dettagli che l'hanno reso, a mio avviso, addirittura superiore alla versione DS per merito dei controlli touch più reattivi e immediati.
Il seguito era molto atteso e chiesto a gran voce dai sostenitori del genere che chiedevano anche le immancabili migliorie e aggiunte.
In un genere così netto e ben delineato da regole precise, riuscire a proporre qualcosa di nuovo o innovativo non è sicuramente una cosa semplice o facile. Gli Awem studio propongono questo nuovo capitolo che riesce a centrare molti obbiettivi anche se, a onor del vero, più che un seguito io parlerei di reboot visto che esteriormente chi conosce il gioco non noterà enormi differenze. La grafica è generalmente migliorata, più pulita e definita soprattutto nelle fasi di gioco e nella fase di costruzione della nostra città. UN pò meno ispirate le sequenze d'intermezzo, un pò troppo statiche e con una caratterizzazione un pò pò troppo infantile rispetto ai titoli della concorrenza.
I comandi e il set di gioco è rimasto pressochè invariato (ma questo è solo un bene) mentre alcuni passaggi di schema sono stati ritarati e migliorati.
Anche il modo di giocare è rimasto invariato, alternando livelli match-3 a piccoli giochi bonus come puzzle per poter costruire edifici o strutture nella nostra Roma e farla così crescere e potenziare sempre di più. Nel titolo originale si dovevano distruggere e quindi raccogliere le tessere per poter guadagnare le risorse necessarie alla costruzione degli edifici, in Craddle of Rome 2 è interessante l'idea di utilizzare le combinazioni di tessere anche per scopi circoscritti all'area di gioco. Distruggere le tessere rappresentanti dei secchi d'acqua farà aumentare poco alla volta il nostro tempo a disposizione, raccogliere martelli ci permetterà di distruggere uno o più gruppi di tasselli. Anche la costruzione degli edifici è fondamentale perchè ci permetterà di aggiungere nuove abilità in fase di gioco.
Sono state introdotte anche due nuove modalità di gioco, Tourney e Blitz però non sono immediatamente giocabili. I livelli sono oltre 100 e divisi in cinque diverse epoche che rappresentano in sostanza i capitoli del gioco. Se amate il genere è un'acquisto obbligato, vista però la possibilità di poterlo avere gratis, sarebbe davvero un peccato non scaricarlo anche se non si ama alla follia il genere e trascorrere un pò di tempo con questo titolo davvero curato e meritevole.

 

Versione HD per iPad

 

Monster Dash

Halfbricks Studios

Costo iniziale : €0,89

Download:  QUI


"In un mondo pieno di mostri e privo di trasporti pubblici, un uomo sta correndo. Quell'uomo è Barry Steakfries." È questo l'incipit di Monster Dash, un arcade game con molte sfaccettature platform in cui controlliamo appunto un personaggio che corre sempre più veloce e che, utilizzando varie armi, deve liberarsi la strada da mostri di ogni tipo. Gli elementi tipici dei cosiddetti "ultra arcade" ci sono tutti: la partita "secca", il sistema di controllo terribilmente intuitivo e l'impossibilità di continuare dopo il game over; del resto il nostro obiettivo è quello di percorrere quanta più strada possibile, coadiuvati da un "contachilometri" che ci permette di confrontare i nostri risultati con gli amici via OpenFeint.

Il nuovo titolo degli Halfbrick Studios prende dunque le distanze dal pur discreto Fruit Ninja, introducendo alcune interessanti variazioni sul tema alla struttura di tipo "survival" a cui siamo ormai ben abituati. In primo luogo, il movimento di Barry aumenta sì di velocità man mano che percorriamo metri, ma a ogni chilometro si "resetta" mentre un lampo di luce colpisce il personaggio e lo trasferisce in uno scenario differente. A quel punto l'accelerazione ricomincia, trasformando gradualmente la corsa in una vera e propria sfida a base di riflessi, in particolare dopo il quinto chilometro.
Come si diceva poc'anzi, ogni mille metri percorsi l'eroico Barry viene trasportato in un altro scenario. Al momento ce ne sono quattro: i monti della Transilvania, con sullo sfondo il castello di Dracula, in cui si affrontano orde di vampiri; l'Egitto, con tanto di piramidi, in cui dobbiamo vedercela con un esercito di mummie; la muraglia cinese, piena zeppa di diavoli orientali; la grande metropoli, terra dei morti viventi. A parte le sostanziali variazioni estetiche, alla fine dei conti non ci sono vere e proprie differente fra una location e l'altra, ma il cambiamento giova senz'altro alla varietà dell'azione e insieme al "contachilometri" pone dei paletti ben precisi a cui possiamo fare riferimento durante la partita, anche solo per metterci un po' più di impegno e di attenzione in prossimità di un checkpoint. L'arma di default è un potente fucile a pompa, in grado di spazzare via letteralmente i nemici, ma lungo il tragitto troveremo anche un mitra leggero, un particolare jetpack che spara verso il basso (e si rivela fondamentale quando sbagliamo la misura di un salto), una potente motocicletta, un fucile elettrico e una pistola di grosso calibro. Il sistema di controllo, come questo tipo di prodotti, è straordinariamente semplice: bisogna toccare la parte sinistra del touch screen per saltare e quella destra per sparare. Abbiamo accennato alla presenza di vari elementi platform, e in effetti il buon Barry deve spiccare balzi spesso e volentieri per evitare di ferirsi sulle trappole o di precipitare nei sempre più numerosi baratri che gli renderanno la corsa più difficile (e che si traducono in un istantaneo game over). Insieme al cambio di scenario e al "reset" della velocità, un altro elemento di stacco rispetto ai soliti "ultra arcade" è la presenza di una barra dell'energia, costituita da cuoricini, che può essere persino recuperata strada facendo (raccogliendo appunto un cuore) e che dunque ci permette di misurarci con la sfida in modo più tranquillo rispetto a un approccio "tocca e muori". Grafica e sonoro sono di ottima fattura: la prima si distingue per il simpatico design dei personaggi, nonché per la bellezza degli sfondi, mentre il secondo si muove fra buone musiche ed effetti convincenti.
È senz'altro vero che di "ultra arcade" su App Store ce ne sono fin troppi, ed è altrettanto risaputo che tali prodotti sono il più delle volte caratterizzati da un gameplay limitato, che stufa abbastanza rapidamente. In quest'ottica, Monster Dash riesce a uscire dal mucchio grazie a una serie di intuizioni simpatiche e azzeccate; e nonostante mantenga la classica struttura "survival", strizza l'occhio in più di un'occasione alla progressione e alla varietà. Rimane pur sempre un gioco da tirare fuori quando si hanno cinque minuti liberi, un'esperienza intensa ma breve, ma è davvero ben realizzato e pone chiare indicazioni su come il filone dovrebbe evolversi.
Recensione a cura di Tommaso Pugliese

 

Versione Universale

 

Fruit Ninja: Puss in Boots

Halfbrick Studios

Costo iniziale : €0,89/1,79

Download:  [ iPhone ] [ iPad ]


Fruit Ninja: Puss in Boots è il nuovo capitolo di uno dei giochi più apprezzati sia su piattaforma Android che iOS ed è frutto della nuova tendenza delle major cinematografiche di promuovere cartoon sfruttando collaborazioni con sviluppatori di giochi mobile. Allo stesso modo di come Angry Birds Rio ha promosso l’uscita nelle sale del film Rio della 20th Century Fox, e come Doodle Jump si è unito al film “Hop”, tocca ora alla Dreamworks sfruttare la popolarità del fortunato gioco di Halfbrick Studios per promuovere “Il Gatto con gli stivali“, dando vita ad un’eccellente estensione del gioco.

Le modalità di gioco sono due. La prima, Desperado, è la modalità classica che ha decretato il successo di Fruit Ninja, in cui l’obiettivo è quello di affettare con la spada una serie di frutti, dalle noci di cocco ai kiwi, che svolazza sullo schermo, prima che sparisca dalla visuale e prestando attenzione a non colpire le bombe. La partita terminerà nel momento in cui mancherete 3 bersagli o colpirete accidentalmente una bomba.
La modalità Bandito rappresenta invece una novità del gioco, non per la meccanica, dato che l’obiettivo è sempre quello di affettare frutti sullo schermo ma nella varietà racchiusa in una serie di appassionanti sfide, da completare entro un limite di tempo: 15 mele da tagliare attraverso una rete intricata e movimentata di bombe, o 20 limoni da affettare mentre una bomba gigante rimbalza sullo schermo, frutti che si moltiplicano quando vengono tagliati o che rotolano su uno scivolo e così via. Ogni sfida non è mai banale e le modalità di passaggio della frutta riescono nell’intento di non suscitare quell’amaro sapore di qualcosa di già visto anche agli occhi degli assidui giocatori della serie originale.
In Fruit Ninja: Puss in Boots il raggiungimento degli obiettivi verrà ricompensato con lo sblocco di sfondi e lame muove. Le colonne sonore sono tematiche, e ricordano uno stile alla Antonio Banderas che circondano il gioco con una caratteristica atmosfera spagnola che vi terrà compagnia per l’intera durata del gioco. Non manca la componente “social” con la possibilità di pubblicare i punteggi su Twitter e Facebook.
In definitiva Fruit Ninja: Puss in Boots rappresenta una piacevole alternativa alla versione originale, piuttosto che una seconda versione del gioco. E’ altamente consigliato a chi è alla ricerca di un tema completamente rinnovato rispetto alla versione precedente.

 

Versione iPhone/iPad

 

Fruit Ninja

Halfbrick Studios

Costo iniziale : €0,89/1,79

Download:  [ iPhone ] [ iPad ]


Grazie a film, fumetti e cartoni animati possiamo dire di sapere ormai tutto sui ninja. Si tratta di guerrieri estremamente abili che praticano il ninjutsu, un'arte marziale che miscela tecniche di combattimento e strategia militare. I ninja si muovono al buio, in silenzio, e il loro unico obiettivo è portare a termine la missione che gli è stata assegnata. Per farlo possono usare armi convenzionali o soluzioni decisamente atipiche, come coltelli da lancio e shuriken, senza dimenticare i fumogeni. Quello che fino a oggi non sapevamo, ma che gli sviluppatori degli Halfbrick Studios ci tenevano a rendere noto, è che i ninja... odiano la frutta. Visceralmente. Al punto che, quando vedono svolazzare un qualsiasi frutto, non possono fare a meno di affettarlo con la spada. Una storia che non sta in piedi? Certo, ma ormai il genere degli "ultra arcade" ci ha abituato un po' a tutto, e dei ninja che affettano frutta al volo non fanno più di tanto scalpore.

Fruit Ninja è un videogame semplice semplice che per la solita, accessibile somma di 89 centesimi ci offre due diverse modalità caratterizzate dalla medesima struttura di tipo "survival", ovvero con una "partita secca" che può durare pochi secondi come ore, a seconda della nostra abilità e della nostra fortuna. La modalità di gioco "nativa" ci pone l'obiettivo di colpire il maggior numero possibile di frutti per stabilire un record e confrontarlo eventualmente con i nostri amici o con i giocatori di tutto il mondo tramite le interessanti funzioni del social network OpenFeint (sempre più in voga nei titoli per iPhone e iPod Touch). Controlliamo la spada direttamente tramite touch screen, disegnando i fendenti nel modo che più ci aggrada: poggiando le dita sullo schermo solo nel momento opportuno, con gesti rapidi e precisi, oppure mantenendo sempre il contatto per intercettare in maniera più semplice i bersagli. I vari frutti compaiono dal basso e descrivono una traiettoria casuale, che per via della forza di gravità li porta rapidamente a cadere nella stessa direzione. Dobbiamo riuscire ad affettarli, magari colpendone più di uno alla volta, prima che spariscano dallo schermo. La partita termina quando manchiamo tre bersagli oppure quando per sbaglio colpiamo una delle bombe che a un certo punto cominciano a essere lanciate in aria assieme alla frutta. La seconda modalità di gioco, inserita con l'ultimo aggiornamento, mischia un po' le carte in tavola: non c'è un numero massimo di errori che possiamo commettere, ma un tempo limite entro il quale affettare il maggior numero possibile di frutti. A livello tecnico, Fruit Ninja presenta il solito scenario fisso su cui si alternano i vari tipi di frutta che abbiamo il compito di colpire, rappresentati da modelli poligonali di buona fattura che reagiscono in modo convincente ai "tagli" e lasciano sul muro virtuale alle loro spalle uno schizzo di succo che cambia forma a seconda della potenza e del grado di inclinazione del fendente.
Fruit Ninja è un gioco davvero immediato e divertente, ed è apprezzabile il fatto che gli sviluppatori abbiano pensato, tramite gli aggiornamenti, di aumentare il numero di modalità disponibili (nonché la varietà di frutti da affettare, ognuno corredato da un differente effetto sonoro al momento dell'impatto). Il titolo di Halfbrick Studios, dunque, pur essendo molto ben realizzato e impreziosito da simpatici tocchi di classe, non fa che porsi come l'ennesimo schiacciapensieri a cui dedicare qualche minuto di tanto in tanto, mentre siamo in una sala d'aspetto o in una fila particolarmente lunga.
Recensione a cura di Tommaso Pugliese

Versione iPhone/iPad

 

Prince of Persia: The Shadow & Flame

Ubisoft

Costo iniziale : €2,69

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Cogliendo l'occasione del ventennale dell'uscita dell'originale titolo per PC, Ubisoft si è lanciata in questo remake di Prince of Persia: The Shadow and The Flame, affidandone lo sviluppo al suo studio di Pune, già autore di un'altra opera di restauro, ovvero quel Prince of Persia Classic che si rifaceva al capostipite della storica serie. Come in quel caso, anche stavolta l'idea di fondo è stata quella di coniugare vecchio e nuovo, nella fattispecie mantenendo intatte le fondamenta del gameplay ed adattando l'intera veste grafica e diversi aspetti ludici agli standard odierni: se tuttavia per Prince of Persia Classic il risultato finale era stato apprezzabile, stavolta il risultato ha avuto un esito un pò altalenante e lacunoso.

Effettivamente quello di remake è un termine che non calza a pennello a Prince of Persia: The Shadow and The Flame, considerando come la struttura dei livelli ed il design generale sia molto lontano da quello offerto dal titolo originale. Il prodotto purtroppo abbandona con troppa facilità la strada tracciata dalla sua fonte ispiratrice, inseguendo alcune velleità moderne, come l'introduzione di elementi stealth, destinate a fare sicuramente arricciare il naso agli estimatori del classico gameplay della serie. Non che tutte le nuove idee apportate alla struttura ludica appaiano sgradevoli o fuori luogo, beninteso: ad esempio, è apprezzabile la scelta di rendere più dinamici i combattimenti all'arma bianca inserendo delle elementari dinamiche di combo e contromosse, così come la decisione di dotare gli stage di varie biforcazioni utili a stimolare lo spirito di esplorazione di coloro che puntano al 100% del completamento.
Sempre a livello di gameplay, ci troviamo davanti a un Prince of Persia classico, dove le meccaniche si limitano ad alcune combo effettuabili durante i combattimenti.
I quattordici livelli di cui si compone l'avventura hanno subito un restyling non proprio ispirato e spesso piatto e un pò scialbo, che li fa sembrare tutti uguali fra loro. Ci troveremo sempre davanti alle classiche trappole mortali, alle torri da scalare piattaforma per piattaforma e ai salti millimetrici in sequenza, con la differenza che i pannelli touch screen di smartphone e tablet non sono sempre in grado di garantire il giusto grado di precisione.
Che usiate infatti il classico sistema basato su joystick analogici e bottoni virtuali o uno dedicato, nel quale il lato sinistro è dedicato ai movimenti e il destro alle azioni, vi troverete spesso in difficoltà, dato che entrambi non riescono a garantire degli input precisi, in grado di non farvi finire rovinosamente in qualche precipizio. Una volta presa la mano, la situazione migliora, ma bisogna dotarsi di una buona dose di pazienza e dedizione.
Anche il rinnovato sistema di combattimento non offre grandi innovazioni del genere, con uno swipe verso il nemico effettueremo un attacco, mentre tappando sullo scudo, come facilmente prevedibile, ci metteremo in posizione di difesa. Se avremo inoltre la prontezza di tappare sull'indicatore dello scudo mentre il nemico attacca, potremo stordirlo e avviare una delle tre combo possibili. In base a come chiuderemo il terzo attacco, eseguiremo una delle tre super mosse, che infliggeranno più danno, spingeranno il nemico all'indietro o ci faranno guadagnare un po' di energia. La risposta ai comandi nei combattimenti non è delle migliori, e capiterà spesso, magari affrontando due nemici contemporaneamente, di subire dei danni proprio per la lentezza nella risposta ai nostri input.
In aggiunta, ogni livello è caratterizzato da tre obiettivi secondari: recuperare una pozione in grado di aumentare la nostra energia massima, esplorare tutto il livello e raggiungere l'uscita al di sotto di un tempo prestabilito. La realizzazione tecnica è comunque molto curata e risce a rendere l'incedere dell'avventura del principe visivamente piacevole.
Se avete amato i primi Prince of Persia in conclusione, l'acquisto potrebbe avere senso. In altri casi ci sono titoli che offrono decisamente di meglio.
L'opportunità di averlo gratis va comunque considerata e sfruttata perchè, magari, qualcuno di voi potrebbe trovarlo comunque piacevole e divertente.

 

Versione Universale

 

Lums HD

Vladimir Hrincar

Costo iniziale : €2,69

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Quando pensi che il mondo dei puzzle game basati sulla fisica sia ormai alla frutta appare sempre qualcosa che riesce a fare un passettino, se non in avanti quantomeno di lato, riuscendo ad aggiungere qualcosa a un gameplay dal quale è difficile aspettarsi novità. È questo il caso di Lums, che se anche da Angry Birds prende a piene mani il concept di base e alcune meccaniche, lo fa con un certo stile, introducendo un aspetto che poi sarà il fulcro dell'intero gioco: la luce. In Lums infatti assistiamo all'improbabile invasione di vampiri che posizionano una specie di baraccone gigante davanti al sole in modo da rendere la terra un posto vivibile anche per loro. L'ultima linea di puccettosa difesa è affidata a buffi esserini che dovranno piegare le resistenze degli invasori cercando di farli colpire dalla luce facendo in modo che prendano fuoco.

Esattamente come nel titolo di Rovio, all'inizio di ogni livello avremo a disposizione un numero limitato di Lums (che sono poi i protagonisti del gioco: esseri tondi ognuno con le sue specifiche abilità), che potremo però liberamente trascinare per lo schermo spostando il dito sul touchscreen. Mollato il dito il Lums cadrà come una pera, mentre se lo indirizzeremo con uno swipe seguirà la traiettoria del nostro lancio.  
A differenza di Angry Birds però in Lums l'uso della forza bruta è decisamente limitato e poco produttivo. Dei cinque esserini a disposizione infatti solo uno, il primo, sarà utile per distruggere le strutture sotto le quali si riparano i nemici, mentre gli altri quattro saranno decisamente più specializzati. Le simpatiche pallette potranno infatti creare delle fonti di luce, rendere di vetro (in modo da farci passare attraverso la luce) o di pietra le differenti strutture oppure annullarne per qualche secondo la gravità, facendole cosí prima salire verso l'alto per poi farle rovinosamente cadere.
L'intera avventura è composta da tre capitoli divisi in 16 livelli, ognuno dei quali con le ormai canoniche tre stelle da recuperare per ottenere il perfect score. Queste però non le otteremo soddisfacendo qualche obiettivo particolare, ma semplicemente andandole a toccare (i Lums hanno libertà di movimento per il livello) o distruggendo la struttura all'interno della quale sono incastonate. Se riuscire a liberarvi dai vampiri oppressori sarà tutto sommato facile, insomma, lo stesso non si può dire del recupero di tutte le stelle, in alcuni casi davvero complesso.
A ravvivare un po' un gameplay divertente ma di sicuro non innovativo, ci pensano alcuni elementi con i quali interagire all'interno dei vari livelli come raggi laser o bombe in grado di trasformare tutto quello che toccano in vetro. L'autonomia dei Lums è infatti decisamente limitata e non appena toccheranno qualcosa di solido questi cadranno inermi per qualche secondo (nei quali la loro abilità funzionerà ancora) per poi scomparire velocemente. I laser ad esempio contribuiscono ad aumentare il nostro potere d'attacco, anche se ovviamente bisognerà fare molta attenzione a come si utilizzeranno, visto che colpiranno sia i nemici che noi.
La risoluzione dei livelli, dato il concept meno votato alla distruzione, è quindi più complessa, e sarà il più delle volte legata all'utilizzo che faremo del Lums antigravitazionale, vero e proprio alleato dal comportamento imprevedibile. Contate inoltre che che le stelle vanno prese prima della morte dell'ultimo vampiro, altrimenti, indipendentemente dal numero di Lums avanzati, il livello finirà, costringendovi a ripeterlo nel caso voleste fare punteggio pieno. Lo stile grafico è simpatico e funzionale al gameplay, ma che certo non raggiunge nemmeno lontanamente ne il carisma dei pennuti Rovio ne ben più apprezzati e ricercati stili visivi. Presenti anche dei basilari acquisti in App: nonostante sia un gioco molto semplice da portare a termine si potranno acquistare dei bonus speciali in grado di farci passare senza sforzo il livello, lasciando però a zero il numero delle stelline raccolte.
Lums è un titolo molto semplice che riesce ad aggiungere qualcosa di nuovo a un genere troppo ripiegato sulle scelte del suo esponente più famoso, da avere e provare.

 

Versione Universale

 

Hack RUN

Robert Szeleney

Costo iniziale : Gratuita con acquisti In-App

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Si potrebbe essere portati a pensare che realizzare un gioco per sistemi iOS che simula l'utilizzo di iOS (scusate il gioco di parole) sia facile e banale da fare ma, la storia ci ha insegnato che questo particolare genere di titoli non ha mai prodotto risultati eccellenti ed esaltanti, se non in pochissimi casi. E' molto difficile simulare in modo ludico un sistema operativo e ancora più difficile simulare l'hacking dello stesso, creando un prodotto che riesca a divertire l'utente facendogli credere di essere veramente un'esperto e abile hacker.

Uno dei problemi principali è proprio nella natura intrinseca dell'hack stesso che non è divertente quanto si possa immaginare se non per un brevissimo istante in cui il lavoro, magari di qualche settimana, comincia a produrre qualche risultato.
Quindi per avere successo un gioco di hack deve cercare di essere sempre divertente e stimolante riuscendo a creare l'illusione al giocatore di stare facendo qualcosa di "proibito" e illegale restando il più fedele possibile alla realtà e togliendo tutte quelle zone morte lunghe e noiose che l'esperienza reale invece ha.
Hack RUn riesce a centrare questo obbiettivo e attraverso un'interfaccia grafica che ricorda tantissimo il vecchio MS-Dos ci traspone nei panni di un pirata informatico che viene contattato da un misterioso individuo con una missione altamente complessa e risolvibile solo grazie alle nostre competenze informatiche fuori dal comune.
All'inizio dell'avventura riceveremo quindi via mail questa proposta scottante e irrinunciabile e il nostro compito in apparenza sarà quello di infiltrarci in una grande multinazionale farmaceutica cercando di recuperare più informazioni possibili, di qualunque natura esse siano.
Il nostro contatto ci fornirà anche un'utility di hacking che ci permetterà di infiltrarci nella rete protetta della società. Dopo saremo soli e avremo il compito di cercare e scovare le password necessarie per proseguire nel gioco.
Dovremo leggere molto e cercare indizi nei vari tabulati. La maggior parte del tempo la trascorreremo nei meandri della posta elettronica ed ogni tanto, per rompere la monotonia, si potrà attivare un browser web che ci porterà in siti reali, costruiti ad-hoc per il gioco.
In caso di difficoltà potremo cimunque chiedere dei suggerimenti o ricevere direttamente la soluzione per cercare di completare gli oltre 50 livelli del gioco.
Siamo di fronte ad un titolo molto particolare, non facilissimo e sicuramente non rivolto a tutti ma consiglio ai curiosi di provarlo perchè potrebbe davvero rivelarsi una grande sorpresa.

 

Versione Universale

 

Flick Kick Football

PikPok

Costo iniziale : €1,79

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Il gioco del calcio rivisto e rivisitato in maniera diversa dal solito, da un punto di vista in soggettiva calerà il giocatore nel ruolo di un attaccante con lo scopo di battere punizioni da distanze variabili, con e senza portiere e con una barriera anch'essa composta da un numero di difensori che varia in base alla distanza, così come la loro disposizione. Flick Kick Football consente di tirare calci di punizione con effetti più o meno accentuati, lasciando la libertà di decidere direzione e curvatura della palla.

DIverse le modalità di gioco in single player e la possibilità di sfidare giocatori reali nel multiplayer on-line. Nella modalità classica arcade bisognerà cercare di effettuare il maggior numero di gol e cercare di direzionare la sfera nei punti più esterni della porta. Questo permetterà di riempire un'indicatore composto da 3 palloni che corrispondono ai tentativi possibili per segnare e non terminare prematuramente la partita in corso. Prima o poi ci si troverà senza palloni bonus e la sfida terminerà. Lo scopo di questa modalità è di raggiungere il più alto numero possibile di reti.
Oltre a questa modalità abbastanza rilassante, se ne aggiungono altre che invece rendono l'esperienza più frenetica come ad esempio il tiro al bersaglio dove oltre a segnare si dovranno colpire bersagli fissi o mobili di dimensioni variabili per alzare il punteggio entro un certo tempo limite, la modalità di precisione che ci metterà davanti ad un conto alla rovescia entro il quale realizzare più gol possibili, un bonus di tempo aggiuntivo scatterà ogni volta che effettueremo un tiro a rete nelle zone più periferiche della porta o sotto la traversa.
Nella modalità multiplayer avremo invece la classica modalità "passa e gioca" da fare con un amico utilizzando un singolo device oppure la sfida online vera e propria contro giocatori casuali scelti a caso.
Un gran numero di opzioni e varietà di gioco che rendono il titolo appetibile davvero a tutti. Molto bella la grafica, semplice e pulita ma molto fluida almeno sui cellulari, su iPad invece ci sono fastidiosi micro-rallentamenti che rovinano un pò il divertimento. Speravo di vedere risolti questi problemi con l'ultimo aggiornamento ma così non è stato, c'è ancora molto margine di miglioramento così come la modilità full screen per iPhone 5/5s non ancora implementata, davvero inspiegabile.
La risposta agli swipe su schermo è comunque precisa e anche i vari effetti si ottengono in modo credibile e dipendono solo dalla nostra abilità.
Flick Kick Football è uno dei titoli storici dello Store, l'ho sempre amato e ha sempre avuto il suo spazio su tutti i device che ho avuto fin dal 3G.
L'offerta gratuita è chiaramente da prendere al volo, anche se non siete appassionati estremi di calcio perchè il titolo ha davvero tanti pregi. Se Pik Pok si decidesse a sistemare e limare gli ultimi difettucci rimasti, sarebbe davvero il titolo di riferimento per tutti i giochi di questa tipologia.

 

Versione Universale

 

Multiponk

Fingerlab

Costo iniziale : €4,49

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Per i nostalgici e , diciamolo pure, anche per chi ha qualche annetto sulle spalle come me non sarà difficile ricordare Pong, il primo "vero" videogioco che entrò nelle case di qualche fortunato ragazzino dell'epoca.
Una bacchetta, una pallina quadrata e tanta fantasia per un classico intramontabile.

Multiponk è una rivisitazione in chiave moderna che riesce a non snaturare il concetto originale e nel contempo aggiunge delle meccaniche che ne migliorano la giocabilità. Ostacoli come i respingenti del flipper, nuvole gravitazionali e altre sorprese renderanno le partite un pochino più frenetiche.
Geniale la possibilità di giocare da soli o fino a 4 giocatori in simultanea, meglio se su di uno schermo generoso come quello di iPad.
La grafica è semplice ma molto pulita e con una definizione davvero superlativa, anche l'impiego di una visuale a volo di uccello si rivela sin da subito una scelta azzeccata perchè consente di sfruttare quasi interamente lo schermo dei nostri device.
Un titolo come questo, nella sua semplicità, richiede comunque un certo impegno per quanto riguarda la fisica della pallina (o delle palline) presenti sullo schermi e anche qui i coder della Febo si sono impegnati creando delle routine fisiche davvero convincenti sia per il comportamento della sfera, sia per gli oggetti presenti nei vari stage dai respingenti agli ostacoli. La fluidità è eccezionale e non ha mai cedimenti o comportamenti imprevedibili.
La modalità multi giocatore è davvero divertente e l'ottima realizzazione generale non fanno altro che enfatizzare ancora di più l'esperienza ludica e rendono di fatto Multiponk il miglior titolo di questo genere, settando davvero molto in alto l'asta della perfezione nel caso qualcuno volesse provare a fare di meglio.
I livelli da giocare in singolo sono davvero numerosi e costruiti con una rigorosa logica che permette di avere partite comunque imprevedibili e sempre diverse. Forse un'appunto lo si può fare alla IA un pò debole però, in questa tipologia di giochi i margini non sono molto ampi perchè settare verso l'alto i parametri renderebbe troppo facile per la cpu prevedere la traiettoria di arrivo delle palline e di fatto renderebbe impossibile vincere. Per Multiponk si può dire che sia stato utilizzato un buon compromesso. Nessun problema invece in compagnia di amici dove il titolo è davvero insuperabile e la risposta del touch screen su quattro lati è sempre puntuale e precisa.
Il sonoro è discreto e nella norma, i menù un pò scarni ma efficaci.
in conclusione siamo davanti ad un titolo consigliatissimo e veramente ben fatto, non fatevelo sfuggire.

 

Versione Universale

 

The Great Fusion

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Costo iniziale : €1,79

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Approda su App Store questa nuova avventura grafica che si ispira, nelle intezioni degli sviluppatori, alle prime avventure grafiche targate Lucas Art.
Sfondi e personaggi disegnati a mano per una storia abbastanza breve ma abbastanza originale. Ambientata in un futuro molto prossimo (nel 2022) racconta la storia di un certo Max Malowi, un programmatore talentuoso ma caduto in rovina a causa della crisi mondiale che ha investito le attività informatiche sulla Terra.
In questo futuro dal sapore dolceamaro, la popolazione è stata divisa in due unici ceti sociali, i ricchi da una parte e i poveri dall'altra. Anche se non in forma esplicita, questa idea vuole essere volutamente provocatoria e vuole far riflettere sull'attuale assetto socio-politico di alcuni paesi che già da tempo vivono una simile condizione sociale.

Una trama in sostanza molto pungente, al limite del volgare in certi momenti ma con delle importanti critiche sociali, molto attuali e per nulla sottili o nascoste. Questo è già di per se un pregio per il titolo che abbandona lo stile classico e canzonato del passato per traghettare il giocatore verso temi decisamente più adulti e impegnati.
Nel corso dell'avventura Max dovrà affrontare diversi compiti e si troverà, suo malgrado, a doversi confrontare con gli abitanti del ceto ricco.
Senza rischiare di spoilerare troppo, il nostro protagonista dovrà aiutare ad esempio il suo migliore amico minacciato da una banda di curiosi e strampalati gangster del futuro che ambiscono a mettere le mani su un'introvabile copia pirata di Pong.
La trama è scritta con toni davvero surreali e in certe occasioni si farà un pò di fatica a seguire e comprendere bene gli avvenimenti.
La realizzazione tecnica è discreta, con locazioni e personaggi molto fumettosi anche se le animazioni avrebbero meritato a mio avviso, una maggior cura. Belli però i fondali, alcuni davvero ispirati interamente disegnati a mano e buona la caratterizzazione di quasi tutti i protagonisti. Le scene di intermezzo sono molto piacevoli e riprendono lo stile fumettoso del gioco, descrivendo le situazioni come in un racconto a fumetti.
Interfaccia punta e clicca molto classica, con il ritorno all'inventario "infinito" titpico delle avventure di qualche anno fa. I controlli rispondono bene e per fortuna non mancano gli immancabili hot spot per evidenziare i punti di interazione. Inspiegabile invece l'uso della camminata veloce o di uno skip negli scenari già visitati e che diventa ancor più irritante a causa della camminata lenta e dinoccolata del protagonista, simpatica all'inizio ma alla lunga un pò frustrante, soprattutto quando si devono percorrere diversi schemi e magari non si ha bene in mente cosa fare per proseguire.
Sono presenti anche i suggerimenti in-game, usando il telefono cellulare che avremo a disposizione. L'avventura non è delle più semplici, anche perchè richiede un massiccio uso di pensiero laterale soprattutto nelle ultime fasi. Gli aiuti non sempre sono sufficienti o spesso non sono così chiari su cosa fare.
Da un lato questa scelta sarà apprezzata ai puristi del genere ma penalizza, e non poco, i novelli giocatori che accingono per la prima volta al genere. La possibilità di sciegliere il livello di difficoltà sarebbe stata una scelta più democratica.
Per gli appassionati del genere è comunque un'occasione da non farsi scappare, la localizzazione in lingua italiana lo rende ancora più appetibile e fruibile ad un ampio parco di avventurieri. Se non avete paura delle difficoltà, sapete usare con perizia il pensiero laterale o semplicemente siete dei nostalgici in cerca di un'avventura pura vecchia scuola allora scaricatela subito.

 

Versione Universale

 

Siege Hero Wizards

Armor Games Inc

Costo iniziale : €0,89

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Se siete fan di puzzle game basati sulla fisica come Angry Birds, Cut the Rope , Cover Orange , ed altri, probabilmente conoscerete anche Siege Hero, uno dei giochi arcade puzzle-physic più popolari nello Store, rilasciato per iOS in oltre 89 paesi e scaricato da oltre sette milioni di persone. Ora Siege Hero è tornato con un sequel davvero massiccio che senza stravolgere la formula originale aggiunge nuove caratteristiche, un sacco di incantesimi, mappe e livelli senza stravolgere le meccaniche di gioco originali che tanto sono state apprezzate.

Come nell'originale, Wizards ci vedrà impegnati nel distruggere le fortificazioni nemiche questa volta mettendoci nei panni di un maghetto nel tentativo di liberare il proprio mondo dall'invasione di orchi. In questo nuovo capitolo fanno la comparsa anche gli acquisti in-app, per fortuna non necessari al completamento del gioco e che consentono di acquistare Mana e scatenare incantesimi speciali per distruggere in un colpo solo le orde di orchi e troll e completare facilmente un livello che potrebbe presentarsi troppo ostico o macchinoso.
I controlli sono rimasti del tutto invariati e sempre molto semplici da padroneggiare. Dovremo come consueto tappare direttamente un bersaglio (una struttura, una corda, e così via) per distruggerlo o per creare una reazione a catena. Oltre alle classiche pietre, ora avremo a disposizione un'arsenale più completo come le pietre multiple o le palle incendiarie che permetteranno di bruciare interamente le strutture in legno e che se ben calcolate ci permetteranno di distruggere anche le piattaforme adiacenti come in una sorta di domino. Questa introduzione rende il gioco più strategico e meno legato alla fortuna.
Il gioco come detto è quasi identico a Siege Hero, ma grazie agli elementi fisici e magici cambiano le strategie e l'utilizzo o meno di alcuni incantesimi inciderà in modo significativo sul punteggio finale di ogni livello.
Proseguendo lungo i vari stage è possibile ottenere più incantesimi e power-up che aumenteranno la vostra esperienza e le vostre capacità offensive.
Se un livello proprio non si riesce a superare, si potrà ripiegare sull'uso della magia terremoto che spazzerà via in un colpo solo quasi tutte le fortificazioni anche se questo non ci farà raggiungere il perfect-score.
Il gioco ha il feeling familiare del primo titolo con una grafica sempre molto semplice e pulita ma i livelli ora sono più curati e ricchi di dettagli.
Anche le ambientazioni sono più varie e ora presentano anche livelli sotterranei nelle grotte, nelle foreste e nelle radure.
La fisica è stata rivista e ora funziona davvero bene, l'audio invece è sempre nella norma, comunque piacevole e non invasivo.
Se avete amato il primo capitolo dovete assolutamente approfittare dell'offerta gratuita per provare questo nuovo episodio, sicuramente più completo e sotto certi aspetti più maturo come programmazione e progettazione.

 

Versione iPhone

 

Siege Hero

Armor Games Inc

Costo iniziale : €0,89

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Un sacco di sviluppatori cercano di provare a generare il successo di Angry Birds, sia in termini economici ma anche nel tipo di gioco, ma spesso questi tentativi falliscono. Siege Hero riesce ad essere in qualche modo originale ma con delle meccaniche che permettono di paragonarlo al titolo blasonato di Rovio. Se siete tra quelli frustrati dalla diffcoltà sempre crescente dei livelli di Angry Birds, se spesso siete bloccati e lo abbandonate per mesi, ma evete comunque voglia di divertirvi nell’uccidere uccelli o altre creature lanciandogli contro qualcosa, Siege hero è il gioco che fa per voi.

Siege Hero è un gioco dallo stile semplice e fumettoso, caratterizzato da una grafica pulita e colorata con molti livelli diversi e ben realizzati.
A differenza del titolo Rovio, dove le armi sono i nostri uccelli arrabbiati e lo scorrimento è laterale, in Siege Hero è il dito a simulare la catapulta utilizzata per sparare le pietre, le bombe e petrolio con lo scopo abbattere le difese nemiche, rappresentate da costruzioni sempre più complesse e maestose e realizzate di svariati materiali. Tappando un punto dello scenario con il dito si determina dove le armi dovranno colpire le difese nemiche. Bisogna scegliere con molta attenzione il punto di impatto, cercando di trovare il punto o i punti più deboli delle strutture. Non riuscire a annientare tutti i nemici in un livello di fatto impedisce di passare a quello successivo.
Il gioco è concettualmente molto semplice, eliminare tutti i cattivi con il minor numero di lanci possibile e ogni tanto prestare attenzione a non danneggiare o uccidere gli abitanti dei villaggi. Si ottengono bonus aggiuntivi distruggendo particolari casse o salvando principesse.
Lo scopo in conclusione è completare tutti i livelli cercando di ottenere il punteggio più alto o il perfect-score. Un livello concluso in modo perfetto permette di ottenere una corona d’oro, in caso contrario si può ritentare tutte le volte che si vuole.
La fisica è discretamente buona anche se ogni tanto il comportamento delle esplosioni è un pò approssimativo, soprattutto se paragonata a quella degli episodi di Angry Birds, sempre impeccabile sebbene molto semplificata. Se siete dei fan di Angry Birds, vi invito a provarlo, dato che ha una grande giocabilità ed è in grado di regalare tanto divertimento.

 

Versione iPhone

 

Tilt to Live 2: Redonkulous

One Man Left

Costo iniziale : €0,89

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Dopo essersi preso una "pausa" lavorando al convincente Outwitters, il dinamico duo di sviluppatori americani One Man Left ha voluto riprendere in mano il proprio primo lavoro, quel Tilt to Live che tre anni fa conquistò pubblico e critica, aggiudicandosi una manciata di premi e concedendosi persino una versione HD pubblicata per iPad. Trattandosi di un gioco dalle meccaniche estremamente semplici, era senza dubbio difficile realizzare un seguito che non sembrasse una mera copia carbone dell'originale o che - al contrario - snaturasse le idee che lo avevano portato al successo. A conferma della propria oramai conclamata abilità, il team statunitense è riuscito in questa ardua impresa con il qui presente Tilt to Live 2: Redonkulous.

La struttura ludica di base è rimasta immutata rispetto al precedente, così come il sistema di controllo, intuitivo come sempre: si inclina dunque il dispositivo per muovere il cursore protagonista, cercando di tenerlo alla larga dai contatti fatali con i pallini rossi che si muovono sullo schermo. Questi terribili nemici possono essere fortunatamente debellati dall'utente tramite lo stesso procedimento del primo capitolo: è necessario dunque raccogliere i potenziamenti che compaiono in maniera casuale sul piano di gioco, i quali consentono di liberare armi dagli effetti più disparati che tuttavia non durano più di una manciata di secondi. E' in questo frangente che vengono fuori le prime novità di Tilt to Live 2: Redonkulous, nella forma di alcuni strumenti offensivi inediti che si aggiungono ad altri riciclati dal prequel: ecco dunque che ci si può trovare a gestire una doppia lama di energia che ricorda la spada laser di Darth Maul (complice anche la musica chiaramente ispirata a Star Wars che ne accompagna l'utilizzo), così come un meteorite che rimbalza sulle pareti dello scenario distruggendo tutto ciò che trova sul proprio percorso. L'inventiva in tal senso non manca certo ad One Man Left, ma gli sviluppatori non si sono limitati a dare una rinfrescata all'arsenale messo a disposizione del giocatore, modificando anche sostanzialmente il procedimento che consente di accedere a nuove armi, ora sbloccabili al completamento di un determinato set di obiettivi.
Una feature che aggiunge profondità e senso di progressione al gioco, e che stimola l'utente ad assumere comportamenti diversificati in base ai traguardi che gli vengono assegnati: si tratta di un aspetto tutt'altro che secondario per un titolo per sua stessa natura non può essere propriamente considerato vario, contribuendo a rendere meno ripetitiva un'azione ludica che si regge davvero su pochi elementi. In questa stessa direzione si rivolgono le altre iniziative di One Man Left con Tilt to Live 2: Redonkulous: a ravvivare la situazione intervengono dunque scontri con boss e l'entrata in scena di bombe ad orologeria che vanno disinnescate prima della fine del conto alla rovescia. In entrambi i casi, è richiesta una certa precisione nei movimenti che il sistema di controllo dimostra di saper gestire alla grande, a conferma della bontà del lavoro svolto dagli sviluppatori in questo ambito. Pur rimanendo un prodotto dal livello di sfida decisamente elevato, Tilt to Live 2: Redonkulous si dimostra leggermente più indulgente del suo predecessore: quando si viene colpiti da un nemico, infatti, si ha la possibilità di tornare in gioco se si riesce a far "atterrare" il cursore in avaria al centro di un bersaglio che compare su schermo. Dall'altra parte della barricata, il gioco offre un'apposita modalità contraddistinta da un livello di sfida estremo, indicata per tutti coloro che non ritenessero sufficiente le insidie della normale azione ludica. Se a tutto quello che è stato elencato finora si mette in conto anche un comparto tecnico leggermente migliorato per ciò che concerne l'aspetto grafico e l'accompagnamento sonoro, è facile affermare come Tilt to Live 2: Redonkulous sia un prodotto superiore in tutto e per tutto al primo capitolo.

 

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Order & Chaos© Online

Gameloft

Costo iniziale : €5,99

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Order & Chaos Online è l'ambizioso MMORPG di Gameloft con un comparto tecnico, una cura realizzativa, una vastità di aree da visitare e quest che portano a considerare questo titolo come un tripla A, una produzione immensa pari a titoli per consolle maggiori o Pc/Mac.

Da Saggiamente.com una recensione di Antonio Ripacciuolo grande giocatore di MMORPG che ha provato per diverse ore il titolo e ci descrive le impressioni iniziali.

Order & Chaos strizza a dir poco l'occhio a WoW riprendendo buona parte dei concetti e delle funzionalità del più famoso gioco di ruolo di massa online. L'ambientazione è molto simile, il mondo è oggettivamente molto grande, le missioni centinaia e centinaia, gli oggetti e le armi innumerevoli, non vale neanche la pena tentare di descriverli. E' tutto talmente vasto che si ha la sensazione di non sapere mai abbastanza, di non aver mai fatto abbastanza, di non aver ucciso (beh, l'ammazzamento è il principale hobby in questo gioco!) abbastanza ma soprattutto di non aver "livellato" abbastanza. Per i neofiti, che in questo caso possono tranquillamente esser definiti "normali esseri umani", "livellare" significa guadagnare un livello in più nella propria carriera a suon di "punti esperienza" guadagnati completando delle missioni o trucidando varie forme di vita. Una settimanella passata sull'iPad ma lontano dalla famiglia, dagli impegni, dal lavoro, da una vita civile mi ha portato al 25esimo livello e ad una sensazione di vuoto indescrivibile. Poi ho ripreso la mia vita di sempre e ora mi sento molto meglio!

Detta così sembra la descrizione di un gioco brutto e pericoloso per la salute; in realtà il gioco non è affatto brutto! Certo, la grafica non può tenere testa a quella possibile su un computer vero e proprio, ma il feeling generale è molto buono, raramente si scende sotto i 30 frame per secondo, gli effetti di luce sono buoni, solo i poligoni scarseggiano ma probabilmente la versione per il nuovo iPad rivelerà delle sorprese da questo punto di vista. L'interfaccia è semplice e funzionale, quasi sempre facile da gestire con le dita, solo il movimento verticale della visuale di gioco ogni tanto fa i capricci portando a fenomeni di z buffer un po' fastidiosi. Magie e armi sono facilmente accessibili, anche se a volte le dita riescono ad essere meno precise di un mouse e si rischia di fare danni… I problemi più evidenti che ho riscontrato, però, sono una certa tendenza a perdere la connessione con i server anche se per brevi (ma pericolosi!) momenti; il ping, inoltre, è abbastanza alto sia tramite wifi che usando il 3G. Il mondo non è ancora densamente popolato di giocatori veri (in un mondo virtuale) e ogni tanto si soffre di solitudine. Sporadicamente, poi, non è possibile completare le missioni a causa di bug vari. 

È un gioco che porta via una marea di tempo ma è, relativamente parlando, onesto. Onesto come prezzi se confrontato ai concorrenti e onesto come quantità e qualità di gioco, non ci sono ancora tantissimi giocatori e questo può essere un problema (la noia potrebbe farsi sentire)ma gli aggiornamenti vengono rilasciati spesso e si ha l'impressione di un essere in un ecosistema vivo. Facendo finta di non sapere a quali vette di "follia" si può arrivare giocando ad un gioco di ruolo di massa online il voto che merita è un bel 4 stelle e mezzo.

 

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