Offerte terminate - Novembre 2014

Cradle of Rome 2 HD

 

Awem Studio

 

Costo iniziale : €4,49

Download :  QUI

Cradle of Rome 2 è il sequel del popolare e coinvolgente Cradle of Rome, uno dei maggiori esponenti del genere match-3 presenti sullo Store Apple oltre che ad esserne uno dei più famosi e apprezzati. I fan della serie saranno felici di poter avere questo nuovo titolo, che promette ampie novità e tanta nuova zione. Sicuramente superare il successo del primo titolo non è un'impresa semplice, così come introdurre nuove meccaniche e dinamiche in titoli di questo genere spesso si rivela un'operazione pericolosa e potenzialmente fallimentare. Osservando velocemente il gioco si ha subito un'impatto familiare, tutto sembra immutato dal primo capitolo, tralasciando il comparto grafico che ha subito un generoso restyling ed ora si presenta ancora molto più curato e definito. La grafica sfoggia una realizzazione tecnica davvero di prim'ordine e sugli schermi di iPad sfrutta appieno le caratteristiche del retina display. La scelta di non produrlo per iPhone potrebbe apparire inspiegabile e controtendenza ma anch'io mi sento di abbracciare la scelta dei programmatori perchè l'ampiezza dei livelli avrebbe reso il gioco davvero poco gestibile sugli schermi dei mobile device, oltre che a creare inutili e frustranti sessioni di gioco. Ma allora le differenze promesse rispetto al primo episodio in cosa si distinguono, si staranno chiedendo i giocatori più affezionati? In questo sequel anche il modo di giocare è rimasto pressochè inalterato, così come rimangono gli elementi da abbinare e le risorse per la costruzione degli edifici. Anche lo svolgere di queste azioni non è mutato molto dall'originale, con ampie campagne e distese verdi che pian piano lasceranno il posto ad edifici sempre più grandi e imponenti nello stile dell'epoca d'oro dell'Impero Romano. Le novità, poche a essere sinceri, le troviamo nelle modalità di gioco aggiuntive che si affiancano a quella classica. Torneo e Blitz non aggiungono rilevanti novità grafiche ma cambiano un pò il gameplay del titolo; nella prima si dovrà cercare di raggiungere un determinato numero di punti sfidando i punteggi dei giocatori on-line mentre nella seconda modalità bisognerà cercare di fare il punteggio più alto nel più breve tempo possibile. Sarebbe stato meglio a mio avviso lasciare bloccate queste modalità e liberarle solo dopo aver raggiunto un certo livello nella campagna principale, anche perchè sono molto frenetiche e richiedono una certa abilità e padronanza nei controlli. Le vere novità finiscono qui, non che questo sia un male intendiamoci, anche perchè come accennato all'inizio della recensione è difficile riuscire a fare qualcosa di nuovo su una formula perfetta e al contempo semplice che caratterizza da sempre il genere match-3. Rimane presente comunque una delle caratteristiche principali di Cradle, la raccolta dei vari elementi per poter proseguire nella costruzione della città. Questo aggiunge un pizzico di strategia in più alle giocate che diventeranno più impegnative quando dovremo raccogliere ad esempio un certo quantitativo d'acqua o di argilla per gli edifici ad esempio, oltre a raccogliere i pezzi di alcuni particolari elementi che appariranno in modo casuale sul tavolo di gioco con un'occhio ben attento al tempo che inesorabilmente scenderà. I power-up sono rimasti gli stessi del primo capitolo, così come le varie tessere che potranno essere bloccate o incatenate e così via. Un titolo in conclusione avvincente anche senza la presenza di grandi novità che merita di essere giocato fino alla fine e con un buon livello di rigiocabilità grazie all'introduzione delle due nuove modalità di gioco.

 

Versione HD per iPad

Things

 

Cultured Code GmbH & Co. KG

 

Costo iniziale : €8,99/17,99

Download:  [ iPhone ] [ iPad ]

Se siete alla ricerca della soluzione ottimale per gestire liste di todo, lavorative e personali probabilmente Things è la migliore esponente del genere. Ho provato molte applicazioni free come TaskMate, Anxiety, EtreTask, CheckOff, DoIt. Se non avete una grande mole di dati complessi da gestire, già queste fanno più o meno il loro dovere. A questo punto però, per un semplice ToDo, allora basta usare gli eventi o le attività di iCal. Con Things siamo invece davanti ad un buon ToDo manager, completo, complesso ed al tempo stesso immediato e semplice da usare, senza limitazioni e senza la necessità del pagamento di un canone annuale (cosa presente in altri applicativi). Things, di Cultured Code ha vinto parecchi premi ed ha ricevuto sempre voti altissimi nelle recensioni più autorevoli, pertanto ho voluto provarlo. Dopo qualche settimana vi posso dire che questo è uno strumento "quasi" perfetto e che molto probabilmente lo diverrà a breve. Chi ha necessità di un ToDo manager cerca nello specifico uno strumento con una interfaccia chiara, con delle scorciatoie veloci per creare note al volo, avendo la possibilità di agganciare a queste ultime immagini, link, email e quant'altro. Il tutto organizzato per gruppi (lavoro, personale, etc..) e progetti, possibilmente con tag per una ricerca veloce. E infine vuole avere tutto sincronizzato tra Mac e l'iPhone. Things ha reso possibile tutte queste cose, soprattutto nell'ultima versione rilasciata e ottimizzata anche per gli schermi di iPhone 6 e 6 Plus. Iniziamo dall'interfaccia, partendo dalla fine: in basso a sinistra vedete le aree (Areas) ognuna di queste può contenere più progetti (Active projects) che possono contenere numerose attività. Il bello di questa organizzazione è che si può catalogare veramente di tutto. Per fare un'esempio si può creare un'area che contiene un progetto, dove di volta in volta si può aggiornare il contenuto aggiungendo o togliendo gli obbiettivi in base alle necessità. È questa è solo una possibile catalogazione. Nell'area Focus in alto, si può tenere facilmente sott'occhio le attività programmate per oggi (Today), quelle prossime (Next), quelle lontane ma già schedulate (Scheduled) e quelle che a cui ancora non abbiamo assegnato una data o scadenza (Someday). La cosa comoda è che si può passare un evento da un stato all'altro con un semplice drag&drop, oppure con l'ausilio delle icone in basso. Mentre aggiungiamo eventi è buona norma assegnargli dei tag o parole chiave. Quelle più usate appaiono poi automaticamente nella parte superiore e basta un clic per vederle elencate in ordine di data. Tutta la logica alla base del software è molto intuitiva ed è pratica, potente, ma allo stesso tempo semplice. Tra le opzioni di sincronizzazione troviamo quella per iCal e quella per la versione iPhone/iPad del programma. Things infatti è già disponibile per tutte e tre le piattaforme. Le versioni precedenti avevano qualche problema nella sincronizzazione tra device, ora risolti grazie alla funzione Cloud Sync che funziona bene e permette di avere i propri lavori e le liste sempre a disposizione e aggiornate su qualsiasi dispositivo si utilizza. Tutto semplice, veloce e funzionale. Il prezzo è probabilmente alto rispetto agli standard dello Store ma questa applicazione vale certamente tutti i soldi spesi, soprattutto per chi ne fa un'uso intensivo. Averlo a disposizione in modo gratuito è davvero un regalo inaspettato e perdere l'occasione sarebbe un vero peccato.

 

Versione iPhone e HD per iPad

 

Brightstone Mysteries: Paranormal Hotel

 

G5 Entertainment

 

Costo iniziale : €4,49/5,99

Download:  [ iPhone ] [ iPad ]

Brightstone Mysteries Paranormal Hotel prodotto da G5 Entertainment è un avvincente avventura punta e clicca fusa sapientemente con gli elementi hidden-object classici, da sempre il fiore all'occhiello delle produzioni della softco. La storia ha un buon intreccio narrativo ed è in grado di intrattenervi per qualche ora aggiungendo al mistero da risolvere anche degli elementi paranormali, forse un pò troppo abusati ultimamente da queste produzioni ma che comunque si rivelano sempre dei piacevoli diversivi. Se vi piacciono le produzioni di G5, o se vi piacciono semplicemente i giochi punta e clicca in generale, allora questo titolo si rivelerà una piacevole sorpresa. Devo ammettere che sono rimasto piacevolmente sorpreso con Paranormal Hotel, anche se da grande fruitore di questi titoli non ho trovato grossi elementi originali, semplicemente la sofco continua a sfornare titoli di buona fattura e molto curati nei dettagli; questo non è necessariamente un difetto anche se ammetto che mi piacerebbe vedere G5 osare un pò di più nei prossimi titoli, magari introducendo nuove meccaniche insieme a quelle oramai collaudatissime presenti in tutte le loro produzioni. Gli elementi soprannaturali danno sempre un pizzico di spinta in più e riescono a rendere la storia meno scontata anche se ogni tanto ho avuto l'impressione che qualcuno sia stato messo lì in modo un pò forzoso e a tratti slegato dal contesto. La grafica è molto curata con scene statiche disegnate a mano e ben renderizzate condite da piccole animazioni che ne esaltano ancora di più l'atmosfera. I personaggi sono invece disegnati e animati in modo un pò grossolano, una certa legnosità caratterizza i loro movimenti e questo è un peccato perchè l'impianto generale è davvero molto piacevole. Un piccolo sforzo in più da parte dei designer non avrebbe certamente guastato e probabilmente il motore grafico dei giochi di G5 comincia a mostrare qualche incertezza, speriamo che venga presto rivisto e potenziato in certi comparti. La musica durante il gioco è buona, non invadente e aiuta a rafforzare le scene. Vestiremo i panni del detective Bridget Brightstone, per gli amici Biggi. Le sue vacanze al mare vengono bruscamente interrotte dalla telefonata del suo capo che chiede il suo aiuto in un'indagine apparentemente complessa e misteriosa. Biggi si troverà di lì a poco a Parigi, in un antico castello medievale ristrutturato e diventato un hotel di lusso a far luce sulla misteriosa scomparsa di una collana, senza contare alcune voci che descrivono l'hotel come "infestato" da oscure presenze. Come se non bastasse, troverà anche un'altro detective come lei in missione ufficiale; una figura schiva e a tratti misteriosa che sembra provare astio nei suoi confronti senza che lei ne comprenda le ragioni. Il gioco propone tre differenti livelli di sfida, Casual con tanti, forse troppi, aiuti come la segnalazione dei vari elementi interattivi del livello e gli aiuti infiniti; Media che nasconde gli hot-spot ma che offre ancora aiuti illimitati e tempi di ricarica degli stessi molto veloci ed infine Difficile con tutti gli aiuti disabilitati e i tempi di ricarica dei suggerimenti davvero lunghi. Non essendo possibile cambiare la difficoltà durante la partita dovrete scegliere con attenzione, io vi consiglio quella media per non rovinare troppo il gioco e ridurne la longevità anche perchè una volta completato difficilmente lo rigiocherete. I controlli sono molto semplici e immediati e si basano sui classici touch su schermo per selezionare gli oggetti, combinarli e muoversi tra i vari livelli. Gli elementi raccolti potranno essere anche combinati nell'inventario per risolvere i vari enigmi che si presenteranno, nella più classica tradizione dei titoli punta e clicca. Nel gioco incontreremo anche personaggi non giocanti che dovremo interrogare per ottenere aiuti e preziosi indizi per proseguire nella storia. Sono stati introdotti anche gli immancabili puzzle-game tra alcune scene, mini giochi che spezzano un pò il ritmo dell'avventura e rappresentano un piacevole diversivo. Sono tutti basati sulla logica e possono anche essere saltati se proprio non riuscite a risolverli. Alcuni sono davvero tosti e rappresentano probabilmente la parte più impegnativa dell'intero gioco. Come ho scritto all'inizio, non aspettatevi qualcosa di rivoluzionario ma approfittate dell'offerta gratuita su questo titolo, in versione completa, per portare a casa un gioco che sicuramente vi terrà impegnati e vi divertirà per qualche ora.

 

Versione iPhone e HD per iPad

 

Pou

 

Paul Salameh

 

Costo iniziale : €1,79

Download:  QUI

Una delle applicazioni che ha veramente spopolato su tutti i device mobile ed è tutt'oggi tra le prime 10 app acquistate sullo Store Apple. Sto parlando del simpatico animaletto interattivo Pou. Per tutti i nostalgici del vecchio Tamagotchi degli anni ’90, finalmente sarà possibile rivivere la stessa esperienza direttamente sul vostro device.Il vostro nuovo amico interattivo, come tutti i cuccioli che si rispettino, avrà bisogno delle vostre attenzioni, di essere nutrito, di giocare, di riposare, di essere lavato, ecc. Una volta scaricata l’applicazione, non dovrete fare altro che dare il nome al vostro amico (o lasciare quello di default, appunto Pou) e iniziare a giocare. Chiaramente siamo davanti ad un titolo un pò particolare, non necessariamente indirizzato ad un pubblico di giovanissimi ma che richiederà una certa cura e dedizione nei confronti del vostro nuovo compagno elettronico. All'inizio si avrà a disposizione un budget molto limitato di monete con cui soddisfare i primi bisogni che si presenteranno. Per fare in modo che l’animaletto viva nel migliore dei modi, dovrete acquistare nello Shop del programma, cibo e tutto quello di cui avrà bisogno. Per poter reperire il denaro, dovrete giocare ad uno dei tanti giochini divertenti e stimolanti, già presenti nella sezione giochi e recuperare più monete possibili. Volendo sarà possibile tramite gli immancabili acquisti in-app pagare soldi reali per ottenere oggetti esclusivi come capi d'abbigliamento, particolari sfondi e moltissime altre cose. Una volta raggruppato un buon “gruzzoletto”, potrete acquistare cibo (avrete una vasta scelta, potrete spaziare dalla frutta, ai dolci, alla pizza, al sushi e molto altro ancora), potrete modificare il colore e l’aspetto di Pou, comprargli nuovi vestiti, acquistare i molti accessori presenti nello shop, nonché acquistare le pozioni che vi aiuteranno a far sopravvivere il simpatico “faccione” nel caso non aveste abbastanza denaro per dargli quello di cui necessita. Naturalmente, più vi prenderete cura di Pou, più andrete avanti di livello, sbloccando molti accessori e giochi interessanti. Questo personaggio si sposterà tra 6 scenari principali, che sono la cucina, la sala giochi, la stanza da bagno (nel quale sarà presente sapone e doccia, per lavarlo quando necessario), il laboratorio (dove andrete ad acquistare le varie pozioni per mantenerlo sempre in forza), la camera da letto (quando l’indicatore segnerà che Pou è stanco, dovrete spegnere la luce e mandarlo a dormire) e infine la hall. Da quest’ultima, potrete uscire nel giardino, dove potrete prendervi cura delle piante o effettuare divertenti passatempi all’aria aperta. Per monitorare sempre la salute dell’animaletto, dovrete controllare gli indicatori in alto che rappresentano la percentuale di fame, la salute, l’energia e la felicità (quest’ultima salirà solo se lo farete giocare). Potrete tranquillamente inserire la modalità background, in quanto nel momento del bisogno, una notifica vi apparirà sul vostro dispositivo, indicandovi per esempio che Pou ha bisogno di mangiare. Dalla prima versione del titolo che presentava pochi passatempi ed era molto incentrata sulla cura del personaggio i passi in avanti sono stati davvero tanti. Ora sarà possibile accedere ad un parco di mini-giochi davvero sfiziosi, alcuni perfetti cloni di altri titoli famosi altri davvero originali. Quasi tutti si contraddistinguono da una buona realizzazione tecnica e rendono il Pou di oggi una vera collezione di mini-games da utilizzare per passare il tempo nei momenti di attesa o solo per semplice svago. E' possibile anche creare delle personali liste di amici on-line andando a visitare le loro case e dialogando con loro. Un titolo che ad ogno aggiornamento introduce qualcosa di nuovo e si allontana sempre di più dal semplice scopo iniziale, verso una direzione più social e sicuramente accattivante. Per chi lo conosce ma non l'ha mai voluto acquistare l'offerta gratuita diventa davvero un'occasione da non perdere, chissà che Pou non riesca a sorprendere anche voi.

 

Versione Universale

 

Monster Dash

 

Halfbrick Studios

 

Costo iniziale : €0,89

Download:  QUI

"In un mondo pieno di mostri e privo di trasporti pubblici, un uomo sta correndo. Quell'uomo è Barry Steakfries." È questo l'incipit di Monster Dash, un arcade game con molte sfaccettature platform in cui controlliamo appunto un personaggio che corre sempre più veloce e che, utilizzando varie armi, deve liberarsi la strada da mostri di ogni tipo. Gli elementi tipici dei cosiddetti "ultra arcade" ci sono tutti: la partita "secca", il sistema di controllo terribilmente intuitivo e l'impossibilità di continuare dopo il game over; del resto il nostro obiettivo è quello di percorrere quanta più strada possibile, coadiuvati da un "contachilometri" che ci permette di confrontare i nostri risultati con gli amici via OpenFeint. Il nuovo titolo degli Halfbrick Studios prende dunque le distanze dal pur discreto Fruit Ninja, introducendo alcune interessanti variazioni sul tema alla struttura di tipo "survival" a cui siamo ormai ben abituati. In primo luogo, il movimento di Barry aumenta sì di velocità man mano che percorriamo metri, ma a ogni chilometro si "resetta" mentre un lampo di luce colpisce il personaggio e lo trasferisce in uno scenario differente. A quel punto l'accelerazione ricomincia, trasformando gradualmente la corsa in una vera e propria sfida a base di riflessi, in particolare dopo il quinto chilometro. Come si diceva poc'anzi, ogni mille metri percorsi l'eroico Barry viene trasportato in un altro scenario. Al momento ce ne sono quattro: i monti della Transilvania, con sullo sfondo il castello di Dracula, in cui si affrontano orde di vampiri; l'Egitto, con tanto di piramidi, in cui dobbiamo vedercela con un esercito di mummie; la muraglia cinese, piena zeppa di diavoli orientali; la grande metropoli, terra dei morti viventi. A parte le sostanziali variazioni estetiche, alla fine dei conti non ci sono vere e proprie differente fra una location e l'altra, ma il cambiamento giova senz'altro alla varietà dell'azione e insieme al "contachilometri" pone dei paletti ben precisi a cui possiamo fare riferimento durante la partita, anche solo per metterci un po' più di impegno e di attenzione in prossimità di un checkpoint. L'arma di default è un potente fucile a pompa, in grado di spazzare via letteralmente i nemici, ma lungo il tragitto troveremo anche un mitra leggero, un particolare jetpack che spara verso il basso (e si rivela fondamentale quando sbagliamo la misura di un salto), una potente motocicletta, un fucile elettrico e una pistola di grosso calibro. Il sistema di controllo, come questo tipo di prodotti, è straordinariamente semplice: bisogna toccare la parte sinistra del touch screen per saltare e quella destra per sparare. Abbiamo accennato alla presenza di vari elementi platform, e in effetti il buon Barry deve spiccare balzi spesso e volentieri per evitare di ferirsi sulle trappole o di precipitare nei sempre più numerosi baratri che gli renderanno la corsa più difficile (e che si traducono in un istantaneo game over). Insieme al cambio di scenario e al "reset" della velocità, un altro elemento di stacco rispetto ai soliti "ultra arcade" è la presenza di una barra dell'energia, costituita da cuoricini, che può essere persino recuperata strada facendo (raccogliendo appunto un cuore) e che dunque ci permette di misurarci con la sfida in modo più tranquillo rispetto a un approccio "tocca e muori". Grafica e sonoro sono di ottima fattura: la prima si distingue per il simpatico design dei personaggi, nonché per la bellezza degli sfondi, mentre il secondo si muove fra buone musiche ed effetti convincenti. È senz'altro vero che di "ultra arcade" su App Store ce ne sono fin troppi, ed è altrettanto risaputo che tali prodotti sono il più delle volte caratterizzati da un gameplay limitato, che stufa abbastanza rapidamente. In quest'ottica, Monster Dash riesce a uscire dal mucchio grazie a una serie di intuizioni simpatiche e azzeccate; e nonostante mantenga la classica struttura "survival", strizza l'occhio in più di un'occasione alla progressione e alla varietà. Rimane pur sempre un gioco da tirare fuori quando si hanno cinque minuti liberi, un'esperienza intensa ma breve, ma è davvero ben realizzato e pone chiare indicazioni su come il filone dovrebbe evolversi.
Recensione a cura di Tommaso Pugliese

 

Versione Universale

 

BIT.TRIP RUN!

 

Gaijin Games

 

Costo iniziale : €0,89

Codice Redeem QUI

Molto spesso il filone dei titoli arcade "puri", con elementi endless-runner sbarca prima sugli Store dedicati ai dispositivi mobile per poi approdare sul resto delle consolle portatili e non, ovviamente previo un grosso successo di pubblico e critica che invogliano gli sviluppatori ad impiegare parte del budget per le rispettive conversioni. Bit.Trip Run! invece segue una strada diversa. Approdato qualche tempo fà sulla consolle di casa Nintendo, la Wii con il titolo Bit Trip Runner, è stato poi convertito per le consolle Sony e Microsoft e in ultimo è approdato nel mondo del mobile gaming con una versione completamente ripensata e riveduta in molti aspetti e per marcare ancora di più la differenza dagli altri sistemi anche il nome ha subito una leggera variazione, quasi a voler indicare al pubblico dei giocatori che si troveranno di fronte ad un titolo sostanzialmente diverso da quello conosciuto. Gran parte del lavoro ha comunque interessato tutta la parte dedicata ai controlli, completamente rivisti alla luce dell'utilizzo di soli comandi touch su schermo. Volendo gli sviluppatori avrebbero potuto accontentarsi di realizzare i classici pad virtuali ma aver rivisto tutto il sistema ha davvero giovato al titolo, permettendo l'introduzione di meccaniche nuove e cambiando lo stile di gioco migliorandolo sensibilmente e mantenendo inalterato il grado di difficoltà, piuttosto elevato, che tanto è piaciuto ai fan della serie. Per chi non conosce la serie, dico solo che i punti fondamentali su cui si basava l'idea erano sostanzialmente tre, il gamplay basato sul ritmo, una difficoltà tarata verso l'alto e una veste grafica old-school nel classico stile 8-bit. Bit.Trip Run! mantiene il primo, attenua un pò il livello di difficoltà generale e lo rende più adatto ad un titolo mobile e abbandona lo stile grafico classico introducendo l'uso dei poligoni e una veste grafica sicuramente originale e molto colorata, più appetibile e più bella da vedere. In ogni stage, a scorrimento orizzontale, dovremo far procedere il nostro protagonista fino alla fine dello stesso, schivando e saltando ostacoli, afferrando i vari bonus sparsi e raccogliere tutto l'oro presente per poter guadagnare il classico perfect-score. Da dire che completando tutti gli obbiettivi del livello il nostro eroe si infilerà in un cannone e dovrà farsi sparare contro un bersaglio cercando di fare centro e moltiplicando così il punteggio finale. I primi livelli come consuetudine sono facili e con una funzione di tutorial, nel procedere verranno aggiunti elementi sempre nuovi che complicheranno le cose e richiederanno estrema prontezza di riflessi. Gli stages sono divisi per "mondi" al termine dei quali prima di passare al successivo dovremo combattere contro i Boss di fine livello nel classico stile dei giochi da bar anni 90. I mondi di gioco sono 5 ma gli sviluppatori ne introdurranno di nuovi a breve. Come accennavo prima, il titolo è caratterizzato da una nuova veste grafica poligonale che rende sicuramente l'esperienza visiva più piacevole e molto moderna anche se a volte la complessità dei livelli, il gran numero di oggetti e l'uso di colori molto forti rischia di rendere difficile la comprensione di alcune parti, inducendo spesso ad errori nei salti anche non voluti. Il titolo è difficile e questo potrebbe scoraggiare i giocatori casuali devo dire però che Gaijin ha ascoltato le critiche mosse alle sue produzioni e per ridurre il livello di frustrazione ha introdotto degli utili check-point nel livello così da non dover ricominciare tutto dall'inizio ogni volta. Anche la scomparsa dei forzieri con gli oggetti rari potrebbe far storcere il naso ai puristi della serie, qui su iOS sono stati sostituiti direttamente dall'oro raccolto in-game. Impegnandosi e raccogliendo tutto l'oro a disposizione si potranno sbloccare diversi bonus, come livelli extra, personaggi e costumi senza dover ricorrere agli odiosi acquisti in-app e questo è a mio avviso un grande valore aggiunto al titolo. I comandi touch rispondono bene e sono semplici e immediati. Con i tap a schermo si salta mentre con i classici swipe si può colpire, scivolare, ecc.. Anche alcuni livelli sono stati ridisegnati in funzione dei nuovi controlli e devo dire che funzionano davvero bene. Un titolo in conclusione che merita davvero e soprattutto va apprezzato lo sforzo dei programmatori che hanno rivisto, modificato e riscritto gran parte del codice originale dando origine ad un'esperienza completamente nuova. Da provare senza alcuna riserva.

 

Versione Universale

 

Duke Dashington

 

Jussi Simpanen

 

Costo iniziale : €0,89

Download :  QUI

Duke Dashington è un classico platform-arcade che si ispira ai giochi degli anni 90 e lo fa non solo per mezzo della grafica 8-bit molto curata e ben caratterizzata, ma anche alla giocabilità pura in un titolo certamente non facile oltre che frenetica e molto appagante. Tutto il titolo è concepito per ottenere la massima fruibilità sui device mobile, con stage molto brevi e strutturati in un'unica schermata statica dove poter avere tutto sott'occhio. Ogni livello ci da a disposizione solo 10 secondi per essere portato a termine e questo richiede necessariamente un buon colpo d'occhio e degli ottimi riflessi per poter essere passato. I comandi sono molto semplici e sfruttano i tradizionali pulsanti pad a schermo per direzionare il nostro personaggio. A differenza di altri classici platform, il Duca si muoverà da un lato all'altro dello schermo senza fermarsi una volta impartita la direzione. Inoltre potrà saltare verso l'alto ma non viceversa. la caduta è governata solo dalla fisica. Dovremo perciò imparare a destreggiare i comandi rapidissimi e sfruttare le pareti per evitare di sbattere contro trappole fatali come i classici spuntoni o le fiamme laviche. La padronanza dei comandi è la chiave del successo di questo titolo che riesce a renderlo abbastanza originale e a distinguerlo dai classici del genere. Non potendo cambiare la direzione una volta impartita bisognerà avere ben in mente cosa si vuole fare e soprattutto farlo in fretta perchè il tempo è davvero al limite. Per fortuna sul piano tecnico i comandi sono perfetti e rispondono benissimo, anche l'uso di pulsanti sovradimensionati scongiura un pò il rischio di sbagliare mossa proprio sul finale. La curva di apprendimento è decisamente ripida anche se possono capitare livelli in apparenza più semplici di altri anche nelle fasi più avanzate d gioco. Colpisce il grande equilibrio trovato dai programmatori nel proporre un titolo difficile ma mai frustrante e sebbene spesso si giochi al classico trial and error, con molti tentativi per ogni stage prima di capire come uscirne, la voglia di giocare non si attenua facilmente. I livelli sono progettati con cura e coerenza, niente è legato alla casualità. Tutto si basa solo ed esclusivamente sull'abilità del giocatore. Ci sono 4 distinti mondi da esplorare per un totale di 100 livelli ma la longevità del titolo rimane comunque molto breve, e questo potrebbe non essere necessariamente un difetto se solo ci fossero altre modalità di gioco. Al momento è presente solo la classica arcade e la mancanza di sfide supplementari o di oggetti da raccogliere non invoglia certamente a rigiocarlo una volta terminato. Lo sviluppatore promette future espansioni e modalità comunque l'offerta gratuita rende Duke dashington un titolo sicuramente da avere e da provare fino alla fine.

 

Versione Universale

 

Arcazoid

 

Alexey Batalov

 

Costo iniziale : €0,89/1,79

Download:  [ iPhone ] [ iPad ]

Arcazoid è un titolo classico, talmente classico che già il nome cela nemmeno troppo velatamente le sue origini. E' in tutto e per tutto il classico e intramontabile Arkanoid. Un titolo che, per quelle due o tre persone al mondo che non l'hanno mai visto ne sentito, ha creato nel 1986 un vero e proprio genere videoludico denominato brick-breaker e che negli anni ha visto nascere innumerevoli cloni e rivisitazioni più o meno riuscite. Anche lo stesso Arkanoid deve la sua fonte di ispirazione a sua maestà Pong, da cui prende le meccaniche della racchetta e dei controlli allora basati sui potenziometri aggiungendo però il muro di mattoni e le numerose tipologie di materiale degli stessi. Un meccanismo semplice, così semplice che ha saputo creare quella misteriosa alchimia che non ti lascia abbandonare il gioco facilmente, le classiche situazioni di "ancora un livello e poi smetto".

Come dicevo, nel corso degli anni il gioco è passato su tutte le piattaforme possibili, sia quelle da bar che quelle domestiche, fino ad entrare nel mercato portable sulle piccole consolle e infine sui cellulari. Anche i nomi che ha avuto nelle sue reincarnazioni sono stati davvero numerosi e prettamente legati ad un discorso di licenze. Per fortuna i vari cloni nel corso del tempo hanno saputo aggiungere sempre piccole novità a livello di gameplay ma senza mai stravolgere la perfetta formula originale e migliorando sempre di più la grafica, impreziosendo i livelli con diversi temi e svariate ambientazioni. Arcazoid è uno degli ultimi cloni usciti e, diciamolo subito, a mio avviso e sicuramente uno dei migliori brick-breaker in circolazione. Le meccaniche sono assolutamente classiche e la fisica della sfera, o delle sfere è sempre precisa e credibile. I controlli sono di tre tipi per accontentare tutte le tipologie di giocatori e già questo vale per me la promozione a pieni voti. E' possibile usare i tasti fisici in fondo allo schermo (uno per sparare e uno per muovere la racchetta), effettuare lo slide con il dito (il mio preferito) e in ultimo i controlli basati sui sensori di movimento (discreto su iPhone, un pò meno su iPad). La grafica è molto pulita e dettagliata con uno stile volutamente retrò con richiami barocchi; l'area di gioco è contornata da una classica cornice in legno con tanto di doratura usurata dal tempo ad esempio, oppure i vari pulsanti contornati da corde intrecciate color oro. I mattoncini sono più classici e ricordano molto delle tessere di vetro artigianale. Un'approccio un pò diverso dai classici che invece tendevano a presentare il tutto sotto una veste molto sci-fi con richiami allo spazio e alle astronavi in generale. Inventare qualcosa di nuovo dopo tutti questi anni (e dopo la miriade di titoli usciti) non è certo facile e per questo Arcazoid forse preferisce non rischiare, proponendo una bella miscela di power-up presi di peso da altri titoli. Colpendo alcuni mattoni scenderanno dei bonus in verde o dei malus in rosso. Questi modificheranno la nostra pallina o la nostra racchetta, sia nel bene che nel male. Alcuni power-up sono decisamente potenti come il multiball magari unito a sfere di plasma che ci consentono di distruggere un'intero stage in pochi secondi ad esempio. I malus invece influenzano la velocità della pallina rendendola più difficile da colpire, le danno strani effetti, oppure riducono di molto la superficie della nostra paletta. La longevità è garantita da 64 livelli (già tutti sbloccati in questa versione full) molto ben strutturati e ingegnosi. Un titolo assolutamente imperdibile e da avere sia sui vostri iPhone che sui vostri iPad, credetemi sulla fiducia.

 

Versione iPhone e HD per iPad

 

Gardenscapes 2 (Premium)

 

Playrix

 

Costo iniziale : €5,99

Download:  QUI

Gardenscapes 2 ideata da Playrix e pubblicata da Alawar è il classico hidden object dotato di un gameplay che si basa sulla ricerca degli oggetti in base alle richieste, perché il vostro compito sarà quello di rimettere in sesto il giardino dei vostri genitori. Seguito del primo episodio, che ha riscosso un buon successo sullo Store, ritorna con la formula originale e con delle piccole novità in più cambiando però il contesto, i personaggi e la storia. Una narrazione sempre molto semplice e senza troppi intrecci ma che riesce a legare sempre bene i passaggi nei vari stages di gioco. Il protagonista è Austin, uomo oramai adulto che torna a casa a trovare i genitori, magione dove ha vissuto la sua infanzia. Purtroppo l'incuria e altri problemi hanno portato a trascurare il giardino esterno, e il compito di Austin sarà quello di rimetterlo a nuovo, vendendo ai più disparati acquirenti diversi oggetti dell'arredamento, al fine di comperare l'arredamento per il giardino. Da qui inizia una svendita che vedrà protagoniste diverse stanze della casa come la camera da letto, la cantina, il bagno, la cucina, la veranda e così via, all'interno della quale il giocatore dovrà trovare gli oggetti richiesti dagli acquirenti che mano a mano eseguono le loro richieste poste sul lato sinistro dello schermo. Ogni schermata prevede di trovare almeno quindici oggetti, alcuni evidenziati dal loro nome (ad esempio ferro da stiro), altri invece leggermente accennati come nel caso di un dado identificato da un cubo. Altre richieste invece necessitano di combinare due elementi, come mettere una piuma su un cappello, inserire delle monete in un salvadanaio, posizionare un mattone dentro una fessura nel muro e così via. Ogni oggetto trovato garantisce un introito differente, in base al tempo che impiegate per trovare l'oggetto desiderato. Questo è rappresentato da tre cuoricini, le quali diminuiscono di mano in mano il tempo trascorre. Quando anche l'ultimo cuoricino scompare, al posto del nome dell'oggetto verrà mostrato l'immagine dell'oggetto stesso. Individuare l'oggetto richiesto immediatamente garantisce il massimo guadagno. Tutto ciò perchè a fine livello verrà fatta la somma degli oggetti venduti, e il totale sarà rappresentato in alto a destra. Questi soldi saranno necessari per acquistare gli elementi di arredo per il giardino, i quali hanno prezzi differenti in base allo stile e alla loro complessità. Generalmente potrete scegliere tra tre differenti tipi di oggetti in base al vostro gusto o al loro costo. Chiaramente quelli più belli costano di più e dovrete impegnarvi a fondo per poterli acquistare. Sappiate che dovrete fare diverse svendite prima di arredare in maniera decente il giardino con fontane, alberi, cespugli, statue, cuccia del cane, colore esterno della casa. Proseguendo con il gioco, potrete anche cambiare il colore dei vestiti di Austin e della sua famiglia. Questa è proprio la peculiarità di Gardenscape, già vista nel primo episodio, la soddisfazione nel vedere crescere mano a mano il giardino arredandolo e vedendolo crescere con gli arredi. Ogni arredo come accennato, prevede tre differenzizioni tra gli stessi, uno con profilo basso, uno medio e l'alto alto. Al giocatore la scelta su quale investire. Graficamente Gardenscapes 2 sorprende piacevolmente. Le schermate presentano animazioni varie e gli oggetti oltre ad essere ben disegnati/riconoscibili sono ben celate (anche troppo talvolta) con l'ambiente. Inoltre potete usare il vostro giardino come screensaver, visto che questo è anch'esso animato. Tutto è molto ricco e ben caratterizzato con uno stile fumettoso molto colorato ma estremamente curato e di grande impatto. Per quanto riguarda il sonoro, il titolo ha una colonna sonora alegra e alcuni effetti sonori. Il testo è completamente tradotto in italiano senza grossi errori e questo è un bene per il genere di gioco perchè lo rende fruibile a molti giocatori e adatto a tutte le età. Un titolo sicuramente valido e una buona occasione per averlo in modo del tutto gratuito.

 

Versione Universale

 

Laminar Pro - Image Editor

 

Pranav Kapoor

 

Costo iniziale : €0,89

Download:  QUI

Quando pensiamo ad un editor di immagini, pensiamo inevitabilmente all’icona PhotoShop. Ma l’App Store è ricco di applicazioni di questo genere, basta solo trovare una valida alternativa, magari più economica, in grado di offrire le stesse funzionalità. L'alternativa esiste ed è soprattutto di altissima qualità. Il suo nome è Laminar, un nuovo e  potente editor di immagini sviluppato dal non proprio famosissimo team Rakesh Kapoor. Scopriamo insieme i dettagli di quest’applicazione. Ovviamente le differenze con il suo consanguineo Photoshop sono tante, eppure, la prima grande differenza che ho notato, va proprio a favore di Laminar: quest’ultima permette infatti di salvare, caricare e inviare foto ad alta definizione, superando quel fastidioso limite di PhotoShop dei file da 1600 x 1600 pixel. Laminar rappresenta sicuramente un’interessante compromesso tra alte qualità e semplicità di utilizzo. Dapprima caricare, selezionare e in seguito modificare un’immagine, risulta facile e comodo. L’applicazione dispone di ben 65 effetti e funzionalità per ritocchi, per chi è esperto in materia avremo a disposizione i Layer, i Maskers, i pannelli (che meritano un discorso a parte), gli aggiustamenti One Touch e infine i classici filtri ed effetti. Sono rimasto piacevolmente colpito dalla varietà di effetti disponibili. Questi ammontano come già accennato ad oltre 65, tra cui Polarizer, Retro, Vintage, Holga, Lomo, Cross Process, Bleach Bypass, Cross-Color, Plastic Lens, i classicci effetti Bianco e Nero, Seppia, Dramatic, Silver, Palladium, Dream, e molto altro. Potremo divertirci con le ombre, modificando le curve e con divertenti effetti Cartoon o Old Me, e ancora potremo inserire testi e disegnini vari. Non mancano ovviamente i filtri per la regolazione automatica della luminosità, così come quelli per il bilanciamento del bianco o per la correzione della gamma dei colori. Laminar ha inoltre un buon sistema di gestione dei livelli e un fantastico “lighting engine” che permette di modificare i chiaroscuri dell’immagine in modo, per esempio, da forzare l’interesse dell’occhio dell’osservatore su una determinata zona. I pannelli sono probabilmente la feature meglio riuscita dell’applicazione, facili da utilizzare, completi ed originali. Grazie a questi pannelli potremo modificare alcuni dettagli del nostro file, quali la varianza, le dimensioni, la morbidezza e altro ancora, aggiungendo un tocco di creatività alle nostre creazioni. Ho utilizzato l’applicazione per alcune ore e l’ho trovata davvero intuitiva, grazie anche ad alcuni saggi consigli inseriti all’interno dell’applicazione. Nonostante l’interfaccia grafica, i comandi e i colori risultano migliori in PhotoShop, ho scoperto di poter fare alle mie foto le stesse modifiche che farei con PhotoShop. Durante l’inserimento di effetti ho riscontrato un caricamento decisamente più lento di quello necessario in PS soprattutto sui device più datati, ma c’è da dire che stavo lavorando con file ben più grandi, un bel lavoro per la CPU del mio iPad. A tal proposito gli sviluppatori ci hanno assicurato che l’applicazione è in grado di supportare immagini da 15MP su iPad2, e da 4MP su iPad1. Sui device di ultima generazione invece tutto è davvero veloce e immediato. Adoro questo programma, il rapporto prezzo-offerta è davvero ottimo. Laminar si è dimostrato essere un editor davvero completo ed intuitivo. Seguendo questo link potrete trovare alcuni video dimostrativi dell’applicazione. Non possiede la fama , meritata comunque, di PhotoShop, ma merita davvero la vostra attenzione. Consigliata.

Recensione tratta da iPadItalia

 

Versione Universale

 

Swype

 

Nuance Communications

 

Costo iniziale : €0,89

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Nuance Communications, annuncia il rilascio dell’ultima versione di Swype per device con sistema iOS 8, la tastiera interattiva nota agli utenti mobile. Swype è stata la prima tastiera con funzionalità touch estremamente innovative, tanto da essere utilizzata oggi da oltre 500 milioni di persone in tutto il mondo. Swype è una eccezionale tastiera con funzione “quattro in uno”, la più potente e personalizzabile disponibile ad oggi sui nostri iPhone. Consente agli utenti di digitare il testo in modalità touch scorrendo rapidamente il dito da una lettera all’altra, ma anche di pronunciare, digitare o scrivere manualmente lettere, numeri e simboli. Una tastiera interattiva in cui viene costantemente aggiornato il linguaggio personale maggiormente utilizzato (con parole o intere frasi che, con le funzionalità di backup e sincronizzazione, può essere trasferito da un dispositivo ad un altro. Inoltre, grazie alla modalità di crowdsourcing, il vocabolario a disposizione viene aggiornato anche con linguaggi più frequentemente utilizzati in tutto il mondo. Negli ultimi 12 mesi Nuance ha condotto uno studio sulle preferenze e sugli stili di inserimento di testo su dispositivi mobili. L’analisi di milioni di modelli ha permesso al team di Nuance di identificare quattro tipologie di utilizzo della tastiera, creando una versione di Swype aggiornata, progettata in base alle esigenze di queste macro classi di utenti, ovvero: Swype’r: il successo di Swype è dovuto all’algoritmo di base e ai modelli di linguaggio avanzati su cui è basata la tastiera, che hanno permesso di introdurre sul mercato un must, successivamente imitato da altri. La funzionalità Swype’r consente all’utente di passare rapidamente da una lettera all’altra, in modo estremamente semplice. La combinazione con la tecnologia XT9 permette di completare automaticamente le parole e le frasi non appena vengono digitate, rendendo le operazioni di digitazione ancora più veloci. Typer: l’utente di tipo Typer preferisce utilizzare entrambe le mani per digitare il testo nel modo più rapido possibile, senza la necessità di guardare lo schermo prima che la frase sia terminata. Questa modalità di scrittura non va a discapito della precisione poiché vengono utilizzati gli algoritmi Sloppy Type XT9 e le funzionalità Smart Touch di Swype, con un naturale adattamento agli stili di digitazione in base ai tasti premuti con le dita. Smart Editor, invece, suggerisce correzioni sulla frase. Tapper: è un utilizzatore metodico e preciso che vuole rivedere l’output della digitazione su tastiera attivando automaticamente il completamento delle parole e la previsione della parola successiva. La tastiera Swype è dotata di modelli di linguaggio estremamente avanzati in grado di prevedere persino le frasi più comunemente utilizzate. Ad esempio, la frase “Ballando con le stelle” verrà visualizzata automaticamente come frase intera non appena si digita la parola “Ballando”. Dictator: tramite la dettatura – basata su tecnologia Dragon – l’utente può pronunciare il testo rapidamente e in tutta semplicità, toccando l’icona Dragon disponibile sulla tastiera Swype. Grazie a Dragon si aggiunge ulteriore flessibilità e una valida alternativa alla digitazione del testo. Sono inoltre presenti il supporto di idiomi locali (slang) o forme dialettali: Swype supporta ben oltre 20 forme di slang e dialetti e riconosce sequenze di lettere comunemente usate come „cell“, „cicci“, „prox“, „smak“, „lol“, „eheh”. Inoltre il sistema Smart Touch permette alla tastiera Swype di adattarsi ai modelli di input personali di ciascun utente. Se una persona preme continuamente G e H pur volendo inserire la lettera G, Swype è in grado di apprendere e adattarsi a questo errore, in modo da selezionare G ogni qualvolta necessario. Non mancano temi aggiuntivi per la tastiera, per poterla personalizzare secondo i propri gusti. A mio avviso una delle più belle tastiere di terze parti da poter avere sul proprio device, precisa, curata e sempre molto aggiornata.

 

Versione Universale

 

Nightmares from Deep Il cuore maledetto

 

G5 Entertainment

 

Costo iniziale : €4,49/5,99

Download:  [ iPhone ] [ iPad ]

I ragazzi di Artifex Mundi ci vogliono raccontare una bella leggenda a base di pirati con il loro Nightmares From The Deep: The Cursed Heart (o anche Il Cuore Maledetto in versione italiana). Seguendo la scia degli hidden object game, Il Cuore Maledetto vi lancerà nei panni di una giovane direttrice di museo che, fatalmente, risveglierà la rabbia e l’amore di un temibile corsaro che subito attuerà il suo piano per riavere ciò che è suo di diritto. Pur non presentando una trama complessa è molto bello e particolare il sistema di narrazione degli eventi che giocherete. Divisi tra flashback e miniracconti, con piccoli innesti narrativi che andranno a stuzzicare la vostra curiosità. Una bella idea per un prodotto di un genere spesso bistrattato o a volte banale. A livello di realizzazione grafica, spiccano i fondali di gioco, interamente disegnati a mano e devo dire che sono un vero piacere per gli occhi! L’anima de Il Cuore Maledetto, però, è quella degli HOG moderni: a metà tra le avventure grafiche in prima persona e un gioco di ricerca oggetti classico. Esplorerete delle location a tema piratesco, cercando indizi su come salvare la vostra figliola, risolvendo enigmi, mescolando liquidi di dubbia provenienza e, chiaramente, trovando oggetti in scenari disegnati con estrema cura. L’intero gioco è, infatti, interamente ricreato a mano e il tocco non fa che lasciare più volte a bocca aperta. C’è davvero da togliersi il cappello in alcuni momenti, anche in quelli in cui ci si aspetterebbe meno (come una sessione di ricerca oggetti), dove invece ogni minimo dettaglio è stato disegnato e ritratto così da risultare in perfetto equilibrio con lo scenario complessivo. Oltre a questo, un’altra piacevole sorpresa del gioco di Artifex Mundi è sicuramente identificabile nell’inserimento del gioco del Mahjong come alternativa alla risoluzione degli enigmi (sempre a base di ricerca oggetti). Invece di perdere gli occhi nel disperato tentativo di trovare tutti gli oggetti elencati, potremo affrontare una mini sessione di Mahjong per accoppiare le tessere e sbloccare gli oggetti dello scenario. Un’alternativa molto carina – anche solo per smorzare un po’ il gameplay – che partecipa allo svecchiamento di un genere poco studiato ed espanso. Buona e ben calibrata la giocabilità, anche settata al livello più difficile gli enigmi non saranno mai un vero problema. Consiglio di scegliere l’opzione più difficile, senza alcun aiuto da parte dello scenario. Gli elementi di “disturbo” sono identificabili in un senso di appannamento della vista nel caso premiate troppe volte a caso, un maggiore tempo di ricarica del pulsante d’aiuto e nessun suggerimento su dove dirigervi per effettuare eventuali azioni. Comodo e funzionale l'inserimento di una mappa delle zone da visitare sulla quale controllare in che luogo ci troveremo e, possibilmente, dove potremo agire con lo scenario. A parte qualche piccolo difetto, come parti di traduzioni a volte errate degli oggetti, Il Cuore Maledetto ha davvero tanti altri lati positivi: video interattivi all’interno dei livelli col motore del gioco, una galleria di bozzetti e, non meno importante, una mini avventura bonus che spiegherà i fatti successivi alla campagna base (giusto 10 minuti di gioco in più). Un titolo comunque superiore agli altri esponenti del genere e che può vantare una realizzazione artistica di altissimo livello. Il doppiaggio e le musiche sono davvero molto curate. Sicuramente uno dei migliori titoli prodotti da G5 e assolutamente imperdibile.

 

Versione iPhone e HD per iPad

 

Hitman GO

 

SQUARE ENIX INC

 

Costo iniziale : €4,49

Download:  QUI

Ci vuole un bello sforzo di immaginazione per vedere nell'Agente 47 un degno protagonista di uno strategico: eppure è proprio quello che hanno compiuto gli sviluppatori di Hitman GO, che per l'esordio del sicario pelato in ambito mobile hanno pensato ad una soluzione ludica decisamente diversa rispetto ai canoni della serie. Anche se la tattica ha sempre rivestito un ruolo chiave nei vari episodi usciti finora per console casalinghe e PC, stavolta è l'unica cosa che conta in un titolo che richiede un'attenta pianificazione dei propri spostamenti e l'utilizzo di ragionamenti quasi scacchistici. Hitman GO meriterebbe di essere premiato anche solo per il suo particolarissimo stile visivo che si ispira al mondo dei board game, a cominciare da una schermata di selezione dei capitoli dove questi vengono rappresentati come scatole di immaginari giochi di società. L'originalità di una simile soluzione si manifesta appieno durante le fasi di gameplay vero e proprio, con scenari che prendono la forma di plasticosi diorama e personaggi ridotti a lucidissime pedine. Il tutto è ovviamente funzionale ad una struttura ludica molto vicina alle dinamiche del gioco da tavolo, peraltro così intuitiva da non necessitare di alcun apporto testuale in fase di tutorial. L'obiettivo primario di ogni stage è di raggiungere il traguardo senza venire bloccati dai nemici che popolano il percorso, segnalato da delle apposite linee su schermo: si deve dunque spostare l'Agente 47 da una casella all'altra lungo questi tracciati, tenendo in considerazione il fatto che ad ogni movimento del protagonista le pedine avversarie compiono un'azione diversa a seconda della loro categoria di appartenenza. Vi sono dunque guardie statiche, pronte ad abbatterci se ci posizioniamo nello spazio di fronte a loro, soldati di pattuglia che si muovono seguendo un pattern predefinito, sicari armati di coltello che ruotano di 180° ad ogni turno e così via, ma una tale varietà di antagonisti non è l'unica freccia all'arco del brillante level design di Hitman GO. Giustapposti nel corso dei vari stage vi sono infatti altri elementi che aumentano lo spettro di soluzioni tattiche a disposizione dell'utente: si passa da caselle speciali (vasi di piante dietro le quali nascondersi, sassi da lanciare per distrarre le guardie, botole comunicanti), armi a lungo raggio e persino i travestimenti che da sempre sono uno dei segni distintivi del modus operandi dell'Agente 47. Insomma, tanta carne al fuoco per uno strategico semplice nelle meccaniche ma capace di mantenere vivo l'interesse dall'inizio alla fine.
Come molti altri titoli analoghi, Hitman GO presenta tre distinti obiettivi per ogni livello, ognuno dei quali consente di guadagnare uno stemma che va ad arricchire un totale indispensabile per sbloccare i successivi capitoli. Al di là del mero atto di raggiungere il traguardo, tali missioni possono richiedere di raccogliere una valigetta lungo il percorso, terminare lo schema entro un numero limite di mosse, arrivare alla fine senza uccidere nessuno o al contrario facendo fuori ogni singola pedina presente sul tavolo da gioco. Non essendo sempre possibile ottenere tutti e tre gli stemmi in una singola corsa, è evidente come Hitman GO stimoli alla rigiocabilità, anche perché i costi di sblocco dei nuovi capitoli sono abbastanza elevati da non potere essere soddisfatti da una condotta di gioco superficiale. Difficile dunque riuscire a portare a termine il prodotto Square Enix nel brevissimo periodo, men che meno se si punta ad ottenere il punteggio massimo in tutti i livelli, cosa che sicuramente solleticherà l'interesse degli amanti delle sfide più ardue. Gli sviluppatori hanno voluto comunque concedere una scappatoia anche agli utenti meno coinvolti, concedendo cinque suggerimenti, ognuno dei quali consente di evidenziare il percorso corretto per un dato obiettivo: esaurito questo bonus, tocca però mettere mano al portafogli se si desiderano altri aiuti, acquistandone tre diversi tipi di pacchetti o addirittura spendendo la bellezza di 13,99 Euro per renderli utilizzabili a piacimento.
Per concludere, bastano pochi minuti di gioco per rendersi conto che il titolo Square Enix non solo ha una personalità ben definita da uno stile visivo tanto originale quanto azzeccato, ma soprattutto vanta un gameplay capace di abbinare l'immediatezza dell meccaniche con una notevole profondità delle sfide più avanzate, a tutto vantaggio dei più esigenti amanti degli strategici.
Recensione a cura di Fabio Palmisano

 

Versione Universale