Offerte terminate - Ottobre 2014

RGB Express-Il puzzle dei mini camion

 

Bad Crane Ltd

 

Costo iniziale : €2,69

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RGB Express è un divertente puzzle game, ”semplice da imparare, ma super coinvolgente”, per usare le parole degli stessi sviluppatori. All’interno di questo semplice ma comunque molto interessante puzzle game vestiremo i panni del capo della RGB Express, azienda specializzata nella consegna dei colori. Il nostro obiettivo? Consegnare tutti i pacchi presenti sul percorso ai rispettivi indirizzi, evitando di sovrapporre i tracciati dei vari camion e senza lasciare nulla per strada. RGB Express comprende 240 livelli, un gameplay semplice ma comunque divertente e numerose sfide che metteranno alla prova le nostre abilità. Andando avanti nel gioco risulterà infatti sempre più difficile riuscire a gestire al meglio i vari camion colorati, individuando i percorsi più adatti a ciascuno scenario. la giocabilità del titolo è davvero immediata e bastano pochi minuti per apprendere tutte le meccaniche di gioco. Si tratta semplicemente di tracciare il percorso del nostro mezzo, o dei mezzi quando ce ne saranno 3 o 4 in simultanea, e poi premere il pulsante "play" per far partire i camion lungo i percorsi che abbiamo pianificato in precedenza. All'inizio è tutto molto semplice e i primi livelli avranno una funzione di tutorial, pian piano la difficoltà aumenterà con una curva di apprendimento non troppo brusca e le cose cominceranno a complicarsi quando avremo più mezzi da controllare e si aggiungeranno altri ostacoli sul percorso. Non c'è una soluzione unica per ogni stage, l'importante è consegnare il pacco del colore giusto all'edificio del corrispettivo colore e soprattutto non far scontrare i nostri veicoli. Procedendo con i livelli il gioco si farà più impegnativo con l'introduzione di elementi come interruttori e ponti levatoi da alzare o abbassare a seconda delle necessità. La grafica è molto semplice ma l'uso di colori davvero forti e vivaci gli dona una certa personalità e soprattutto è bello vedere che ogni singolo elemento del gioco è davvero curato in maniera molto maniacale. Sono presenti anche gli aiuti per risolvere i livelli, 5 in tutto. Per chi proprio non vuole spremersi troppo le meningi è comunque prevista la possibilità di comprarne altri tramite gli acquisti in-app ma non è obbligatorio per proseguire. Basta avere un pò di costanza e con un pò di tentativi si potrà completare tranquillamente il titolo. Un gioco in sostanza originale e un'ottimo passatempo da provare.

 

Versione Universale

 

Crazytarium

 

Mahdi Jeddi 

 

Costo iniziale : €1,79

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Di puzzle game in cui raccogliere tre stelline nei vari livelli ce ne sono tantissimi in App Store. Ma quanti di questi  ci mettono nei panni di un “fuori di testa” che deve correre su e giù per i livelli alla ricerca delle sue pillole? Crazytarium è davvero buffo, almeno per le tematiche che tratta. Come già detto ci troviamo di fronte ad un puzzle game piuttosto classico, per quanto concerne le meccaniche, ma davvero strampalato per lo scopo di gioco. Sparse per i vari livelli ci sono tre pillole, che dovremo aver cura di raccogliere attraverso tap a schermo. Difatti, mentre il nostro personaggio andrà correndo da una parte all’altra dell’area di gioco, attraverso semplici tap a schermo riusciremo a saltare. Ovviamente, mentre i primi livelli non necessitano di alcuna precauzione particolare, con il passare del tempo la difficoltà aumenterà e ci troveremo a girovagare per stage sempre più complessi e sempre più ampi. Dovremo, ad esempio, saltare sui muri così da invertire la direzione del nostro pazzoide protagonista. Dopo aver raccolto le pillole, infine, dovremo acciuffare il  bicchiere con l’acqua, giusto per non mandar giù le pillole a secco. A prima vista potrebbe essere scambiato per un clone spudorato di Cut The Rope, proprio perchè lo stile grafico adottato è davvero molto simile, sia a livello di colori che per il design grafico dei livelli che si svolgono in verticale e hanno come sfondo una sorta di tapezzeria, giusto per differenziare un pò le varie stanze. per fortuna le somiglianze si fermano a questo, creando una netta distinzione dalle meccaniche del titolo di Zeptolab, portando la giocabilità nella direzione dei titoli one-touch. Non potendo controllare la direzione del nostro pazzo protagonista, l'unica possibilità di completare il livello sarà quella di sfruttare piattaforme e pareti per fargli compiere il giusto percorso per completare lo stage. La longevità di gioco è buona e si basa su 72 livelli carichi di sfida. La rigiocabilità è sempre dietro l’angolo, dato che saremo chiamati a ripetere uno stage più volte. La grafica è davvero carina e curata, completamente in 2D e molto colorata. Anche questo titolo, come altri ultimamente, sembra uscito da un cartone animato, con sprite buffi e umoristici. la curva di apprendimento è molto dolce e accompagna il giocatore nelle fasi inziali con livelli molto semplici utilizzati come un tutorial per apprendere le poche meccaniche di base. Il tempo per completare i vari stages è gestito in modo intelligente e originale; al posto del classico timer saranno proprio le pillole a innescare il conto alla rovescia. Alcune spariranno più in fretta di altre e questo renderà necessaria la giusta pianificazione del percorso per raccoglierle tutte prima di arrivare al bicchiere. I maniaci e i giocatori più assidui, in cerca del perfect-score avranno una bella sfida per riuscire a raccoglierle tutte e guadagnare le fatidiche tre stelline. Se amate i puzzle game del genere potreste davvero divertirvi in tutta semplicità. Il titolo in offerta gratuita è a mio avviso davvero imperdibile e rappresenta una vera e propria perla rara di gameplay e grafica, senza dimenticare il tema principale sicuramente unico nel suo genere.

 

Versione Universale

 

Bio Inc. - Biomedical Plague

DryGin Studios

Costo iniziale : €1,79

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Bio Inc. è un gioco strategico che si ispira in modo molto evidente al pluripremiato Plague Inc. con la differenza che la malattia o i vari virus non dovranno essere utilizzati su scala globale ma, su un singolo organismo. Il titolo originale, per chi non lo conoscesse, aveva proprio questo scopo. Una mappa planetaria e un laboratorio in cui creare virus e malattie sempre più complesse con lo scopo di creare una pandemia su scala mondiale, contagiando e uccidendo tutta l'umanità. Con Bio Inc. invece il raggio di azione è più circoscritto e fa riferimento ad un singolo individuo ma questo non si traduce in una giocabilità più semplice rispetto al precedente. L'organismo umano è discretamente rappresentato in tutte le sue funzioni vitali primarie e in tutti i suoi apparati, dal sistema nervoso a quello cardio-circolatorio. Dovremo cercare di infettare un individuo fino a compromettere le sue funzioni vitali, facendo sopraggiungere la morte. Contro di noi ci saranno medici e chirurghi che interverranno ad ogni nostra azione, cercando di contrastare i nostri virus e cercando di salvare la vita dello sventurato paziente. Uno scenario molto raccapricciante e malvagio, dove impersoneremo il male più assoluto. Uno scelta certamente poco etica, visto che nella stragrande maggioranza dei giochi siamo abituati ad impersonare il bene, l'eroe, con l'obbiettivo di salvare il mondo, le persone, ecc... La nostra bravura qui invece si scontrerà con i vari professionisti medici e con le loro enormi capacità, bisognerà essere buoni strateghi per riuscire ad individuare i punti critici dell'individuo, creando magari patologie multiple e impedendo agli specialisti di intervenire in modo tempestivo. All'inizio del gioco dovremo prelevare campioni dall'individuo, chiamati punti bio. Questi altro non sono che batteri e virus che convivono quotidianamente in simbiosi con l'individio sia all'esterno che all'interno dell'organismo; ci sono poi i fattori di rischio, come ad esempio potenziali malattie che potrebbero insorgere per svariate cause ed infine ci saranno le difese immunitarie specifiche e aspecifiche del soggetto. Raccogliendo queste tre tipologie di punti bio e manipolandole per i nostri malvagi scopi in modo efficace, saremo in grado di sferrare attacchi letali all'organismo. Le malattie presenti sono in grande quantità e possono colpire organi o interi apparati. Interessante notare che molte di queste agiscono anche su altri organi, come nella realtà. Una malattia del sistema muscolare ad esempio può compromettere anche il sistema respiratorio. Ogni individuo dispone poi elementi di rischio calcolati in modo random e che li portano ad ammalarsi più facilmente. Un fumatore sarà più soggetto al cancro ai polmoni, nel gioco sono contemplati anche i fattori ereditari e la propensione a contrarre una malattia specifica, come il diabete o le malattie auto-immuni. Le difese immunitarie o le cure negli ospedali possono essere manipolate in modo da rallentare la guarigione o annullarla del tutto. La grafica del titolo è molto semplice, molto belli e immediati i menù iniziali senza troppe opzioni e di facile utilizzo. La schermata di gioco invece vede sulla destra il paziente e sulla sinistra i vari apparati che potranno essere selezionati per raccogliere i vari agenti patogeni. Una volta raggiunto un numero sufficiente, si potrà creare una malattia ad uno o più apparati cercando di far morire la persona nel minor tempo possibile e prima che venga trattato e la sua salute raggiunga nuovamente il 100%. All'inizio potremo scegliere il paziente ed avremo anche a disposione una serie di informazioni sul suo stato di salute, sulle sue condizioni attuali e sul suo tenore di vita. Queste indicazioni sono molto importanti perchè permettono di trovare la giusta strategia di attacco. Anche a livello facile il titolo è decisamente impegnativo e spesso bisognerà pensare fuori dagli schemi per ottenere risultati più veloci e letali. Un titolo sicuramente originale e vista la sua natura strategica avanzata non è forse indicato a tutti ma le ottime routine che governano il titolo sicuramente saranno apprezzate da chi ama il genere e non manca il potenziale per fornire svariate settimane di divertimento ai giocatori con più costanza e allenamento mentale.

 

Versione Universale

 

Bike Baron

Mountain Sheep

Costo iniziale : €1,79

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Chi non ha mai giocato a Trials HD su Xbox Live Arcade si è perso non solo uno dei migliori titoli scaricabili per la piattaforma Microsoft, ma anche una delle più genuine fonti di frustrazione disponibili nel panorama dell'intero mercato videoludico: questo perché il gioco RedLynx raggiunge picchi di difficoltà estremamente significativi nei livelli avanzati, i quali assumono tutti i connotati di un incubo se si ambisce addirittura ai punteggi massimi. In molti hanno provato a riprodurre questo tipo di sfida sui dispositivi iOS, ma solo il qui presente Bike Baron può vantarsi di essersi avvicinato a Trials HD sia in termini di qualità, sia per ciò che concerne la pura perfidia. Bike Baron è un titolo che si perde poco in chiacchiere: lanciando l'applicazione non si passa nemmeno attraverso il menù principale, ma si viene fiondati direttamente nel cuore dell'azione, nella fattispecie nell'ultimo livello affrontato. Come anticipato in apertura, parliamo di un emulo di Trials HD, ovvero un gioco che mette l'utente in sella ad una motocicletta e gli richiede di completare tutta una serie di stage (44, per l'esattezza) raggiungendo l'arrivo di percorsi ad ostacoli che si fanno via via sempre più complicati. Il tutto si svolge su un piano bidimensionale, quindi è necessario occuparsi "solamente" di accelerazione, freno e dell'inclinazione della motocicletta: le virgolette sono d'obbligo, visto che una struttura sulla carta così semplice diventa incredibilmente complessa se accompagnata da un design all'altezza. Cosa che Bike Baron non si fa assolutamente mancare: i controlli on-screen sono comodi e reattivi, le routine fisiche che regolano i movimenti della due ruote sono convincenti ed i livelli possono vantare ottimi valori produttivi sotto il profilo della varietà e dell'ingegnosità. Liquidati con relativa semplicità i primi stage, si giunge ben presto a situazioni che richiedono all'utente un dosaggio certosino dei pochi input messi a disposizione: fra giri della morte, salti al millimetro e barili di dinamite pronti ad esplodere al minimo contatto, quello che a prima vista può apparire come una versione all'acqua di rose di Trials HD tira fuori tutta la sua cattiveria senza esclusione di colpi. Se dunque inizialmente Bike Baron possa apparire l'ideale riempitivo dei brevi momenti morti della giornata grazie alla sua immediatezza, nei livelli più complessi il prodotto si tramuta in vortice oscuro capace di rubare decine di minuti per il superamento di un solo ostacolo e di tramutare il più tranquillo degli utenti in una belva assetata di sangue. Come è noto, il confine fra un alto tasso di sfida e la pura frustrazione è molto labile, e Bike Baron spesso e volentieri lo travalica, esagerando con stage estremi nei quali è già difficile superare i primi metri del percorso, figurarsi ottenere le stelle relative ai vari obiettivi (finire in un determinato tempo, raccogliere tutte le monete, evitare gli schianti e così via). Perlomeno l'elargizione di tali premi è talmente generosa nelle fasi iniziali della campagna da consentire di sbloccare agevolmente tutti i livelli del gioco, ma resta comunque il fatto che la seconda metà dell'esperienza offerta dal titolo difficilmente si può definire godibile nel senso letterale del termine. Una soluzione a tale problema può essere rappresentata dalla presenza di un comodo e potente editor di percorsi, che va di pari passo con la possibilità di scaricare contenuti creati dagli utenti, già molto numerosi al momento della stesura di questo articolo. Gli sviluppatori hanno poi cominciato subito con il piede giusto offrendo un update gratuito che aggiungeva una bella manciata di stage in tema Halloween, cosa che lascia ben sperare circa aggiornamenti futuri. Dal punto di vista tecnico, infine, Bike Baron si difende davvero bene: la grafica, pur mantenendosi estremamente funzionale, è molto gradevole specialmente per ciò che concerne il comportamento della moto e le animazioni del pilota, spassose in occasione degli incidenti. Buono anche il sonoro, grazie al convincente rumore del motore, ai borbottii del protagonista e ad un tema musicale da osteria che è tutto un programma.
Recensione a cura di Fabio Palmisano

 

Versione Universale

 

Great Little War Game HD

Rubicon

Costo iniziale : €1,79

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"In guerra, la verità è la prima vittima", diceva il poeta greco Eschilo; ma i toni utilizzati dagli sviluppatori di Rubicon Development per il loro nuovo RTS su piattaforma iOS, Great Little War Game, sono decisamente diversi e tendono a prendere in giro la tradizione bellica. In tal senso, i brevi dialoghi (purtroppo solo in inglese) che intercorrono fra il Generalissimo e i suoi sottoposti prima di ogni missione chiariscono perfettamente l'atmosfera che si respira all'interno delle mappe, quando a turno bisogna muovere le proprie truppe verso l'obiettivo designato, produrne di nuove, attendere i nemici e cercare, nella maggior parte dei casi, di sopraffarli. I venti livelli disponibili nella campagna in single player offrono una certa varietà dal punto di vista degli scenari anche se forse peccano per quanto concerne la curva d'apprendimento. La maggior parte delle azioni bisogna infatti apprenderle con la pratica, specie i meccanismi che regolano gli scontri a fuoco, e già dalla terza missione la mappa diventa talmente grande e articolata da costringerci a ricorrere al pur ottimo sistema per il salvataggio della partita, dotato di più slot per far fronte a qualsiasi esigenza e capace di ributtarci immediatamente nell'azione non appena avviamo nuovamente il gioco. Il fattore tempo per un mobile game è fondamentale ed è chiaro che il genere degli RTS operi in controtendenza rispetto a quella che spesso è una fruizione estemporanea, che magari non dura più di pochi minuti. Diciamo che in tale frangente Great Little War Game si muove fra alti e bassi: da una parte riesce a essere sufficientemente "elastico" e a garantire la ripresa rapida della missione in caso di interruzione, dall'altro alza velocemente il tiro e ci mette di fronte a scenari subito impegnativi, la cui difficoltà andava magari gestita in modo più graduale. Il sistema di controllo del titolo di Rubicon Development è interamente basato sul touch screen e interpreta le dinamiche degli strategici a turni nel modo più classico: un tocco per selezionare un'unità, che si tratti di un soldato o di un veicolo; un altro per determinare la "casella" che vogliamo raggiunga; un tocco ulteriore per portare un attacco se c'è un obiettivo a portata. All'inizio dà un po' fastidio il fatto che ci sia bisogno di selezionare nuovamente l'unità per attaccare, visto che in genere la manovra offensiva risulta conseguente al movimento. Se sotto questo aspetto le soluzioni adottate da Great Little War Game si rivelano un po' macchinose, ben diverso è il discorso globale circa la gestione delle unità, che non devono rimanere necessariamente ferme dopo aver aperto il fuoco ma possono ancora spostarsi se non hanno sfruttato pienamente tale capacità in precedenza. In soldoni, possiamo spostare un soldato quanto basta per permettergli di colpire un nemico, quindi magari fargli raggiungere un riparo. Si tratta di dettagli che però messi insieme dipingono il quadro di un gameplay ricco di spessore, tanto più avvincente quanto più si apprezza il filone degli RTS. Ci è piaciuto di meno, rimanendo sul tema della giocabilità, l'eccessiva complessità delle mappe. L'alternanza di zone rialzate (che applicano un bonus alla portata delle nostre armi) e ribassate, con tanto di eventuali corsi d'acqua, finisce infatti per limitare in modo significativo la nostra libertà di movimento, con le unità che spesso devono "fare la fila" per raggiungere magari una posizione lontana sulla mappa e che non trovano conforto in un'implementazione limitata dei veicoli. Ci si può trovare, dunque, in situazioni spiacevoli e frustranti, in cui magari bisogna accorrere in forze verso la base nemica ma solo per raggiungerla sono necessari svariati turni. Un problema che, per fortuna, non mette in ombra i molteplici punti di forza del gioco, fra cui troviamo anche una realizzazione tecnica di buon livello, con discrete animazioni per i soldati e location ben disegnate e differenziate. In conclusione, Great Little War Game ci mette a disposizione una campagna in single player composta da venti missioni impegnative e coinvolgenti, una simpatica modalità multiplayer "passa e gioca" e una modalità "schermaglia" per mettere alla prova la nostra bravura all'interno di alcuni scenari da incubo. Sono però le molteplici sfaccettature del gameplay a rendere il titolo di Rubicon Development davvero meritevole di interesse per gli amanti degli RTS, grazie anche al gran numero di unità disponibili e ad alcune idee originali circa la loro gestione, in termini di movimento e capacità offensiva. Non mancano gli spigoli e le zone d'ombra, come evidenziato nel corpo della recensione, ma la bontà del risultato finale è fuori discussione. Se apprezzate il genere, procedete immediatamente all'acquisto.
Recensione a cura di Tommaso Pugliese

 

Versione Universale

 

Mechanic Panic

Jeffrey Yim

Costo iniziale : €1,79

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Non sottovalutate Mechanic Panic come il solito dumping game trito e ritrito: questo giochino vi farà perdere tempo. Tanto tempo. Più di quanto vorrete. Mechanic Panic come tutti i giochi arcade è un mix perfetto di semplicità e di droga allo stato puro. Il protagonista è un omino che sta riparando la gigantesca tromba da cui passano gli ascensori. Purtroppo c’è un “piccolo incidente” e il lavoro di tutti i giorni diventa un inferno tra fiamme, cavi elettrici, gente che precipita, ascensori impazziti, macchie d’olio, e chi più ne ha più ne metta. In mezzo a tutto questo voi saltate come canguri da una parete all’altra del vano in questione, attraverso un semplice tocco sul dispositivo. La meccanica ricorda quella di NinjaTown: Trees of Doom ma se possibile è ancora più semplice: in Mechanic Panic non ci si sposta, si salta, e basta. Se vi sembra troppo facile avete largamente sottovalutato il casino che vi circonda: gli ostacoli da evitare sono numerosi, e ognuno richiede una tecnica tutta sua. Innanzitutto occorre procedere spediti: dal basso vi incalzano le fiamme, e se vi fermate troppo a lungo nello stesso posto finirete alla griglia. Inoltre gli ascensori continuano a salire e scendere impazziti, anticipati da un contatore: possiamo balzare su quelli che salgono per chiedere un passaggio, o anche su quelli che scendono, volendo, ma in entrambi i casi sarà bene balzare via al momento adatto e soprattutto si dovrà fare attenzione a non essere travolti dal loro passaggio mentre si salta. Poi ci sono i “civili” da saltare: innocenti omini e donnine che piovono come sassi e che dobbiamo afferrare al volo e mettere in salvo per ottenere cospicui bonus di punteggio, infine ci sono anche tutta una serie di elementi differenti, ciascuno dei quali va trattato con una strategia specifica: cavi scoperti che ci fulminano, olio che fa scivolare, taniche esplosive, interruttori. I salti sono fissi e nessuno di questi elementi può essere evitato: occorre solo capire qual’è la tempistica corretta per minimizzare il danno. Come ogni gioco arcade Mechanic Panic si basa tutto sul punteggio, i punti accumulati sono infatti Esperienza che ci fa salire di livello e che sblocca progressivamente delle nuove abilità che possiamo equipaggiare liberamente, secondo i nostri gusti e il nostro personale stile di gioco, in tre slot disponibili. C’è qualcosa in questo titolo che lascia letteralmente incollati allo schermo dell’iPhone. La sua disarmante semplicità crea dipendenza molto in fretta: una partita tira l’altra. La grafica è molto semplice e non proprio indimenticabile, con tinte cupe e poco entusiasmanti (sebbene assolva perfettamente alla funzione), la colonna  e la meccanica sembra banalissima, ma non sottovalutate questo titolo: si tratta di una vera e propria gemma, nel suo genere. Il sistema degli obiettivi riesce ad innovare la classica dinamica creata da Tiny Wings, e la molteplicità degli ostacoli, che si moltiplicano man mano che si prosegue nel gioco, fa si che ci sia un costante stimolo a rigiocare, per migliorare il proprio punteggio, avanzare di livello e sbloccare nuovi obiettivi.

 

Versione iPhone

 

Whac A Mole

Mattel, Inc.

Costo iniziale : Gratis con acquisti In-App

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Whac A Mole è uno dei giochi arcade classici più gettonati di sempre e per questa settimana è disponibile sui device Apple in offerta gratuita. Gli sviluppatori  si si sono ispirati al classico gioco “colpisci la talpa” della Hasbro e lo hanno trasformato in un divertente e brillante endless-run, completamente in 3D e invece di creare livelli senza soluzione di continuità hanno preferito optare per brevi sezioni suddivise in stages lungo una colorata mappa. Lo scopo è molto semplice, colpire tutte le talpe che faranno la loro comparsa sul tragitto e raggiungere il topo bianco alla fine del livello per ottenere premi e consigli per proseguire nell'avventura. Nel gioco si avrà il pieno controllo della mazza con una visuale in prima persona, e molto semplicemente si dovrà tappare lo schermo cercando di colpire più talpe possibile. Andando avanti nei livelli si potranno usare anche comandi swipe e power-up come il martello di tuono in gradi di colpire con un colpo solo interi gruppi dei fastidiosi animaletti. I 60 livelli del titolo garantiscono una buona longevità e sono suddivisi in tre differenti tipologie, il Recinto, la Giungla e il Selvaggio West, e oltre alle talpe potremo collezionare le monete che appariranno e potremo cambiarle per i biglietti della fiera, i quali permetteranno di comprare mazze più potenti e invincibili. Un gioco semplice e ideale per brevi periodi di svago, adatto soprattutto ai giovanissimi visto il livello di sfida non troppo elevato.

 

Versione Universale

 

Joining Hands

10tons Ltd

Costo iniziale : €2,69

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Joining Hands è un simpatico puzzle che he per protagonisti degli esseri a forma di sfera dotati di un numero eccessivo di mani. Lo so, a dirlo così è inquietante, ma in realtà queste creaturine sono assolutamente adorabili e costituiscono, con le loro faccine solari, il 90% dell’appeal grafico di questo gioco. O quasi. Joining Hands in realtà è molto “tenero”, e non è solo questione di scelte estetiche. I suoi mostriciattoli sono teneri. La sua trama è ancora più tenera: si tengono per mano perchè sono convinti che nessuno farò loro del male finchè si terranno per mano. Peccato che alcuni arrivino ad avere la bellezza di 5 mani. Non possono prendersi per mano da soli: occorre organizzarli sullo schermo di gioco in complesse schiere in modo che nessuno si senta solo. Più facile a dirsi che a farsi. Il tabellone dove si gioca è composto da esagoni, e non mancano gli ostacoli come cumuli di roccia o forme complesse del percorso. Occorre una certa pazienza e un po’ di logica per capire come è meglio disporre i vari esseri (chiamati Peablin) in modo da non lasciarne solo nessuno. E se non vi sembra abbastanza difficile, il gioco arriva a complicarvi la vita. Innanzitutto, dopo i Peablin scoprirete altre razze. Come i Brufflin, che hanno le braccia rigide, e i Poeglin, che non hanno nessun braccio e vogliono stare soli. O i Grimmlin che hanno una grossa armatura che impedisce loro di muoversi. Tutte queste tenerissime pallette hanno, insomma, le loro esigenze che ne vincolano gli spostamenti e la collocazione. Inoltre sul tabellone si trovano anche delle stelle: prenderle è opzionale, ma occupandole si ottengono dei bonus per sbloccare velocemente i livelli successivi. Se la strategia alla base di Joining Hands non è affatto banale, il livello di difficoltà aumenta in maniera molto graduale. Perchè le cose si facciano interessanti occorre arrivare alla seconda metà dei livelli: qui la difficoltà aumenta velocemente e ci si ritrova spesso a prendere a testate le pareti. La soluzione a volte arriva all’improvviso, e non sempre per strategia: affidarsi al caso non è possibile, certo, ma a volte si procede un po’ per tentativi e un po’ per esclusione. Non è una critica: Joining Hands è un gioco intelligente, che obbliga il giocatore a pensare in maniera laterale e regala sorprese anche ai cervelli più fini, soprattutto nella seconda metà del gioco. L’attenzione del gioco è posta tutta sui suoi personaggini e sul fattore “tenerezza”: le loro espressioni struggenti quando sono soli, la storia fiabesca di queste creature che attraversano il bosco tenendosi per mano, le evoluzioni degli stessi, ciascuna caratterizzata da un suo colore… tutto punta ad intenerire il giocatore e fa di Joining Hands un prodotto apparentemente fatto apposta per i più piccoli… in realtà è molto meno tenero di quel che sembra, e per finirlo ci vorrà parecchio ingegno (oltre a qualche tentativo). Le uniche critiche riguardano i contenuti: i livelli attualmente presenti sono davvero troppo pochi, e una volta conclusi non rimane che rigiocare quelli vecchi per finire di collezionare le stelle, e attendere con ansia degli aggiornamenti. Un altro appunto riguarda la grafica: sebbene i personaggi siano molto ben fatti, un po’ di varietà in più nelle ambientazioni sarebbe stata auspicabile. Si tratta di critiche di scarsa entità, ovviamente: Joining Hands è un puzzle di qualità, perfetto per gli appassionati del genere.

 

Versione Universale

 

Joining Hands 2

10tons Ltd

Costo iniziale : €2,69

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Questa settimana, 10Tons offre gratuitamente entrambi gli episodi del suo puzzle game, Joining Hands ed è perciò una ghiotta occasione da cogliere al volo per poter avere entrambi i titoli in offerta gratuita. Joining Hands 2 ricalca in modo quasi identico, volutamente aggiungerei io, la formula del titolo originale aggiungendo qualche piccola novità sia sul piano della giocabilità sia sulla veste grafica, un pochino più dettagliata ma non certamente così diversa dall'originale. I Peablins tornano quindi sui nostri device e questa volta oltre a doverli aiutare a sconfiggere la loro paura nel restare soli, dovranno fare i conti con una palla di fuoco che sta arrivando dal cielo e che rischia di minacciare seriamente la foresta dove vivono le creature. I mostriciattoli non hanno armi, l'unico modo che hanno per fermare l'avvanzata della minaccia è combatterla con la loro felicità e indovinate come fare a renderli felici? Esattamente come nel primo episodio, unendoli per mano l'uno con l'altro. Non vi racconterò nuovamente le meccaniche di gioco perchè potrete leggerle nella recensione del primo episodio e come ho già accennato sono rimaste identiche. Salta subito all'occhio il restyling della scacchiera su cui muovere gli animaletti, sempre a celle ma questa volta i programmatori hanno voluto utilizzare delle bolle semitrasparenti al posto dei tasselli esagonali che rendono sicuramente più fumettosa e carina la grafica e si legano meglio al contesto degli ambienti. Una buona parte dei Peablins sono delle vecchie conoscenze ma il cast è stato popolato anche da nuovi ed inediti personaggi con caratteristiche e peculiarità uniche. Ora il problema non saranno più solo le mani dei protagonisti ma avremo anche personaggi con una lunga barba bianca che si dovrà afferrare e l'inedito Starblin, un personaggio senza mani che non può muoversi e che deve essere circondato dagli altri per poter essere felice. Le roccie che bloccano i passaggi sono sempre presenti ma questa volta ci sarà una particolare specie che potrà essere posizionata sopra le pietre per completare le catene. Anche le zone con i cuori, dove i nostri protagonisti saranno felici anche da soli fanno la loro ricomparsa insieme alle immancabili stelle da raccogliere per finire il livello con il perfect-score. Un restyling più profondo è stato invece apportato alla schermata di selezione dei livelli, ora rappresentata da una mappa un pò in stile Super Mario. Un'aggiunta rispetto al primo titolo è anche il pulsante di aiuto per risolvere i vari schemi. Si potrà usare tutte le volte che si vuole e aggiungendo il fatto che tutti i livelli sono privi di qualsiasi forma di timer o tempo limite potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio perchè potrebbe rendere l'esperienza di gioco troppo semplice. verrà comunque apprezzata dai giocatori meno pazienti e comunque permette anche ai giocatori più piccoli di avvicinarsi al gioco, senza frustrazioni. Senza usare gli aiuti il titolo resta sicuramente impegnativo e con una buona longevità garantita dai 140 livelli presenti. I primi ovviamente sono molto semplici ma già dal livello 20 le cose cominciano a diventare serie. Le soluzioni sono molteplici, sebbene finire i vari stages non è così impossibile riuscire a raccogliere tutte le stelle rappresenta un bel grado di sfida aggiunto. Forse si poteva osare di più e offrire più novità, soprattutto per chi ha già giocato e completato il primo episodio. Il rischio di annoiarsi non è così remoto, dettato anche da una partenza un pò lenta ma necessaria, pensata per quei giocatori che si avvicinano per la prima volta alle meccaniche del titolo. Un sequel che comunque non delude e che non può mancare alla vostra collezione se amate questo genere di giochi e soprattutto un titolo che strizza l'occhio anche ai piccini grazie al livello di difficoltà davvero scalabile grazie ai numerosi aiuti.

 

Versione Universale

 

Super Skyland

Pixelstorm entertainment studios Inc.

Costo iniziale : €5,49

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Super Skyland, originariamente conosciuto come Luna Bears è un titolo davvero originale, interessante e divertente allo stesso tempo. Si tratta di un mix tra platform e runner game, ossia un gioco che per meccaniche, anche se alla lontana, si possono avvicinare a titoli come Rayman Junlge Run. Certo, i due prodotti sono molto diversi tra loro, ma il nostro scopo sarà quello di raggiungere una determinata meta attraverso tap a schermo. La nostra piccola e luminosa stellina ha perduto i propri orsacchiotti, dimenticandoli in vari stage. Il nostro scopo sarà quello di raccoglierli così da permettere al piccolo Teddy di riposare in pace per la notte, scacciando gli incubi cattivi.

La piccola stella si muoverà automaticamente nei vari stage di gioco e il nostro intervento sarà limitato a salti o a piccoli voli grazie alla gravità lunare. Attraverso un semplice tap sulla parte bassa a destra dello schermo riusciremo a far fluttuare la stellina, con tap brevi faremo piccoli salti mentre con tap prolungati la protagonista volerà letteralmente in cielo potendo così modificare il suo cammino. Come già detto dovremo raccogliere l’orsacchiotto che si trova nei vari stage, altrimenti non potremo portare a compimento il livello di turno. Inoltre, per incrementare il nostro punteggio, sarà anche possibile raccogliere tre stellette presenti in ogni area di gioco (oramai un classico) nascoste in punti sempre più difficili, così da raggiungere il perfect score. Il gameplay è davvero immediato e semplice, visto che chiede solamente di eseguire tap a schermo per far volare la stella. Questo non si traduce, però, in una facilità di sottofondo del gioco, perché sin dai primi livelli avremo a che fare con molti elementi di disturbo come punte o ostacoli ambientali e gli immancabili nemici, ombre di color nero che dovremo evitare a tutti i costi. Molte stellette saranno posizionate negli angoli più remoti del livello o nascoste tra muri che una volta toccati sveleranno stanze segrete, mentre anche l’orsacchiotto molto spesso sarà sorvegliato da gruppi più o meno numerosi di nemici. Insomma, il livello di sfida è davvero ben calibrato e il titolo non deve assolutamente ingannare: non è solo rivolto ai giocatori più piccoli, vista la difficoltà crescente nei livelli più avanzati. La curva di difficoltà è comunque morbida e da il tempo al giocatore di apprendere e sfruttare appieno le caratteristiche del titolo. Il gameplay platform a tratti somiglia anche a quello di Tiny Wings, dato che spesso ci ritroveremo a saltellare su colline verdeggianti, dovendo far rimbalzare la nostra stella. Anche se lo scorrimento del livello è automatico, da sinistra verso destra, sarà comunque possibile effettuare vere e proprie inversioni sfruttando rimbalzi sui muri o utilizzando delle particolari nuvole ventose in precisi punti dello stage che ci porteranno nella direzione contraria. La grafica è davvero colorata e molto definita, richiamando in qualche modo il mondo dei sogni. Del resto, non dobbiamo dimenticare che il viaggio che andremo a compiere sarà quello che ci porterà dritti dritti nel letto, una volta giunto alla fine. Super Skyland è un titolo davvero ben fatto, senza troppa pubblicità e con acquisti in-app che non rovinano l'esperienza complessiva e portando con sè originalità e freschezza. Anche a livello di longevità il prodotto si difende bene, poiché avremo da collezionare ben 180 stelle, suddivise per oltre 70 livelli di gioco sparsi in 6 mondi.

 

Versione Universale

 

The Magician's Handbook II: Blacklore

G5 Entertainment

Costo iniziale : €2,69/4,49

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G5 è sinonimo da tempo di hidden object game, dato che la quasi totalità delle sue produzioni su iOS sono App di questo genere. Questo titolo non fa eccezione, ma si prende il rischio di inserire qualche gradita innovazione che giustifichi l'acquisto di anche questo esponente, sequel del primo Magician's Handbook e intitolato The Magician's Handbook: Blacklore. L'App è completamente localizzata in italiano, rendendo possibile la comprensione della trama e il nome degli oggetti da scovare, anche a chi a scuola odiava l'ora di inglese. Gli hidden object game si assomigliano un po' tutti, questo è innegabile. Data una lista di parole e una stanza piena di oggetti, il vostro compito è quello di fungere da connettore tra i due fattori, andando a scovare i più disparati gingilli.

In The Magician's Handbook viene inserito un espediente che si lega alla trama e dovrebbe servire per garantire un po' di varietà ad un genere che di per sé non ne offre molta. Dopo aver trovato tutte le pietre runiche nel primo episodio e tolta la maledizione sulla vallata, il nostro protagonista si ritrova nuovamente nella sua vita noiosa e ordinaria anche perchè le pagine del libro magico si sono inaspettatamente cancellate lasciando solo dei fogli bianchi. Trascorsi due anni dalla prima avventura il libro si rianima e appare Corrigan, la fata aiutante del Mago Saggio che invoca il vostro aiuto per liberare le altre fate e il Mago prima che una nuova maledizione si abbatta sul villaggio. Al sorgere della luna apparirà il mago pirata Blacklore e se non verrà fermato porterà via tutti gli abitanti magici del paese e diventerà impossibile arrestare la sua sete di conquista. Sarete nuovamente dotati di poteri magici che vi aiuteranno nella missione di liberare la vostra valle dalle forze oscure del pirata. Questi poteri agiscono assecondando la vostra ricerca, sgombrando magari lo stage da oggetti inutili o più facilmente indicandovene uno di quelli che stavate cercando. La vostra avventura è dipendente da questi poteri, dato che più farete progressi e maggiori saranno le occasioni di sbloccare nuove magie. In particolar modo lo sblocco avviene tramite oltre una decina di mini-giochi, che spezzano un po' la monotonia del "cerca & tocca". Gli amanti di questo genere troveranno queste innovazioni un toccasana, dato che il rischio di stancarsi è alto se tutto si riducesse alla mera ricerca di oggetti. Le ambientazioni di questo capitolo sono fortemente oscure e non mancherete di visitare cripte e cimiteri. Alcuni ambienti sono molto ispirati, ma rispetto agli altri episodi abbiamo avuto una strana sensazione di claustrofobia. Quasi nessuna zona è ad ampio respiro, ma si è preferito stage letteralmente pieni di oggetti, dove solo una minima parte di essi contribuisce alla vostra causa. Nonostante poi ci sia un'ottimizzazione per il Retina display, anche usando lo zoom abbiamo trovato talvolta impossibile scovare certi oggetti davvero troppo minuti. È vero, ci sono gli aiuti magici, ma avremmo preferito la possibilità di poterci affidare completamente alla nostra vista. Il comparto audio è invece molto buono e caratterizzato da strumenti a fiato tipo l'oboe e ad archi pizzicati. Il risultato globale è ottimo e si fa apprezzare soprattutto se indossate le fidate cuffiette che vi immergeranno ulteriormente in quest'atmosfera di mistero e magia. Come anticipato nell'incipit, G5 è diventata una vera specialista degli hidden object game, con il rischio però di chiudere la porta in faccia ai giocatori che non gradiscono questa formula. Seppur pubblicando tonnellate di incarnazioni, la salsa è quasi sempre la medesima, anche se in questo capitolo si rileva qualche piccola novità. Se i precedenti capitoli vi hanno appassionato, non vediamo ragione per cui questo titolo vi possa deludere, altrimenti passate pure anche questa volta. The Magician's Handbook: Cursed Valley è un buon esponente della categoria hidden object game e piacerà sicuramente a chi sono andate a genio le altre App sempre di G5. C'è l'inserimento anche di qualche novità, ma la formula di base sta iniziando un po' a stancare e le sensazioni di deja vu stanno diventando troppo forti. Se comunque non riuscite ad averne abbastanza della ricerca di piccoli tesori, vi consigliamo l'acquisto anche di questo episodio.

 

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Stand O'Food® (Full)

G5 Entertainment

Costo iniziale : €2,69/4,49

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Stand O’Food HD è un coinvolgente gioco manageriale, che ha riscosso molto successo, piazzandosi molto spesso nelle top dei giochi più scaricati degli ultimi giorni. In questo gioco dovremo gestire un coloratissimo Fast Food, preparando i classici Hanburger e molti altri piatti per soddisfare una clientela sempre più affamata! Il gioco è completamente in italiano e l’obiettivo è servire più clienti nel minor tempo possibile, per incrementare gli incassi. Inizialmente dovremo completare un tutorial, durante il quale apprenderemo come dar vita alle nostre creazioni culinarie. Per far ciò non dovremo far altro che selezionare gli ingredienti, partendo da quello che si trova alla base, per poi salire nell’ordine corretto per completare il panino.

Successivamente avremo il nostro primo incarico: la colazione. Le fasi iniziali sono molto tranquille e ci serviranno soprattutto per entrare nell’ottica di gioco. Con il passare dei livelli avremo a che fare sempre con più clienti che si riveleranno più affamati e esigenti. Una volta guadagnati un pò di soldi, potremo acquistare molti potenziamenti, come le varie salsine, la piastra rapida e una macchinetta del caffè da regalare al nostro personaggio per farlo lavorare più velocemente. Inizialmente il potenziamento più importante è la confezione, in quanto, se ci dovesse capitare di selezionare gli ingredienti sbagliati o nell’ordine errato, potremo confezionare il tutto per fare in modo che il cliente non se ne accorga, almeno fino a quando non arriverà a casa! Uno dei punti di forza di Stand O’Food è la possibilità di lavorare in diverse strutture. Infatti già dai primi livelli potremo muoverci nell’immensa mappa del gioco per arrivare a servire i più frequentati e rinomati locali della città. La grafica ha uno stile molto fumettoso e sebbene non faccia gridare al miracolo è molto curata e con una palette cromatica molto ricca e colorata. Le animazioni non sono bellissime ma nell'ottica del titolo si rivelano funzionali e comunque godibili. Bella l'idea dell'utilizzo di una visuale isometrica che permette di avere sotto controllo tutta l'area di gioco, davvero fondamentale nelle fasi più concitate del gioco dove il numero di clienti è davvero elevato e la rapidità nell'esecuzione dei panini richiesti può fare la differenza, sia in termini di punteggio che per il proseguo del gioco. Anche le meccaniche ad un primo impatto potrebbero sembrare già note, come in Dinner Dash ad esempio, ma in realtà dei piccoli e azzeccati cambiamenti riescono a re-interpretare la formula originale dando origine ad un titolo davvero nuovo e inedito. Bisognerà prestare molta attenzione alla scelta degli ingredienti, rispettando l'ordine di costruzione (ad esempio per un normale panino servirà prima la base, poi gli ingredienti ed infine la parte superiore). Se si sbaglia la costruzione il cliente non gradirà il pasto. Per fortuna la scatola aiuta a servire i panini con caratteristiche non proprio "idonee". In conclusione Stand O’Food HD è un ottimo gioco, per molti il numero uno nel suo genere, disponibile normalmente ad un prezzo non elevatissimo di 3,99 € ma per un breve periodo in offerta gratuita. Ottima anche la longevità del gioco, che ci consentirà di passare molto tempo col nostro device, intrattenendoci con sfiziosi hamburger! Caldamente consigliato!

 

Versione iPhone e HD per iPad

 

Sough Ninja

EMBATTLE GAMES CO., LIMITED

Costo iniziale : Gratis con acquisti In-App

Download:  QUI


Un nuovo ed ennesimo puzzle arcade sbarcato sullo Store e che si tuffa nell'immenso panorama videoludico del genere, davvero affollato e soprattutto rappresentato da mostri sacri come Cut The Rope e la serie Angry Birds di Rovio. Un'impresa quindi davvero difficile per gli Embattle Games riuscire a creare qualcosa che avesse ancora qualcosa da dire, senza rischiare di essere messo in ombra dai rappresentanti del genere.
Un'impresa riuscita abbastanza bene ma comunque non esente da difetti, difetti che non compromettono però il divertimento generale con buona pace per gli Embattle e per noi giocatori che ci troviamo tra le mani un titolo fresco e godibile.

Ninja e corde, questo è il mix adottato dagli sviluppatori e come si può notare, non brilla certo per originalità. Il gioco ci mette nei panni di un ninja (o meglio di tre ninja) con caratteristiche e peculiarità uniche, con lo scopo di salvare i propri compagni, presi in ostaggio e legati a delle corde come salami disseminati lungo vari livelli. Ognuno dei tre guerrieri rappresenta il livello di difficoltà degli schemi, e le diverse skills a loro disposizione sono necessarie alla risoluzione del livello. Non è possibile partire da una difficoltà a piacere, bisognerà incominciare dal livello facile dove il nostro protagonista dispone solamente delle classiche shuriken e una volta completati tutti gli stages si potrà passare al personaggio successivo, che potrà sfruttare nuovi tipi di armi per superare barriere altrimenti impenetrabili con le normali stelle da lancio. I livelli sono molto numerosi, 80 per ogni personaggio e attingono a piene mani dai due titoli citati all'inizio della recensione. Avremo stage con schermo statico e altri più lunghi a scorrimento dove sarà necessario utilizzare le dita per poterlo studiare nella sua interezza. I nostri amici sono legati a corde e noi dovremo tagliarle entro un certo tempo limite, rappresentato dall'aria vicino ad ognuno di essi, prima che soffochino e muoiano. Non è possibile completare un livello perdendo dei personaggi e questo rende sicuramente più pepata la sfida e dando poco tempo al giocatore per lo studio del livello. Spesso sarà necessario ripeterlo, in una sorta di trial and error, per comprendere meglio alcune meccaniche. Le shuriken e gli elementi dello scenario rispondono bene alla fisica, perciò si dovrà calcolare la parabola che effettueranno le nostre armi e si dovrà stare attenti con alcuni elementi come il legno o la roccia che reagiranno all'impatto in maniera differente. Per fare un'esempio, nei primi livelli spesso i personaggi da salvare sono sopra a delle buche; bisognerà per prima cosa far cadere l'asse di legno sopra essa, utilizzando la giusta dose di potenza per evitare ti farla cadere oltre o dentro la buca, e poi si potrà procedere al taglio della corda stando attenti a non colpire in faccia o in altre parti il malcapitato. La direzione di tiro è di 180° e segue la posizione del protagonista. Se avremo un'ostaggio di fronte e uno dietro non potremo girarci; dovremo trovare un sistema per far rimbalzare le nostre stelle con la giusta traiettoria.
La potenza e la direzione si imprimono semplicemente tappando lo schermo con un dito. Senza lasciare si dovrà dare la direzione e riempiendo la freccia si potrà imprimere più o meno velocità. Il sistema funziona bene e alcuni livelli sono davvero ben congegnati e divertenti da giocare.
Probabilmente un titolo che non brilla per originalità ma il sapiente mix degli sviluppatori ha dato origine ad un titolo molto personale che riesce comunque a distinguersi quanto basta dai concorrenti. L'offerta è gratuita, perciò perchè non provarlo?

 

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