Offerte terminate - Febbraio 2017
Treasure Seekers: Visions of Gold, ennesimo titolo hidden-object con elementi dei classici punta e clicca prodotto da G5 è davvero molto bello e con una realizzazione di altissimo livello, probabilmente tra i migliori del vasto catalogo della softco. Con questo gioco, G5 si conferma ancora una volta come uno dei migliori sviluppatori di giochi di avventura per i device Apple e sicuramente la versione HD per iPad ne esprime tutto il potenziale. La trama del gioco non è complessa ma offre spunti interessanti. Dovrete aiutare la protagonista Nelly e il suo fratellino minore a ritrovare il tesoro di famiglia durante una lunga avventura piena di ostacoli e difficoltà. La nonna dei due bambini era un pirata e cosi un giorno, mentre i genitori dei ragazzi si trovavano fuori casa, i due iniziano la caccia al tesoro della nonna. Treasure Seekers si caratterizza per una veste grafica veramente notevole, sicuramente una delle migliori tra i giochi fino a questo momento realizzati dagli sviluppatori della G5. Se infatti in alcuni titoli precedenti come ad esempio Mushroom Age mancava ancora qualcosa per rendere l’esperienza di gioco perfetta, in questo titolo il risultato ottenuto è molto vicino alla perfezione visiva. Il gioco è un mix di schermate statiche disegnate a mano e intervallate da filmati davvero ben realizzati che rendono la trama ancora più fitta e interessante; ovviamente non mancano i numerosi livelli nei quali dovrete cimentarvi. Tra ricerca di oggetti nascosti, mini-giochi e sezioni punta e clicca il gioco è decisamente longevo e riesce a offrire ore di puro divertimento. L’interfaccia del gioco è sicuramente un ulteriore elemento di forza: semplice, intuitiva e sotto certi versi originale. A differenza di molti giochi di oggetti nascosti, non esiste un elenco di elementi da trovare sullo schermo. Il puntatore brillerà su un oggetto e una volta selezionato, vedrete le sagome di alcuni elementi da trovare nascoste nello schermo. Non è presente un tempo limite per i vari puzzle e comunque avrete sempre la possibilità di cambiare la difficoltà del gioco in modo da poterla adattare alle vostre preferenze. Gli aiuti, in modalità relax sono infiniti e legati al consueto tasto "hint" che una volta usato impiegherà un tempo variabile per ricaricarsi (legato alla difficoltà scelta). Anche i mini-giochi sono skippabili nel caso non riusciate a risolverli e comunque questo non influenzerà la storia. Inutile dire che per apprezzarlo al meglio, divertendosi e aumentandone la longevità sarebbe meglio non abusare degli aiuti. La grafica davvero ispirata e le splendide animazioni si accompagnano con un buon sonoro che rafforza l'impatto scenico. In conclusione il giudizio complessivo non può che essere assolutamente positivo, per cui il consiglio che mi sento di darvi è quello di scaricare al più presto questo titolo, sfruttando l'offerta gratuita.
Versione iPhone e HD per iPad
La nonna insegna yoga e il lupo non è più cattivo: l’app gratis della settimana è Cappuccetto Verde, ebook interattivo con tanti mini giochi e grafica d’autore su iOS. L’ispirazione è sempre la favola immortale di Charles Perrault e dei fratelli Grimm, ma Cappuccetto Verde offre una rivisitazione totale, a base di humor, tempi moderni e valanghe di esempi per una vita salutare. L’app gratuita della Settimana scelta dal team di App Store è un ebook interattivo ricco di mini giochi per i più piccoli ma divertente anche per gli adulti, che potranno esplorare l’accattivante grafica d’autore, scenari, personaggi e animazioni incluse, alla caccia di tutte le differenze con la versione tradizionale di Cappuccetto Rosso. Il mondo cambia rapidamente e nella favola su iPhone e iPad la nonna è diventata una insegnante di yoga appassionata di te verde. Naturalmente non può mancare il lupo cattivo, ora però in una versione molto meno aggressiva. L’avventura all’interno della nuova favola stimola a proseguire nella scoperta di ambientazioni, personaggi e situazioni accompagnate dalla voce fuori campo e sempre dai disegni di Andrey Gordeev, illustratore pluripremiato. Tutti i contenuti dell’app sono tradotti anche in Italiano. In tutta l’avventura sono sparsi consigli ed esempi per uno stile di vista sano ed equilibrato, a partire dall’alimentazione grazie al Ricettario della Nonna. Un'esperimento sicuramente ben riuscito e rivolto ai bambini fino a 5 anni.
Versione Universale
Toca Store, prodotta da Toca Boca una software house specializzata in giochi per bambini, è un'app simpatica e divertente che simula un supermercato. I bambini possono fare la spesa
impersonando sia il cliente che la cassiera. Questa app permette di giocare da soli interpretando entrambi i ruoli o in due.
Il bambino che interpreta il ruolo della cassiera ha a disposizione un catalogo dove scegliere oggetti ed alimenti da vendere. Il bambino che invece interpreta il ruolo del cliente, entrando nel
negozio può scegliere cosa comprare in base a quello che trova esposto. Una volta scelto il prodotto da comprare, il bambino-cliente lo trascinerà vicino la cassa. Il bambino-cassiere invece
deciderà il costo del prodotto scelto. A questo punto il bambino-cliente apre il suo portamonete (posto in basso a destra dello schermo) e mette tanti soldi quanti chiesti dal bambino-cassiere. A
questo punto il bambino-cliente può mettere il suo acquisto nella busta della spesa (anche questa posta in basso a destra dello schermo). L'intero processo va avanti finchè il bambino-cliente non
finisce tutti i soldi nel portamonete. Siccome il portamonete contiene 10 monete, il gioco può andare avanti per massimo 10 acquisti (se il bambino-cassiere chiede 1 sola moneta per ogni singolo
prodotto). Alla fine di tutta la spesa, la cassa genera uno scontrino che riepiloga tutti i prodotti acquistati e il prezzo. A questo punto si può ricominciare, magari invertendo i ruoli. Lo
stile grafico semplice e pulito sarà sicuramente familiare a chi ha già avuto modo di provare altri titoli di Toca Boca, realizzati proprio per i più piccoli così come i menù semplici e molto
intuitivi. Come sempre, nel gioco sono totalmente assenti acquisti in-app e pubblicità nel rispetto delle regole per i giochi d'infanzia. Questa app è veramente originale e divertente. Stimola i
bambini al gioco di ruolo e insegna anche la matematica (il bambino-cliente deve dare il numero giusto di monete al bambino-cassiere). E' un ottimo modo per i bambini di prendere confidenza con
gli oggetti e le situazioni dela vita quotidiana.
Versione Universale
Chameleon Run è una sorta di figlio illegittimo nato da un ménage à trois tra Ikaruga, Mirror's Edge e Canabalt. Benché lo spessore di tali fonti di ispirazione sia senza dubbio differente, il gioco sviluppato in Repubblica Ceca da Hyperbolic Magnetism recupera effettivamente idee espresse in passato, rielaborandole però all'interno di un singolo prodotto. La cosa più sorprendente è però scoprire, fin dalle prime battute, come effettivamente tale improbabile mix funzioni alla perfezione, dando vita a quello che di fatto è uno dei titoli più interessanti dell'intero panorama mobile degli ultimi mesi. Chameleon Run è quindi un auto runner diviso in livelli. Evidenziamo il fatto che non si tratti di un endless runner, come si potrebbe invece magari essere portati a credere guardando le immagini. Se in un endless, per sua stessa natura, tale elemento è infatti inevitabilmente mortificato dalla casualità delle situazioni presentate, al contrario in Chameleon Run ciascuno stage è studiato in ogni piccolo particolare per riuscire a esprimere ed esaltare al massimo le caratteristiche del gameplay e per mantenere il loro delicato equilibrio. In buona sostanza, l'anonimo protagonista del gioco si trova a dover correre, in una progressione 2D, all'interno di un livello che si sviluppa quasi sempre da sinistra verso destra. Le piattaforme su cui passare possono essere contraddistinte da tre differenti colorazioni: giallo, viola o nero. Queste ultime vanno sempre e comunque evitate, dal momento che contatto con esse provoca la morte immediata. Le altre due possono essere invece toccate solamente se il protagonista è della stessa tinta: la gestione di quest'ultima componente, che si traduce in un istantaneo cambio di colore, avviene semplicemente toccando lo schermo nella parte sinistra, mentre la parte destra permette di saltare. Lo scopo è quindi quello di riuscire a raggiungere la fine del livello gestendo tale meccanica, senza compiere nessun errore: Chameleon Run è infatti un gioco che non perdona nulla, ed ogni errore si traduce nella necessità di ripetere dall'inizio la sfida. Una formula molto semplice, che si arricchisce però di altre componenti nel corso dell'avventura: il doppio salto, la facoltà di compiere un balzo anche toccando una superficie con la testa e infine i portali del cambio colore automatico garantiscono spessore ad una esperienza tarata al millimetro, onesta, in cui l'errore è sempre e solo causa del giocatore. Ognuno dei livelli poi, per essere completato al 100%, deve essere ripetuto diverse volte sulla base dei quattro obiettivi presenti. Chameleon Run è quindi un gioco intelligente, che spinge a migliorare sempre sé stessi riuscendo a stare in equilibrio sul sottile filo che separa frustrazione da divertimento. La componente tecnica è invece funzionale, con uno stile grafico minimale e stilizzato che in realtà non riesce a lasciare il segno. Ultima necessaria appendice riguardo alla totale assenza di acquisti in-app, fattore che merita di essere sottolineato di questi tempi.
Versione Universale
Ultimamente ho una sorta di fame chimica nei confronti dei giochi per iPad; quel tablet da 9 pollici che troneggia accanto all’iMac, infatti, da un po’ di tempo sembra riesca a farmi pensare solo a passatempi ludici, ignorando (quasi) completamente ogni forma di produttività. Spasmodicamente alla ricerca di un nuovo gioco, in questi giorni mi sono imbattuto in Monster Trouble HD. Le recensioni sono ottime, il gioco “pesa” relativamente poco (circa 100MB) e promette un approccio tutto nuovo al genere dei tower defense. E poi scopro che il team di sviluppo è anche italiano. Impossibile non lasciarsi tentare. Ma facciamo un passo indietro: Monster Trouble HD è un tower defense. In pratica giocheremo in una mappa in cui il nostro scopo sarà difendere un edificio dall’attacco di mostri vari, che arriveranno ad ondate da diversi punti di accesso. Insomma, prendete Plants Vs Zombies e mettetelo in una mappa a 360 gradi, e condite il tutto con decine di “cose da fare” in più. In Monster Trouble HD, infatti, non basterà piazzare le torrette e aspettare l’arrivo in massa dei goblin, ma dovremmo anche popolare le torrette con i nostri guerrieri, curarli, spostarli se necessario e cercare la migliore combinazione di fuoco a seconda dei personaggi che abbiamo a disposizione. Insomma, il semplice concetto dei tower defense evolve con Monster Trouble HD, diventando una sorta di strategico in tempo reale, in cui conterà più di tutto la nostra abilità più che l’enorme potenza di fuoco che avremo a disposizione. A volte può bastare rallentare i nemici e colpirli da una zona sopraelevata per vincere la partita. In generale, rispetto al classico tower defense, Monster Trouble presenta una difficoltà più elevata e una curva di apprendimento lievemente più ripida; non spaventatevi se non riuscirete a superare le missioni al primo colpo, magari avete seguito un approccio errato sin dall’inizio e tentare strategie diverse sicuramente vi premierà. Il gioco, dal punto di vista grafico, è ottimo; realizzato interamente in 3D, è splendido sullo schermo dell’iPad e anche ad un livello elevato di zoom, non perde eccessivamente in definizione. Buoni anche i modelli poligonali dei personaggi che, comunque, sembrano leggermente sottotono rispetto agli edifici e ai paesaggi. Dal punto di vista della giocabilità, Monster Trouble HD non presenta grossi problemi, anche se avrei preferito che facilitassero alcune funzionalità (spostare un guerriero da una torretta all’altra è un po’ scomodo), ma nulla che mini significativamente l’esperienza di gioco. Monster Trouble HD è quindi in conclusione un gioco caldamente consigliato, con un gameplay decisamente originale che riesce a uscire dagli schemi classici del genere.
Versione Universale
Ikaro Racing mette il giocatore nei panni di un pilota alla guida di un aereo acrobatico che a bassa quota sorvola scenari spettacolari tra città con grattacieli, canyon e lagune al tramonto. Offre velivoli, scenari e ricostruzione delle fisica di volo a livelli discreti e abbastanza dettagliati. Ikaro Racing (di cui esiste anche la versione per Mac) è un simulatore di volo acrobatico caratterizzato da una forte impronta arcade. Nei panni del pilota dobbiamo controllare il nostro velivolo ma non per combattere contro dei nemici, bensì per fronteggiarli percorrendo più velocemente tracciati virtuali nell’aria all’interno di scenari mozzafiato. I programmatori di Ikaro Racing hanno ricostruito i livelli con una buona cura dei dettagli, non solo per i velivoli disponibili, ma anche per le ambientazioni dove si svolgono le gare, tutte caratterizzate da voli a bassa quota, e delimitate da quadrati sospesi da attraversare nel tipico stile arcade. Buona anche la ricostruzione della fisica di volo, mentre qualche incertezza si può notare nella risposta ai comandi, soggetti all'uso degli accelerometri. Il titolo scorre fluido sui dispositivi più nuovi, mentre per quelli più datati è possibile ridurre alcuni dettagli grafici per rendere l'esperienza globale sempre fluida rinunciando a qualche effetto come i riflessi dell'acqua ad esempio. Possiamo volare e gareggiare tra i grattacieli di una città, all’interno dei canyon dell’Arizona, su una tranquilla laguna al tramonto partendo da livello di apprendista fino a diventare veri assi del cielo per ottenere il titolo di Air Master. Ogni gara è registrata: oltre a cambiare la visuale delle telecamere a piacimento durante l’azione è così possibile rivedere ogni sequenza di volo grazie al replay. Diverse le modalità di gioco che spaziano dalla classica carriera alle gare di durata. Per chi ha poco tempo c'è anche la possibilità di fare brevi gare in modalità corsa contro tempo. Il titolo ha già qualche anno sule spalle e certamente questo si nota, ciononostante riesce ancora ad essere divertente. Se i controlli via accelerometro vi sembrano ostici o poco reattivi, si potrà comunque optare per un classico pad digitale a schermo oppure (abbastanza raro di questi tempi) anche un mouse virtuale. Sugli schermi piccoli con i comandi a schermo, c'è il classico problema della visuale ridotta a causa delle dita che coprono una buona porzione di quest'ultimo, per fortuna il fov è abbastanza lungo e la telecamera posteriore non è mai troppo vicina al nostro velivolo. Un titolo in conclusione onesto e che merita di essere provato.
Versione Universale
Da non perdere il gioco gratuito della settimana scelto dalla team di App Store. Si tratta di Roofbot: Puzzler On The Roof, un ottimo puzzle game, che allena la mente e appaga i sensi anche dal punto di vista grafico e artistico. Scopo del gioco è quello di guidare il piccolo robot all’interno di scacchiere, formate da mattonelle che crollano letteralmente sotto i passi incessanti del protagonista. Attraverso semplici slide a schermo, in ciascuna delle quattro direzioni cardinali, si riuscirà a guidare il robot verso l’uscita. Sembra facile, ma si dovrà fare i conti con un piccolo imprevisto: ogni qual volta si abbandona una mattonella, questa non sarà più disponibile. E così, allora, si dovranno calcolare attentamente i propri passi, perché ne basterà uno falso per imprigionare il protagonista all’interno di uno stage fluttuanti nell’aria. Inizialmente semplice, con il progredire dei livelli il giocatore dovrà fare i conti con un grado di sfida che cresce esponenzialmente. Non solo, infatti, si dovrà raggiungere il portale d’uscita sani e salvi, ma si dovranno anche portare a destinazione alcune casse colorate prima di abbandonare lo stage. Riuscire a trovare la giusta traiettoria per portare a termini tutti i compiti sarà impresa assai ardua. Per fortuna, un sistema di aiuti in game aiuterà il giocatore a trovare la strada giusta, nel caso in cui sia rimasto bloccato all’interno di uno stage. Davvero incantevole la grafica di gioco, in stile cartoon, disegnata a mano e dalle tonalità accese e solari. Un titolo che nulla ha da invidiare a produzioni più importanti, dove originale risulta anche l’animazione del protagonista, con due gambe appena stilizzate, che lo rendono particolarmente originale. Anche l’inquadratura isometrica regala un’atmosfera onirica, con stage sospesi quasi tra le nuvole.
Versione Universale
Gli “uccelli arrabbiati” di Rovio non sono solo un semplice giochino per smartphone, ma dopo l’ineguagliabile successo di critica e sopratutto di pubblico, sono diventati un vero e proprio fenomeno di massa che, pian piano, ha invaso ogni settore del mercato. Il lancio di un nuovo titolo ispirato alla serie ha giustamente mobilitato la massa, non solo per l’arrivo di nuovi livelli, ma per una gestione della fisica e un approccio al puzzle game in parte inedito, grazie all’introduzione di tutte quelle dinamiche di gravità e affini che vengono messe in gioco ambientando i livelli nello spazio. Angry Birds Space offre al giocatore 60 nuovi livelli, tutti ambienti su fantomatici pianeti situati nello spazio più profondo e governati da proprie leggi fisiche. Il background che sta dietro gli schemi di gioco è come da tradizione molto semplice. Un artiglio gigante rapisce nuovamente le uova degli uccelli, e questi saranno costretti ad inseguirlo passando attraverso una porta spazio temporale, che li catapulterà in una dimensione dove, senza troppe sorprese, troveranno nuovamente i maiali verdi, loro acerrimi nemici, ad aspettarli nello spazio fluttuante. Fortunatamente anche i nostri eroi pennuti avranno dalla loro dei nuovo poteri che seppur nella sostanza non modificano di molto quanto già visto nei precedenti capitoli, offrono delle dinamiche nuove che, per forza di cose, sono state adattate dagli sviluppatori all’inedito contesto. Se quindi sin dal primo livello ci ritroveremo a prendere in mano un concept di gioco ormai familiare a chiunque, ben diverso dovrà essere l’approccio ai livelli. Lanciare un volatile nello spazio equivale a farlo galleggiare a causa dell’assenza di gravità, se però incontrerà - o lanceremo volontariamente - il campo gravitazionale di un pianeta, la legge fisica citata, schiaccerà e attirerà il nostro animale verso il pianeta stesso, su cui molto spesso sono situati i maiali e le strutture dietro cui solitamente si riparano. Ovviamente, questa legge non coinvolge solamente i nostri uccelli, ma anche tutte le strutture costruite dagli sviluppatori nei materiali classici della serie. Sotto l’aspetto tecnico ci troviamo difronte allo stesso comparto bidimensionale già apprezzato nelle precedenti incarnazione, con una definizione maggiore per quel che concerne gli sfondi e i paesaggi. Piccolo appunto per quel che riguarda il level design, con schemi di gioco che rimangono abbastanza semplici e meno articolati rispetto al passato. Menzione particolare spetta alla colonna sonora del titolo che grazie al suo tema portante riesce a far tornare alla mente quelle pellicole di 30 anni fa ispirate ad alieni o sovrannaturale. Tirando le somme quindi possiamo dire che Angry Birds Space non tradisce le sue origini, e offre un gameplay che non si discosta troppo da quanto già visto in passato. Un more of the same con qualche elemento che lo distingue dai precedenti capitoli, ma che in sostanza rimanere lo stesso prodotto, questo è Angry Birds Space, ne più ne meno. Al giocatore decidere se i pennuti sono ancora una volta una spesa sostenibile oppure optare per la temporanea offerta gratuita così da poter provare il titolo nel suo complesso.
Versione iPhone e HD per iPad
Era da un pò di tempo che non si vedevano su queste pagine le offerte gratuite a cui G5 Entertainment ci aveva abituato. Ora possiamo finalmente mettere le mani su una produzione recentissima, Deep Town: The Twin Candles. Titolo che abbraccia la solita e collaudatissima formula capace di miscelare il genere hidden-object (oggetti nascosti) con elementi adventure e con alcuni, indovinati, mini-giochi. Il gioco si svolge agli inizi del XIX secolo, un periodo di incredibili invenzioni e grandi speranze. Dopo una selezione ferrea e con la promessa di un'ottima paga, un giovane ingegnere è invitato a lavorare a Deeptown, un agglomerato sul fondo dell'oceano, a una profondità di quasi 2000 metri. Convinto di aver ricevuto una grande opportunità, al suo arrivo, l'ingegnere trova solo una bambina, che gli dice che c'è un vampiro che si nasconde nella città, ora abbandonata. Non bastano che pochi istanti al nostro protagonista per capire che qualcosa è andato storto. Forse anche il suo colloquio è stato montato ad arte, per motivi che gli sono oscuri. Dopo poco, quella stessa bambina lo morde e lo trasforma in un vampiro. A quanto pare, è stato assunto solo per il suo sangue delizioso. Ma da chi e soprattutto perchè? Inizierà così una frenetica avventura in cerca di una cura per guarire dal vampirismo, esplorando una meravigliosa città sottomarina fatta di luci e ombre, cercando di risolvere enigmi complicati nel tentativo di trovare il più anziano vampiro sulla Terra e, soprattutto, scoprire come tornare nel mondo in superficie. Una trama sostanzialmente semplice e come sempre scritta giusto per dare un pretesto alle meccaniche di gioco. Meccaniche che sicuramente gli amanti del genere conosceranno benissimo, trovandosi a proprio agio nel girare le varie locations messe a disposizione dal titolo e ricche di oggetti nascosti da trovare e utilizzare. La realizzazione tecnica è assolutamente impeccabile e con splendidi fondali disegnati a mano, alcuni con scorci davvero suggestivi e con il consueto uso di animazioni per renderli un pochino più dinamici. Anche gli oggetti sono ben integrati con i fondali e alcuni richiederanno la consueta abilità per scovarli. Come le ultime produzioni, anche questo titolo prova a fondere elementi hidden-object con fasi di avventura punta e clicca. Anche questa volta G5 si è un pò adagiata sugli allori e ha curato poco l'aspetto investigativo, costringendo il giocatore a ritornare più volte nelle varie zone del gioco per raccogliere oggetti utili al proseguo del gioco. Questo allunga certamente la longevità del titolo ma sembra più un'astuto escamotage che non una scelta artistica. Molto belli invece i mini-giochi, sembre basati su puzzle e giochi di logica. Molto belle le musiche e il comparto sonoro che riesce a dare la giusta tensione al ritmo narrativo. In conclusione un'ennesimo gioco imperdibile per i collezionisti e per i fans del genere, considerando anche che questa è la prima volta che viene messo in offerta gratuita. Consigliato comunque a tutti i giocatori, vista la possibilità di scegliere la difficoltà all'inizio del gioco che lo rende godibile a tutti, anche ai casual gamers ed evita inutili frustrazioni. Dategli una possibilità, potrebbe tenervi compagnia per qualche ora di svago.
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