Offerte terminate - Gennaio 2017
Bere abbastanza acqua ogni giorno è importante, ma c'è di un sacco di gente che non lo fa, complice anche la pigrizia e la poca abitudine. L'anno scorso mi sono impegnato a fare in modo di bere una quantità adeguata di acqua ogni giorno. Per tenere conto del fabbisogno giornaliero sullo Store Apple potrete trovare diverse app ma, WaterMinder ha davvero qualcosa in più. Non solo può tenere traccia di quanta acqua si assume e mostrarcela su iPhone, ma ha anche un'app specifica per Watch così da tenere sempre sotto controllo il tutto anche senza usare il device principale. Altre feature ad esempio consistono nell'aggiunta di contenitori personalizzati, ad esempio sarà possibile creare la bottiglia usata in palestra, quella che si usa per correre e quella che si utilizza abitualmente in casa o al lavoro. WaterMinder si integra perfettamente con l'applicazione Salute in modo da poter vedere tutte le statistiche in un unico luogo. Se capita durante il giorno di dimenticarsi di segnare la quantità d'acqua assunta, WaterMinder permette di tornare indietro e aggiungerla manualmente. E' anche possibile impostare WaterMinder come un orologio per ricordarci di assumere acqua in specifici momenti della giornata. Molto funzionale anche il widget da attivare nel centro notifiche per monitorare velocemente tutti i dati dell'app. La grafica è semplice è chiara e tutti i menù sono progettati per semplificare il più possibile tutte le varie opzioni. In conclusione un'app davvero ben fatta e utile, consigliata a tutti sportivi e non che vogliono qualcosa che li possa aiutare a trarre beneficio da un gesto semplice ma sottovalutato come il bere.
Versione Universale
Busy Shapes si ispira alle opere pionieristiche del famoso scienziato ed esperto di intelligenza Jean Piaget, che riteneva che “i bambini sono dei piccoli scienziati” e che i pensieri di un bambino si costruiscano attraverso le esperienze, che lo incoraggiano ad impegnarsi nel processo di ragionamento. Partendo da questo presupposto, l’app aiuta i bambini a migliorare la propria capacità di gestione di oggetti semplici attraverso una serie di enigmi, in cui devono modificare forme semplici e posizionarle negli spazi vuoti adeguati. Durante il percorso, l’applicazione risponde alle azioni di ciascun bambino fornendo una guida e motivazione positive e mai con scoraggiamento. Inoltre, il parco esplorativo digitale dell’applicazione si aggiorna regolarmente con oggetti diversi, mantenendo vivi l’interesse e l’impegno dei bambini. Busy Shapes presenta uno speciale design che compensa il fatto che, quando i bambini tengono in mano un iPad o un iPhone, hanno spesso un dito che tocca il display. L’app dispone di un controllo di scorrimento “al passaggio”, essenziale per le mani veloci dei bambini (ad es., anche se il dito di un bambino raggiunge un oggetto dopo aver già toccato il display, l’oggetto viene comunque afferrato come previsto). Inoltre, l piattaforma scalabile di Busy Shapes per l’evoluzione della sperimentazione permette ai bambini di sfruttare abilmente il tempo da loro trascorso sui display touch. La IA di Busy Shapes sostiene il percorso di apprendimento unico di ciascun bambino. Ad esempio, l’IA tiene traccia del tempo che ciascun bambino impiega per completare il livello, aumentando o diminuendo di conseguenza la difficoltà. Per evitare che i bambini escano dall’applicazione premendo il pulsante “home”, Busy Shapes dispone di un Accesso guidato ad Apple personalizzabile. Questa funzione disattiva inoltre determinate parti del display per motivi di sicurezza e protezione. I genitori possono accedere al monitoraggio in tempo reale e ricevere consigli su come guidare i propri figli. Inoltre, possono tenere traccia degli aggiornamenti di progresso del proprio bambino tramite il Game Center di Apple. L’area di gioco interattiva senza soluzione di continuità di Busy Shapes non blocca né limita mai i bambini e consente loro di accedere liberamente alle forme. Inoltre, il menu è ben nascosto.
Versione Universale
Cosa succede se un gioco punta tutto sulla storia per intrattenere senza dimenticarsi di essere stato sviluppato per dispositivi mobile? Ecco l'idea che ha portato alla nascita della serie di Lifeline. Lifeline: Inferno Bianco è una storia interattiva, parte della serie “Lifeline” di 3 Minute Games LLC, l'unica tradotta in italiano e che ricorda i “libri gioco” molto popolari negli anni ottanta, adattato però alla generazione attuale di videogiocatori. Se non avete giocato agli altri capitoli non vi dovete preoccupare, questo episodio è un gioco a se stante che non fa riferimento ai primi due episodi della saga. Analizzando il gameplay, si può subito notare un'approccio davvero differente a come siamo abituati in quanto nel gioco non saremo noi i protagonisti ma, bensì, saremo gli unici in grado di comunicare con il protagonista del gioco con un sistema “scriptato” di chat in tempo reale e starà a noi, quando richiesto, consigliare il protagonista su come affrontare le varie situazioni che si presenteranno. Il gioco non sarà sempre un “botta e risposta” continuo, in quanto dovremo effettivamente aspettare del tempo per permettere al protagonista di effettuare varie operazioni come raggiungere un luogo, perquisire un relitto e via dicendo. Tutte le azioni richiederanno un tempo ben preciso ed in linea con quello reale. Se il nostro interlocutore dovrà camminare per qualche kilometro, sarà necessario aspettare veramente qualche ora. Verremo avvertiti mediante una notifica, esattamente come se stessimo chattando con un nostro amico, tramite una normalissima app di messaggistica istantanea e questo non fa altro che aumentare la sensazione di realismo che il gioco offre, sentendo davvero di avere nelle proprie mani il destino del protagonista. La storia racconta le vicende di Adam, una persona svegliatasi, senza alcun ricordo, in una distesa ghiacciata e desolata. Starà a noi cercare di consigliarlo nel migliore dei modi, cercando di non farlo morire effettuando scelte errate, permettendo il proseguimento della storia e scoprendo poco alla volta cosa sia successo ad Adam e permettendogli di capire chi è e cosa gli sia successo. La storia è piena di colpi di scena ed è veramente coinvolgente, soprattutto grazie all’originale sistema realizzato dagli sviluppatori che permette di farvi credere di star veramente chattando con una persona bisognosa del vostro aiuto. In caso di morte del protagonista, ci viene data la possibilità di cambiare ogni singola scelta effettuata cosicché non dovremmo ricominciare il gioco ogni volta. La grafica è molto minimale, infatti l’interfaccia riproduce una fantomatica ricetrasmittente, in quanto il gioco è tutto testuale. Stesso discorso per il sonoro: avremo ad accompagnarci una colonna sonora molto semplice che può essere tranquillamente mutata in quanto, in titoli di questo genere, audio e grafica non sono elementi necessari per apprezzare il titolo. Molto ben fatta invece la traduzione, senza sbavature e coerente con la versione originale. Il gioco è inoltre compatibile con Apple iWatch, permettendoci di continuare la storia senza necessariamente dover utilizzare il nostro smartphone. L'offerta gratuita lo rende un gioco da provare obbligatoriamente per tutti coloro che vogliano provare un’esperienza ludica diversa dal solito.
Versione Universale
Se siete amanti dei giochi strategici e del retrogaming, sicuramente conoscerete e avrete giocato a North & South. Uscito nel 1989 dalla defunta Infogrames su Commodore 64, ebbe un successo davvero inaspettato e venne successivamente convertito per altre macchine, dallo Spectrum fino all'Amiga. Il successo era soprattutto dovuto alla semplicità e all'immediatezza del titolo, uno stile scanzonato e la possibilità di un multiplayer in locale. THQ ha acquistato i diritti e questo ha permesso di portare nel terzo millennio il titolo, optando però solo a iPad per non "castrare" troppo la visuale, mantenendo sempre sott'occhio una panoramica della mappa degli Stati Uniti. Il titolo ripercorre la storia della guerra civile americana e potremo scegliere, di volta in volta, se giocare dalla parte dell'Unione o della Confederazione. Il concept è semplice; il gioco si svolge a turni, come accennato ho già accennato, su una mappa degli Stati Uniti semplificata e su cui dovremo muovere le nostre truppe alla conquista dei territori. Proprio come in Risiko, i territori vuoti si conquisteranno semplicemente andandoci sopra mentre quelli già conquistati dall'avversario andranno conquistati a suon di battaglie. All'inizio avremo solamente due soldati a testa, soldati che rappresentano di fatto un'insieme di truppe composte da soldati, fanteria a cavallo e cannoni. Man mano che passano i turni ci verranno date nuove unità e potremo decidere se unirle a quelle già presenti per rafforzarle oppure usarle singolarmente. Alcuni stati possono anche avere degli avversari aggiuntivi come il popolo Indiano o quello Messicano. C'è anche una sorta di meteo, rappresentato da una nuvola, che rende le battaglie più difficili per chi attacca. L'estrema semplicità e la palese ispirazione al Risiko ne avevano fatto davvero un titolo di successo, ma la vera novità era l'introduzione delle battaglie in tempo reale su due diversi scenari, concepiti come dei mini-giochi. Il primo vede un campo di battaglia aperto in cui muovere le nostre truppe contro quelle avversarie. L'uso più o meno ponderato e accurato delle unità può sicuramente decretare la vincita o meno dello scontro. Le truppe si possono comandare tramite swipe a schermo mentre le azioni come sparare si potranno attivare tramite apposite icone. Nella versione originale, questo minigioco mostrava un pò il fianco a causa di controlli imprecisi; spiace notare come anche in questo reboot le cose non siano cambiate e spesso i comandi facciano a modo loro. Il secondo minigioco invece ricorda un pò il genere Whack-a-Mole. Avremo un nostro soldato impegnato da solo a conquistare il forte nemico e il nostro compito sarà quello di proteggerlo sparando ai nemici che appaiono dalle finestre. Sicuramente più divertente anche se alla lunga ripetitivo. Minigiochi a parte, il lavoro di conversione è comunque ben riuscito, con un comparto grafico davvero pulito, ispirato e completamente rivisto mantenendo però lo stile cartoonesco originale. Non siamo davanti ad un gioco perfetto ma, in virtù dell'offerta gratuita e dell'operazione "nostalgia" mi sento davvero di consigliarlo a tutti.
Versione iPad
Warp Shift è un titolo per gli amanti dei rompicapo, ambientato in un mondo misterioso, fatto di labirinti sospesi, in cui dovrete guidare il protagonista verso il portale di fine livello, affrontando un viaggio che stimola mente, vista e udito. In Warp Shift il giocatore avrà il compito di guidare la piccola Faye e il suo magico compagno di viaggio attraverso i labirintici confini dell’antica e misteriosa sala nella quale sono prigionieri. Per raggiungere l’uscita in ciascuno dei 225 stage disponibili a cui se ne aggiungono altri 45 (sempre gratuiti) chiamati "i cubi perduti", il giocatore dovrà modificare l’ambiente circostante con precisione, per permettere a Faye di tornare a casa, un tocco dopo l’altro. Ogni labirinto è formato da diverse stanze fluttuanti, che potranno essere spostate a piacimento sulla scacchiera. In questo modo, dunque, si dovranno affiancare le stanze, così da creare un percorso sicuro per raggiungere l’uscita. Il più delle volte non sarà difficile venire a capo dei vari quadri, ma riuscirci nel numero di mosse predeterminato, per raggiungere il perfect score a tre stelle, non sarà impresa da poco. Sta proprio qui la forza di gioco, che in questo modo risulta massivamente rigiocabile e comunque con una longevità davvero unica, visto il numero davvero elevato di livelli giocabili. Sin dai primi quadri, la costruzione dei labirinti è ben calibrata e il giocatore dovrà riflettere a lungo prima di poter muovere le stanze nel giusto ordine, risparmiando il più possibile mosse per raggiungere l’uscita. I controlli sono davvero semplici, dei tap per far muovere la protagonista e degli swipe per far muovere le stanze. Tutto molto facile e reattivo. Warp Shift è un titolo che non passa inosservato nemmeno dal punto di vista grafico e sonoro. Lo stile cartoon adottato è realizzato in modo impeccabile, con animazioni del personaggio davvero fluide e professionali, paragonabili ad un titolo tripla A su console. Dal punto di vista audio sono invece gli effetti sonori e la colonna sonora onirica a dominare la scena, capaci di coinvolgere l’utente, soprattutto se coadiuvate dall'uso di un buon paio di cuffie. Un titolo unico nel suo genere, realizzato in modo ineccepibile e che vi terrà impegnati per molto tempo. Assolutamente da avere.
Versione Universale
Drop flip di BorderLeap è un puzzle game basato sulla fisica, semplice ma pieno di fascino e grande giocabilità. Programmato in uno stile semplice e minimalista, caratteristico dei prodotti Borderleap come Trick Shot, lo scopo è quello di far cadere una pallina dall'alto dello schermo dentro un cestino posto di solito in fondo a questo in posizioni sempre più difficili da raggiungere. Tutto molto lineare insomma, in virtù della fisica della pallina che ovviamente risente dell'unica forza possibile, la gravità e questo renderà necessario saper sfruttare nel migliore dei modi gli ostacoli che si presenteranno in ogni livello per farla finire dentro il suo contenitore. La grafica molto pulita, come già detto segue la corrente "minimal" tanto di moda in questo periodo e sicuramente piacerà agli estimatori di questo genere. I colori sono molto brillanti e cambiano ad ogni stage, mentre lo sfondo caratterizzato da un'unica tinta presenta una sottile trama come se fosse una tela. Tutti gli oggetti presenti sono invece di un colore bianco molto intenso. I puzzle si basano sui movimenti di questi elementi; alcuni potranno essere spostati entro certi confini oppure ruotati di 180 gradi. Presentano varie forme geometriche, quadrati, rettangoli, triangoli, sfere e ovviamente avranno un diverso effetto nell'impatto con la nostra biglia. Una volta sistemati gli oggetti, potremo aprire la pedana che sorregge la nostra pallina e vedere il risultato delle interazioni con gli oggetti, nella speranza di centrare il cestino. Si potrà tentare tutte le volte che si vuole vista la totale mancanza di vite e tempo. Il livello ci permette di ricominciare resettando tutto, oppure lasciando gli oggetti nell'ultima posizione così da effettuare eventuali correzioni di traiettoria. I primi livelli hanno una basilare funzione di tutorial e la curva di apprendimento è ben calibrata sebbene non troppo morbida, visto che già dopo i primi 10 livelli le cose si fanno più impegnative e sicuramente più divertenti, obbligandovi a spremervi per bene le meningi in cerca del posizionamento ottimale. I 100 livelli a disposizione garantiscono una buona longevità e gli ottimi controlli, insieme alla grande fluidità decretano un'ottima giocabilità. La colonna sonora è molto rilassante e sebbene non sia qualcosa di strepitoso si integra bene e non è mai fastidiosa. In conclusione un nuovo centro di BorderLeap per un titolo che potrà accompagnarvi per piacevoli momenti di relax.
Versione Universale
Successore diretto di Furdemption, da cui eredita meccaniche, gameplay e grafica, King Rabbit è un platform con elementi puzzle, o un puzzle con elemento platform, in cui aiutare il piccolo coniglio bianco a schermo a salvare i suoi sudditi, prigionieri in ciascun quadro, evitando trappole e risolvendo piccoli enigmi ambientali. Il titolo ha un costo di 99 centesimi in App Store e può essere acquistato a questo indirizzo. L’utente, come già accennato, guiderà il Re Coniglio all’interno delle varie scacchiere proposte, con lo scopo di salvare i suoi sudditi dai nemici. Attraverso semplici slide a schermo si riuscirà a muovere il piccolo animale in una delle quattro direzioni possibili, badando bene a non fare passi falsi. Trappole e piattaforme cedevoli potrebbero arrestare di colpo l’impresa del coniglio. In ogni stage sono infatti presenti enigmi, indovinelli e segreti da scoprire. Si dovranno rompere casse in legno per recuperare i tre fregi dorati disponibili lungo il cammino, oltre a raccogliere chiavi per aprire porte e cancelli che renderebbero altrimenti improseguibile il cammino, di dovranno anche utilizzare le trappole a proprio vantaggio, come ad esempio le lame rotanti in grado di disboscare il paesaggio e rivelare segreti e collezionabili, tra cui chiavi, pozioni, corone, bombe, seghe, leve, interruttori, spuntoni, torri di guardia e tane di conigli. Al di là del gameplay davvero semplice, ma per questo accattivante, King Rabbit propone uno stile grafico davvero particolare e di grande valore artistico, dove ogni singola figura è disegnata e animata con estrema attenzione e cura per i particolare. Il tratto utilizzato è davvero originale e ben diverso da molte altre produzioni presenti in App Store, e non disdegna colorazioni vivaci, ma comunque sempre ricche di sfumature. Ad invogliare il giocatore, inoltre, una difficoltà ben calibrata: i livelli sono quasi sempre intuitivi, ma non per questo privi di sfida.
Versione Universale
Robbery Bob 2: Double Trouble, sequel dell'omonimo gioco che ha avuto un grande riscontro sia di critica che di pubblico, ripropone le stesse collaudate meccaniche arricchendosi di nuovi gadget e di una rinnovata grafica. Vestiremo nuovamente i panni di Bob, un ladro decisamente maldestro che, durante una sua rapina, si trova costretto a sfuggire invadendo (e rovinando) il matrimonio della figlia di un pericoloso boss mafioso. Questi lo cattura e invece di affidarlo alla polizia locale, lo ingaggia per rimediare ai danni fatti durante la festa e già che c'è, per sfruttarlo nei suoi loschi affari. Bob accetta e approfitta della situazione per cercare di fermare nel frattempo un piano diabolico architettato dal misterioso dottor Thievious. Una trama semplice e banalotta utilizzata giusto come pretesto per giustificare le meccaniche di gioco. Ogni stage è accompagnato da una serie di vignette, decisamente ben fatte e curate che hanno la funzione di legare la storia. Il gioco sfrutta meccaniche arcade semplici ed avvincenti allo stesso tempo, con comandi facili ed immediati; sulla sinistra dello schermo avremo una sorta di joystic attraverso il quale comandare gli spostamenti del nostro Bob mentre sulla destra troveremo diverse icone con svariate funzioni, come la corsa e gli aiuti da utilizzare durante la partita, attivabili con un semplice tap sullo screen. Il carattere fortemente stealth del gioco, vede il nostro eroe muoversi spesso in modo furtivo e utilizzare ripari o strisciare contro i muri per evitare persone o telecamere. La corsa si utilizza molto di rado, anche perchè produce rumore, rovinando la nostra furtività richiamando l'attenzione di persone, poliziotti e così via. Essere scoperti non porta necessariamente al game over istantaneo ma ci costringe ad una poco dignitosa fuga tra le varie stanze del livello. Questo comporterà un tempo maggiore per portare a termine il compito con conseguente abbassamento di punteggio. Come da tradizione, la valutazione finale sarà fatta con tre stelline (che rappresentano il perfect-score) e il loro conseguimento sarà determinato da tre fattori: la raccolta di tutti gli oggetti secondari nel livello, il numero di volte che abbiamo fatto scattare allarmi e il tempo impiegato per completare il furto. Gli oggetti missione, acquistabili con la moneta in-game (o con gli acquisti in app comunque non indispensabili) prevedono invece gadget, alcuni davvero strampalati, da utilizzare per superare zone altrimenti inaccessibili. Nei primissimi livelli ad esempio potremo usare una ciambella avariata per attirare e mettere fuori gioco le guardie. Ce ne sono comunque molti altri come macchinine radiocomandate, portali o abiti per travestirsi, facendo un pò il verso all'Agente 47 di Hitman. La grafica è completamente tridimensionale, in un gradevole stile cartoon e molto dettagliata ma è poco poco valorizzata vista la scelta degli sviluppatori di utilizzare una visuale esclusivamente dall’alto a volo d'uccello. Sicuramente questo tipo di scelta è dettata dal voler facilitare l’utente anche più inesperto, scongiurando il rischio di perdersi nei livelli (dopo i primi venti le planimetrie delle case diventano davvero grandi ed intricate, con passaggi multipli ed incrociati). In questo secondo episodio è possibile anche pizzicare lo schermo per avere una visione d'insieme del livello ancora più grande. Questa scelta comunque migliora il divertimento nel suo complesso. I 60 livelli presenti danno al titolo un'ottima longevità e raggiungere il massimo punteggio in uno stage rappresenta una sfida aggiuntiva per gli amanti del perfect-score. In conclusione un titolo leggero ma godibilissimo e che sicuramente saprà catturarvi sin dai primi momenti grazie ad una giocabilità ben calibrata e mai frustrante. Consigliato a tutti.
Versione Universale